venerdì 20 maggio 2016

NON METTERTI A DIETA SENZA CONTROLLARE GLI ORMONI CHE ATTIVANO IL TUO GRASSO IN ZONE CRITICHE

6 ormoni importanti

Se non riesci a sbarazzarti del grasso in eccesso, potrebbe essere per via degli ormoni. Prova questo piano in 3 semplici passi, sarà capace di dare una scarica d’energia ai tuoi ormoni, facendo in modo di sciogliere quel tanto indesiderato grasso: per una te più magra e più piena di energia.

Passo 1: Disintossica il tuo tratto digestivo

Se pensi che i tuoi ormoni possano aver subito uno squilibrio, proprio mentre pensavi di iniziare un nuovo regime dietetico, consulta prima il tuo dottore. Questa nuova dieta è probabile che stia irritando il tuo tratto digestivo e causare uno squilibrio nei tuoi ormoni, ed ecco perché si fa difficile per il tuo corpo e te, controllare i desideri e buttare giù i grassi. Fai ripartire il tuo sistema digestivo, epurando dalla tua dieta quei cibi che possono averlo infiammato, e disintossica così il tuo fegato.

– È necessario dunque eliminare innanzitutto, dalla propria dieta, tutti quei cibi che causano allergie ed infiammazioni; quelli che potrebbero portare ad uno squilibrio dei tuoi ormoni dunque, provocandoti voglie irrefrenabili. L’ideale sarebbe dunque optare per una dieta a base di alimenti con basso indice glicemico.

– In particolare, dovresti ridurre al massimo la presenza di tutti quei prodotti processati ricchi di carboidrati e zuccheri, che possono apportare danni ai tuoi ormoni, come l’insulina e la ghrelina, necessarie per il controllo della glicemia e dell’appetito. Questi cibi apportano inoltre infiammazione, che è la causa dell’aumento dei livelli di cortisolo nel sangue; questo aumento, porta alla conservazione del grasso addominale.

– Otto tazze d’acqua disintossicante al giorno, aiutano ad aumentare il metabolismo, abbassare i livelli d’insulina, supportare la digestione, tamponare la fame e disintossicare il fegato. L’acqua disintossicante è composta da metà di un limone, un pezzo da 3 cm circa di zenzero fresco, un pizzico di pepe di Cayenna e 4 tazze d’acqua.

– Mangia almeno 35 grammi di fibre, che promuovono la digestione e ti aiutano a sentirti piena.

Passo 2: Punta a distruggere il grasso con integratori ormonali

Se sono delle aree specifiche quelle che sembrano essere particolarmente dure a lasciar andare il grasso o viceversa ad accumularlo, allora la colpa è di alcuni ormoni specifici. Gli integratori ormonali potrebbero aiutarti a rimettere in equilibrio i tuoi livelli di ormoni; ricorda solo che non tutti gli integratori vanno bene per tutti, alcuni potrebbero interferire con i medicinali che prendi oppure con un certo tipo di condizioni e patologie. Consulta sempre il tuo dottore prima di iniziare un nuovo integratore.
Per la pancia

Se tendi a mettere su pancia, sappi innanzitutto che non sei sola – questo è uno dei posti più comunemente presi di mira dal grasso. Una pancia grossa potrebbe voler significare che hai fin troppo cortisolo, l’ormone dello stress, nel tuo organismo. Gli studi sembrano voler dire che il cortisolo in eccesso aiuti nella formazione del grasso addominale, e potrebbe persino essere responsabile del gonfiore.

La soluzione: Il basilico sacro, un’erba che proviene dall’India, è stata usata tradizionalmente per combattere problemi dovuti allo stress. Gli studi effettuati sugli animali suggeriscono come quest’erba sia particolarmente efficace nel tenere sottocontrollo lo stress e quindi nell’abbassare lo zucchero nel sangue, e un altro studio effettuato sugli esseri umani, ha stabilito come il basilico sacro sia effettivamente in grado di calmare l’ansia e tenere sottocontrollo la depressione. Si raccomandano due capsule in gel di basilico sacro, ogni giorno per almeno un mese. Per aumentare l’efficacia anti-cortisolo, aggiungi alla tua dieta cibi che ne contrastino l’efficacia.
Per il fondoschiena

Se tendi a mettere su peso sul sedere e sulle cosce, vuol dire che hai alti livelli di estrogeni nel sangue.

