venerdì 13 maggio 2016

KONSTANTIN KOROTKOV: L’ANIMA ESISTE E IO L’HO FOTOGRAFATA







L’esistenza dell’anima ha da sempre posto di fronte credenti e atei, spiritualisti e materialisti, fideisti e scettici: da un lato c’è chi ne sostiene l’esistenza senza se e senza ma, dall’altro, chi la nega a priori perchè nessuno l’ha mai vista. In un precedente articolo abbiamo visto come la Meccanica Quantistica abbia affermato che l’anima è contenuta all’interno di strutture chiamate microtubuli che vivono all’interno delle cellule cerebrali (neuroni). L’anima sarebbe composta da prodotti chimici quantistici, che. al momento della morte, fuggono dal sistema nervoso per entrare nell’Universo.




Immortalata l’anima mentre abbandona il corpo

Secondo lo scienziato russo Konstantin Korotkov, Professore di Fisica all’Università Tecnica Nazionale di San Pietroburgo nonchè Direttore del Research Institute of Physical Culture di San Pietroburgo, l’anima esiste e lui, grazie ad uno speciale dispositivo bioelettrografico, sarebbe riuscito a fotografare l’esatto momento in cui l’anima lascia il corpo.

Sulla competenza del Dr Korotkov non si può dubitare in quanto, oltre a vantare 25 anni di carriera in ricerche varie è anche autore di ben 4 libri e più di 70 articoli sulle principali testate di fisica e biologia a livello mondiale oltre ad essere detentore di 12 brevetti per invenzioni biofisiche. Recentemente è stato eletto Presidente dell’Unione Internazionale della Bioelettrografia Medica e Applicata (IUMAB).

La tecnica usata dal Dr Korotkov, denominata Kirlian, nonostante non sia accettata dall’intera comunità scientifica, è stata però adottata dal Ministero della Salute russo per la diagnosi di diverse malattie, soprattutto alcune forme di cancro, ed è tuttora utilizzata da oltre 300 medici in tutto il mondo come forma di monitoraggio diagnostico. Korotkov ha avuto il merito di migliorare e perfezionare questo metodo anche grazie alla tecnica GDV (Gas Discharge Visualization), applicata su una persona morente.



I vari colori corrisponderebbero ai diversi campi energetici: l’alone blu rappresenterebbe il momento in cui l’anima lascia il corpo che diventa quindi rosso. Dalla sequenza delle immagini si può vedere che l’anima lascerebbe il corpo partendo dalla testa e dall’ombelico per finire all’inguine ed al cuore che verrebbero abbandonati per ultimi.

Dopo aver condotto diversi esperimenti il Dr Korotkov ha affermato che, soprattutto in caso di morte violenta o improvvisa, l’anima ritornerebbe più volte nel corpo nei giorni successivi alla morte, come se vagasse indecisa e confusa e non accettasse la prematura separazione. Secondo Korotkov l’anima vaga alla ricerca del corpo in quanto possiede ancora una dose di eneregia rimasta inutilizzata.
Conclusione

La scienza non soltanto ha affermato l’esistenza dell’anima per mezzo della Meccanica Quantistica ma, è sempre la Scienza che, volente o nolente, ci ha permesso di vedere l’anima, la nostra intima Essenza che al momento della dipartita lascia il nostro corpo per tornare nell’Universo.


“Egli contiene tutte le opere, tutti i desideri, tutti i profumi e tutti i gusti. Egli abbraccia l’intero Universo; egli è oltre la parola e oltre i desideri. Egli è il mio Atman all’interno del mio cuore, egli è Brahman. Andandomene di qui io mi fonderò in lui. Colui che dice così invero non ha dubbi. Così parlò Sandilya.” (Chandogya Upanishad III, 14, 4)


http://antikamente.altervista.org/korotkov-anima-fotografata/

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