giovedì 19 maggio 2016

LA CHIESA DI PAPA SCALFARI CHE UNISCE FRANCESCO, RENZI E L’ISLAM



Ricordate le parole di Jovanotti, quando cantava: “Io credo che a questo mondo esista solo una grande chiesa / che passa da Che Guevara e arriva fino a Madre Teresa / passando da Malcom X attraverso Gandhi e San Patrignano / arriva da un prete in periferia che va avanti nonostante il Vaticano”? Ecco, la nuova versione di questa favola ecumenica ce la fornisce Eugenio Scalfari che, immaginiamo, abbia già in mente di riservare per sé il ruolo di Papa della nuova Chiesa universale. Una Chiesa che, nell’ultimo, imbarazzante editoriale di Repubblica, sembra passare innanzitutto per


“l’affratellamento di tutte le religioni sotto il simbolo dell’unico Dio. Quell’affratellamento è inevitabile a cominciare dalle tre religioni monoteistiche in particolare dai cristiani e dai musulmani che sono i più numerosi residenti in Europa”.

A parte che immaginiamo lo scorno della comunità ebraica, esclusa da questo abbraccio fraterno fra monoteismi, resta da capire come debba realizzarsi questo “affratellamento”. I rapporti fra cristianesimo e islam sembrano in effetti un po’ più complicati di come la mette giù la favoletta scalfariana. Ma questo non è ancora nulla, perché la nuova Chiesa di Papa Eugenio è destinata ad allargarsi ancora un bel po’. Citando le parole di Bergoglio in occasione del conferimento del Premio Carlo Magno, il fondatore di Repubblica chiosa:


“Se esaminate a fondo queste parole vedete che esse contengono i tre valori che a tutti noi, europeisti moderni ispirano l’opera nostra: libertà, eguaglianza, fraternità. Implicano scelte politiche, sociali, economiche e perfino (fraternità) religiose di quel tipo di religione che anche i non credenti propugnano e che riguarda soprattutto l’accoglienza dei poveri, degli immigrati e degli esclusi”.

Esiste, quindi, una religione dei non credenti. E qual è il contenuto di tale misterioso credo? Ma è ovvio: l’accoglienza dei migranti (per i poveri e gli esclusi autoctoni né Scalfari né Bergoglio sembrano infatti avere particolare empatia). Una visione, peraltro, avallata dallo stesso Francesco, che ha ridotto il suo messaggio a un boldrinismo con qualche citazione biblica in più.

Ma c’è di più: la Chiesa Riformata Scalfariana non integra solo Bergoglio, i musulmani, Scalfari stesso, i non credenti di sinistra. Della truppa fa parte anche il presidente del Consiglio:


“Ama il prossimo tuo più di te stesso, questa è l’esortazione di Francesco e questo a me sembra che anche Renzi abbia ascoltato, o almeno che alcune sue mosse sul rafforzamento di un’Europa più forte e più unita possano avergli suggerito di assumere nuove posizioni in proposito”.

Ammesso, quindi, ma con riserva. Per essere all’altezza del nuovo credo, Renzi deve infatti dimostrare di esserne all’altezza:


“Caro Matteo, tu non sei un Papa e soprattutto non sei questo Papa. Ma devi essere il leader di un partito di sinistra. Ebbene sposta la sinistra e te stesso su questa battaglia che ti eleva ad un livello diverso e nuovo: adeguato almeno in parte a quello della Germania di Angela Merkel”.

Quindi Renzi deve dimostrare di essere di sinistra, almeno quanto Angela Merkel, che è di centrodestra e che, ovviamente, della Nuova Chiesa Scalfariana fa già parte ad honorem. Ma a Repubblica a che età iniziano i pensionamenti forzati?

Tratto da Il Primato Nazionale [grassetti redazionali]

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