La soluzione: L’indolo-3-carbinolo (I3C) è una sostanza naturale che si trova nelle verdure crucifere, come broccoli, cavolo e cavolfiore. L’I3C ha il compito di modulare i ricettori degli estrogeni, alterare le funzioni dei geni capaci di rispondere agli estrogeni, ed interferire con il metabolismo degli estrogeni stessi. Si raccomandano 200 mg di I3C due volte al giorno.
Per il fusto e la schiena

Se tendi a mettere grasso sulla parte superiore del tronco e dal tuo reggiseno sbucano bozzi di pelle e grasso, potresti avere alti livelli di insulina.

La soluzione: Potrebbe essere l’acido linoleico (CLA), un composto facile da trovare naturalmente nei latticini, e in alcuni pezzi di carne bovina. Alcune ricerche sembrano suggerire che gli integratori di acido linoleico siano in grado di ridurre la massa grassa e di aumentare il senso di sazietà. D’altro canto, altri studi sembrano dire che l’acido linoleico potrebbe avere effetti significativamente negativi sui vasi sanguigni; perciò se soffri di qualsiasi tipo di condizione coronarica, meglio evitarlo. Chiunque abbia il diabete o abbia ricevuto una diagnosi di resistenza all’insulina, dovrebbe consultare il proprio dottore prima di prendere l’acido linoleico.
Passo 3: Mangia Glyci-Med

La dieta Glyci-Med è una variante più sana della ben nota dieta Mediterranea. È quindi ricca sì in grassi buoni, ma prevalentemente ricca in proteine e povera invece in carboidrati. La semplice regola generale è che, per ogni porzione di carboidrati, dovresti assicurarti di mangiare il doppio di grassi buoni e proteine. Questo sistema ti aiuterà a sentirti sazia, tenere sottocontrollo le voglie e stabilizzare zuccheri e livelli di insulina, tutti elementi capaci di influenzare il tuo peso.
Qui ti proponiamo una breve lista di cibi capaci di aiutarti a bruciare i grassi:
Proteine del siero di latte

Le proteine del siero di latte sono le più sicure esistenti sul mercato; sono biologiche e in grado di agire sul senso di sazietà. Le proteine del siero di latte sono inoltre in grado di controllare lo zucchero nel sangue, migliorare la massa muscolare ed incentivare la perdita di peso. Aggiungine una cucchiaiata al tuo frullato o al succo, ma accertati di prendere le ‘proteine isolate’ non ‘in mix concentrato’ – riceverai più proteine, e meno grassi e lattosio.

Melagrano

Il melograno contiene l’acido ellagico, un antiossidante che potrebbe aiutarti a tamponare gli effetti degli estrogeni, e contiene inoltre sostanze anti-infiammatorie. Si raccomanda almeno metà tazza di semi di melograno, che contengono più fibre e meno zuccheri del succo.
Grano saraceno

Il grano saraceno è di fatto il seme di un frutto parente del rabarbaro, nonché un ottimo sostituto per coloro che sono allergici o intolleranti al glutine. Il grano saraceno può dunque aiutarti a controllare lo zucchero nel sangue e i livelli di insulina, ed è inoltre particolarmente soddisfacente. Potresti mangiare pasta di grano saraceno, oppure un bel piatto di giapponesi soba noodles a pranzo o a cena.
Vino rosso secco

I vini rossi secchi come il Cabernet Sauvignon o il Syrah contengono i più alti quantitativi di flavonoidi e possono aiutare la digestione se vengono consumati dopo un pasto. Il resveratrolo contenuto negli acini, aiuta a farti sentire sazia; mettendo a riposo così il metabolismo, ti aiuta a ridurre la massa grassa. Se sei maggiorenne e non sei incinta, prova a berne almeno 2-3 bicchieri la settimana.
Noci di soia tostate

Le noci di soia vengono fatte mettendo a bagno i semi di soia e facendoli cuocere al forno fino a quando non abbiano raggiunto una consistenza dorata e croccante. Alcuni studi suggeriscono che le noci di soia possono accelerare il metabolismo ed aiutare l’organismo nella gestione delle cellule adipose. Prendine una manciata al giorno.

