Nel 2017, un oggetto misterioso passerà molto vicino Terra e gli scienziati sono sconcertati a causa del suo comportamento anomalo. La velocità costante dell’oggetto misterioso non ha senso, dato che continua a muoversi a velocità variabile, il che significa che accelera e decelera gradualmente.
L’oggetto è stato scoperto all’inizio di novembre 1991 dall’astronomo James Scotti della University of Arizona. Ma ci sono innumerevoli oggetti celesti che vengono monitorati e scoperti ogni giorno dagli astronomi. Tuttavia, questo particolare oggetto, secondo la comunità scientifica, aveva un comportamento irregolare, tale da ampliare la ricerca.
L’oggetto indicato come 1991VG dovrebbe avere un diametro tra i 10-15 metri e ha una spinta orbitale eliocentrica, che si estnde oltre il bordo della Galassia, ed è antrato dalla Fasca di Kuiper senza mai collidere con asteroidi o detriti spaziali. Ma ciò che è ancora più insolito, è il fatto che ci sono moltissimi oggetti che vagabondano nel cosmo, ma perché 1991VG deve essere di origine ‘aliena’? Ebbene, l’idea che l’oggetto ‘potrebbe’ appartenere ad una civiltà aliena avanzata è arrivata dopo che i ricercatori hanno identificato diverse altre caratteristiche misteriose legate a 1991VG.
Come abbiamo già detto, l’oggetto misterioso ha un’orbita eliocentrica che si estende oltre il bordo della nostra galassia, ma è interessante notare che questa orbita è insolitamente simile alla nostra Terra. Tuttavia, oggetti nello spazio con un diametro simile a quello di 1991VG, normalmente non si comportano come questo. La cosa ancor più strana è che la velocità costante di 1991VG non ha senso, in quanto continua a muoversi a velocità variabile, ovvero, accelera e decelera gradualmente.
Dopo che i ricercatori avevano previsto l’orbita iniziale dell’oggetto, gli scienziati si sono resi conto che 1991VG, era già passato vicino alla Terra nel 1975. Gli scienziati hanno concluso che gli incrementi variabili del tempo erano estremamente anomali e diversi da qualsiasi oggetto naturale visto in precedenza nella galassia. Inoltre, i ricercatori hanno concluso che l’oggetto aveva una misteriosa rotazione, tale per cui la sua luminosità varia nel tempo. Molti credono che il più grande mistero dietro 1991VG è la variazione della sua luminescenza. Tutte le anomalie, sommate, rendono estremamente difficile per i ricercatori di identificare la natura dell’oggetto. Gli scienziati non sono in grado di accordarsi su una singola teoria che avrebbe fatto luce sull’oggetto misterioso.
Tra le numerose teorie, e causa dell’incertezza di origine dell’oggetto, combinata con la variazione anomala di luminosità e le immagini ottenute durante il suo passaggio vicino alla Terra nel 1991, alcuni hanno ipotizzato che 1991VG, potrebbe essere un serbatoio di una razzo o il corpo di un razzo che ha immesso nell’orbita un satellite lanciato durante gli anni ’70, oppure da una delle missioni Apollo. Nessuno degli elementi ipotizzati, tuttavia sembra spiegare le anomalie aggiuntive dell’oggetto.
Anche se a questo punto l’oggetto potrebbe essere qualsiasi cosa, la teoria più popolare è che possa trattarsi di una sonda aliena antica. Secondo Duncan Forgan, un astronomo che lavora presso l’Università di Adelaide in Australia, 1991 VG potrebbe effettivamente essere una “sonda aliena” che passerà in prossimità del nostro pianeta.” Tuttavia, in ulteriori interviste, lo stesso Duncan ha dichiarato che lui non è convinto, dopo tutto, che VG 1991 è di origine extraterrestre. Ma cosa succede se si tratta veramente 1991VG fosse di natura extraterrestre? Possiamo identificarlo? Che cosa succede se l’oggetto fosse stato costruito con tecnologia altamente avanzata?
Secondo due matematici dell’Università di Edimburgo, è molto probabile che ci siano sonde aliene che operano all’interno del nostro sistema solare. Duncan Forgan e Arwen Nicholson suggeriscono che non possiamo escludere la possibilità che ci siano sonde (o oggetti) extraterrestri nel nostro sistema solare. I due matematici hanno analizzato la possibilità che le sonde aliene potrebbero viaggiare attraverso lo spazio ed essere avvistate dai telescopi della Terra e quelli spaziali come HUBBLE e IRAS. Tutto questo studio è stato pubblicato sul Journal of Astrobiology.
Redazione Segnidalcielo
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