APPROFONDIMENTO SUGLI ORMONI


Gli ormoni sono sostanze endogene prodotte dal sistema endocrino, che fungono da messaggeri e rispondono alle diverse necessità e bisogni sentiti dall’organismo. Gli ormoni sono prodotti da ghiandole che si trovano all’interno del corpo e che li rilasciano a seconda degli stimoli che giungono dal sistema nervoso: nel sistema nervoso centrale le ghiandole che secernono ormoni sono l’ipotalamo e l’ipofisi, a livello del collo, si trovano le paratiroidi e la tiroide, a livello addominale le ghiandole surrenali, il pancreas e infine le ghiandole sessuali (ovaie nelle donne, testicoli nell’uomo).

Ogni ormone ha funzioni differenti e viene secreto o attivato solo quando necessario; per la maggior parte della sua vita circola a livello sanguigno legato a proteine che lo mantengono inattivo, ma pronto all’uso.
L’orologio biologico segue determinati ritmi circadiani, i ritmi luce-buio e sonno-veglia, che se non rispettati, possono dare innumerevoli disturbi, oltre che difficoltà a perdere peso.
Alcuni ormoni entrano in azione nel meccanismo di regolazione dell’appetito, dell’immagazzinamento dei nutrienti a fini energetici, e di conseguenza nei meccanismi di dimagrimento e ingrassamento.
A volte è sufficiente controllare gli ormoni invece delle calorie nell’elaborazione di una dieta.

Vediamo quali sono e come funzionano:

INSULINA

L’insulina è l’ormone anabolico che convoglia il glucosio dal torrente circolatorio alle cellule di tutto l’organismo. Viene secreta a seguito dell’introduzione di carboidrati con l’alimentazione ed è proporzionale alla loro quantità. Prodotta dalle cellule beta del pancreas, l’insulina, quando aumentata, attiva anche la produzione di colesterolo e l’immagazzinamento dei grassi nelle cellule adipose.

Le proprietà dell’insulina sono quindi quelle di facilitare il passaggio: – del glucosio dal sangue alle cellule, abbassando quindi la glicemia

– degli aminoacidi dal sangue alle cellule, ha cioè funzione anabolica, poiché stimola la sintesi di proteine all’interno delle cellule, comprese quelle muscolari
degli acidi grassi dal sangue alle cellule, inoltre stimola la sintesi di acidi grassi e inibisce la lipolisiIl grasso viscerale riveste un ruolo di primo piano nello sviluppo della resistenza all’insulina, poiché libera sostanze che concorrono allo sviluppo della stessa.

Nel soggetto in sovrappeso e obeso, il rischio di sviluppare insulino-resistenza, e di conseguenza, diabete mellito di tipo II raddoppia quando il peso aumenta del 20% rispetto all’indice di massa corporea ideale dell’individuo. Con l’età, il sovrappeso, l’inattività fisica si altera e aumenta la secrezione di insulina.

GLUCAGONE

Prodotto dalle cellule alfa del pancreas, è l’ormone antagonista dell’insulina. Ha funzione catabolica, promuove la glicogenolisi, stimola la mobilitazione dei grassi, ovvero la lipolisi, e aumenta la forza di contrazione del muscolo cardiaco, stimolando la secrezione di catecolamine. Dà vigore, energia pronta all’uso e favorisce il dimagrimento poiché stimola l’organismo a bruciare i grassi di riserva. Viene secreto in caso di calo della glicemia e durante un’attività fisica che necessita di energia da bruciare.

ORMONE DELLA CRESCITA (GH)

Il GH viene secreto dall’ipofisi anteriore, e ha picchi più frequenti nelle prime ore della notte. Come dice il nome stesso, è l’ormone per eccellenza che favorisce l’accrescimento dell’apparato scheletrico, poiché aumenta la sintesi proteica e fissa le proteine nei muscoli. Ha altre importanti funzioni:

– favorisce la mobilizzazione e l’utilizzo dei grassi come fonte di energia. In particolare, aumenta l’ossidazione degli acidi grassi a corpi chetonici, favorendo il dimagrimento

– diminuisce insulinemia e glicemia, aumentando la secrezione di glucagone

Fare attività sportiva aumenta la secrezione del GH, come anche mantenere bassa la glicemia, scegliendo pasti prevalentemente proteici e a basso carico glicemico.

Nell’adulto, il GH garantisce il trofismo muscolare e osseo, aumentando le masse muscolari a discapito di quelle adipose. Nel soggetto obeso si ha diminuzione nella produzione di GH.

CORTISOLO

Il cortisolo viene prodotto dalla ghiandola surrenale in risposta all’ormone ipofisario ACTH.
Questo ormone viene anche denominato “dello stress”, poiché livelli aumentati si riscontrano in caso di forte stress psico-fisico o dopo attività fisica molto intensa.
Al fine di preservare e preparare l’organismo a sopravvivere ad una forte condizione di stress, il cortisolo agisce aumentando la gittata cardiaca, la glicemia, incrementando la gluconeogenesi epatica, stimolando la secrezione di glucagone e riducendo l’attività dell’insulina. Inoltre, riduce le difese immunitarie, con azione anti-infiammatoria. Accelera e favorisce l’osteoporosi se l’aumento è cronico; favorisce il catabolismo proteico in caso di mancanza di zuccheri, e la mobilitazione e l’utilizzo degli acidi grassi, ma in alcuni distretti stimola la lipogenesi:stimola lo sviluppo del tessuto adiposo sottocutaneo, soprattutto nel tronco e nell’addome.
Un aumento del cortisolo in circolo si manifesta anche in caso di digiuno prolungato o abitudini alimentari scorrette. Ad esempio, saltare la prima colazione o mangiare molto in un unico pasto giornaliero fa aumentare i livelli di cortisolo. Una condizione stabile di ipercortisolismo può portare a ipertensione, alopecia, debolezza e atrofia muscolare, alterazioni del ciclo mestruale, infezioni ricorrenti, calo della libido, osteoporosi, cefalea, depressione.

DHEA

Il DHEA, o deidroepiandrosterone, è un ormone prodotto dalla surrenale, in risposta all’ormone ipofisario ACTH, a partire dal colesterolo. Da questo ormone derivano tutti gli ormoni sessuali steroidei, (testosterone, estrogeni, progestinici) e il cortisolo.
Le principali funzioni sono di:
– regolare e stimolare le funzioni sessuali, la libido e i caratteri sessuali secondari
– stimolare la produzione di mielina, importante per la protezione del sistema nervoso
– aumentare il trofismo muscolare e osseo
– mobilitare ed utilizzare i grassi a scopo energetico
– aumentare il metabolismo basale, favorendo il dimagrimento
– prevenire osteoporosi e malattie neurologiche degenerative
– rallentare l’invecchiamento ed aumentare la longevità
Il DHEA rappresenta un contro-regolatore dell’azione del cortisolo e ne modula gli effetti dannosi indotti dall’ipercortisolismo.
La massima secrezione di DHEA si ha nella pubertà e fino ai 25-30 anni, dopo di che comincia a diminuire fisiologicamente.

GHRELINA
E’ l’ormone che regola e promuove il senso di fame e l’appetito, viene infatti prodotto soprattutto dallo stomaco. Agisce però anche sui recettori dell’ormone della crescita, stimolando la sua secrezione. Inibisce la sintesi di insulina e diminuisce il consumo di energia. Livelli aumentati di questo ormone possono quindi portare ad aumento ponderale, sovrappeso e obesità. I suoi livelli, in caso di obesità cronica, sono invece inversamente correlati all’indice di massa corporea dell’individuo, poiché gli stimoli di fame e sazietà vengono falsati dalla condizione di malessere in cui si trova l’organismo.

LEPTINA

La leptina ha azione antagonista alla ghrelina, inibisce l’appetito ed aumenta il consumo energetico. Viene prodotta soprattutto dalle cellule adipose bianche: esse aumentano la secrezione di questo ormone quando le riserve lipidiche aumentano. L’aumento della leptina manda un segnale al cervello (nell’ipotalamo) allo scopo di ridurre l’assunzione di cibo. La fame e la ricerca del cibo sono desideri stimolati infatti dalla caduta dei livelli plasmatici di leptina ed insulina. Oltre a regolare l’appetito, ha altre funzioni come la regolazione dell’attività tiroidea e il potenziamento del sistema immunitario.

ORMONI TIROIDEI

Gli ormoni tiroidei vengono secreti dalla tiroide, piccola ghiandola endocrina posta sotto “il pomo d’Adamo”, in risposta alla Tireotropina (TSH) prodotta dall’ipofisi. I più importanti sono la Triiodotironina (T3) e la Tiroxina (T4). I livelli più alti vengono secreti durante la notte e nelle prime ore del mattino, mentre si abbassano notevolmente dal pomeriggio alla sera.

Le principali funzioni di questi ormoni sono di:

– aumentare la termogenesi e il metabolismo basale, aumentando conseguentemente anche il dispendio calorico giornaliero.

– Agire sulla regolazione del metabolismo glucidico e lipidico.
Aumentare la sintesi proteica e il trofismo muscolare, ma se in eccesso, portano all’effetto contrario, quindi di catabolismo muscolare.
– Aumentare la contrattilità del muscolo cardiaco e la pressione sanguigna.
– Favorire l’assorbimento della vitamina B12 e del ferro.
La forma attiva degli ormoni tiroidei è rappresentata dal T3, mentre il T4 è circa 15 volte meno attivo. Nel sovrappeso e nell’obesità aumenta la velocità di smaltimento del T3, quindi il metabolismo rallenta e di conseguenza, anche il rischio di aumento ponderale. In caso di ipotiroidismo, il metabolismo basale si riduce del 40%, al contrario, nei soggetti ipertiroidei, aumenta fino al 50%.

TESTOSTERONE
È un ormone androgeno, prodotto dalle ghiandole sessuali. Ha attività fondamentale durante lo sviluppo maschile. In età adulta favorisce la crescita dei peli, il mantenimento delle caratteristiche sessuali secondarie e la comparsa di calvizie. Mantiene la libido, stimola della spermatogenesi, la produzione di eritropoietina e il trofismo muscolare.
Nel sovrappeso e nell’obesità maschile diminuiscono i livelli plasmatici di testosterone, a scapito di un aumento dei livelli degli estrogeni, a causa dell’attività, a livello adiposo, dell’enzima aromatasi, che trasforma il testosterone in estradiolo. Questa maggiore presenza di ormoni “femminili” comporta una parziale ridistribuzione del tessuto adiposo su cosce e glutei e ginecomastia. Oltre a questo spiacevole inconveniente, basse concentrazioni di testosterone favoriscono la perdita di massa muscolare.

PROGESTERONE
È un ormone steroideo, derivato del colesterolo. È un ormone sessuale femminile, responsabile dell’ovulazione, della fertilità e della menopausa. La sua concentrazione è molto importante nella fase di impianto dell’embrione e durante tutta la gravidanza. Le sue concentrazioni sono invece molto più basse nella fase follicolare e durante il ciclo mestruale. Inoltre, il progesterone è un ormone termogenico, favorisce cioè l’aumento della temperatura corporea di circa 1°C. Essendo maggiormente secreto nella fase post-ovulatoria, in questa fase del ciclo le donne consumano molte più calorie.

ESTROGENI
Ormoni sessuali femminili. Gli estrogeni stimolano lo sviluppo delle caratteristiche femminili secondarie, permettono la fecondazione e la gravidanza e regolano il ciclo mestruale, come anche la distribuzione del grasso corporeo, favorendone il deposito sui fianchi, i glutei, nelle cosce e nell’addome. Hanno azione protettiva per l’osteoporosi; proteggono dal rischio cardiovascolare e aterosclerotico. Stimolano inoltre la lipolisi nel tessuto muscolare ed adiposo, regolano molte funzioni cerebrali come la memoria. Influenzano anche gli ormoni tiroidei, con azione antagonistica, e l’insulina, aumentando la sua azione.
Una concentrazione troppo elevata di estrogeni può però esporre la donna ad un maggiore rischio di sviluppare alcune forme di cancro come quello alla mammella, l’insulino-resistenza e l’infertilità.
Il livello di estrogeni si modifica anche a seconda del peso corporeo, quindi tenere controllato il peso incide sull’equilibrio degli ormoni sessuali.

ESTRADIOLO

Ormone sessuale femminile, prodotto a partire dal testosterone. Interviene soprattutto nella fase di sviluppo sessuale nella donna, ma regola anche altri processi dell’organismo: protegge dall’osteoporosi e dal rischio cardiovascolare.

FONTI:
http://www.centrodimedicinabiologica.it/


http://www.salute-e-benessere.org/

http://thesecretofhealthyfood.com/

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