domenica 12 giugno 2016

GRASS FED: ANCHE IN ITALIA ARRIVA LA CARNE BOVINA SOSTENIBILE DA ANIMALI ALLEVATI AL PASCOLO E SENZA MANGIMI



Sono sempre più insistenti le spinte verso un cambiamento del modello di allevamento dei bovini, attaccato su più fronti per le criticità collegate al cambiamento climatico, al consumo eccessivo di acqua e di mangimi a base di cereali altrimenti destinabili all’alimentazione umana. Sulla base di questi elementi che porterebbero a considerare gli allevamenti di bovini “insostenibili”, in Danimarca è stata proposta una tassa sulla carne rossa. Un altro spunto di cambiamento è il crescente interesse verso modelli di allevamento alternativi, come il grass fed, che anche in Italia comincia a reclutare simpatizzanti e a diffondersi tra i consumatori.

Quando si parla di allevamento grass fed, si intende un sistema di crescita particolare che vede la possibilità per i bovini di restare al pascolo per l’intero ciclo di vita dalla nascita alla macellazione. Grass fed significa letteralmente “nutrito ad erba” e, infatti, le uniche fonti di cibo consentite sono l’erba dei pascoli e il fieno dato agli animali nella stagione invernale. Nell’allevamento convenzionale, invece, gli animali spesso vengono nutriti con cereali e mangimi, poco adatti all’alimentazione dei bovini, ma in grado di garantire una crescita e un ingrasso rapido, riducendo i costi e permettendo la vendita a prezzi inferiori.L’allevamento grass fed ha un impatto sull’ambiente minore di quello convenzionale

Il sistema grass-fed, oltre ad essere più rispettoso del benessere animale, risulta anche meno impattante perché l’impiego di mangimi a base di mais e soia negli allevamenti convenzionali, in molti paesi contribuisce al consumo di suolo strappato alle foreste e comporta grandi volumi di acqua per l’irrigazione dei campi. Un altro problema è lo smaltimento di migliaia di tonnellate di liquami prodotti dagli allevamenti tradizionali.

Un aspetto positivo del sistema grass fed è l’assenza di antibiotici, utilizzati più di frequente nelle aziende agricole extra-europee (in Italia e in Europa, l’uso di antibiotici in zootecnia è sottoposto a prescrizione veterinaria ed è autorizzato solo in caso di patologie). Fermo restando il problema, va detto che dagli animali trattati con antibiotici in modo sistematico come pratica zootecnica, non si ottengono carni contaminate, perché i bovini vengono sottoposti a un periodo di sospensione prima della macellazione per dare modo ai medicinali di essere metabolizzati ed 
eliminati.

















Consumer Report ha analizzato 300 campioni di carne trita alla ricerca di batteri antibiotico-resistenti

A questo propostito Consumer Report, una delle più importanti associazioni di consumatori americana, un anno fa aveva testato 300 campioni di carne trita di diversa provenienza (allevamenti convenzionali, aziende grass fed e produttori di carni biologiche) alla ricerca di batteri patogeni e antibiotico-resistenti. I risultati dell’indagine non hanno sorpreso: la presenza di batteri antibiotico-resistenti appare maggiore nei campioni di carne da allevamento convenzionale, dove l’uso continuativo di antibiotici a basso dosaggio può selezionare con il tempo ceppi di batteri resistenti.

Da un punto di vista nutrizionale, la carne degli animali allevati esclusivamente al pascolo ha un contenuto di grassi saturi paragonabile a quello della carne tradizionale, ma un contenuto superiore di acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi omega 3. La carne grass fed è anche più ricca di ß-carotene, da cui deriva la vitamina A, e vitamina E molto presente nell’erba fresca, rispetto ai cereali. Queste peculiarità ha reso la carne di manzo allevato a erba particolarmente ricercata tra i cultori della





 



dieta paleo.La carne grass fed è più costosa di quella convenzionale

La criticità del sistema grass fed sono i tempi lunghi di ingrasso e, di conseguenza il prezzo di vendita sensibilmente superiore rispetto alla carne convenzionale. Per esempio un hamburger di bovino adulto bio costa circa 13 €/kg da Auchan e 19 presso una macelleria italiana specializzata nella vendita di carne grass fed. Tutto sommato, considerando l’impatto sulla salute delle carni rosse e i problemi ambientali, forse converrebbe mangiare meno carne bovina ma più sostenibile e probabilmente più saporita?

Al momento in Italia non esiste un’associazione degli allevatori grass fed, e nemmeno una sorta di certificazione o marchio. Di seguito proponiamo la lista di aziende agricole, allevamenti e macellerie specializzate in vendita di carne bovinagrass fed anche via internet, in parte ripresi dal sito Dissapore.
Allevamento Berardi Ponte di Vello 6937, Breno (Svizzera)
Allevamento degli Arcacci Via Fosso Arcacci 60, Roma
Agri-Macelleria Giuseppa Gambino Via Oreto 226, Cattolica Eraclea (AG)
Azienda Agricola Biasia Sergio Via del Rovere, Vereggiano (PD)
Azienda Agricola Boccea Via di Boccea 1321, Roma
Azienda Agricola Fattoria L’Aurora Frazione Caldirola 1, Fabbrica Curone (AL)
Azienda Agricola Favretto Michele Via Raspa 33, Riese Pio X (TV)
Azienda Agricola Marco Asara Ss127 km 6 134, Olbia (OT)
Azienda Agricola Melwill eSpaccio Aziendale Antichi Sapori

Via Vignolese 2462, Guiglia (MO) – Azienda

Via Tezza 3340, Zocca (MO) – Spaccio
Cascina Lissona Località Valgera 57, Asti
Castello di Faraneto Località Faraneto 39, Piacenza
Cibo Vero Via Melegnano 7, Udine
GrassFed Europe Rivendita online di carni grass-fed
Highland Italia Via Zenivrega 1, Piazzolo (BG)
Macelleria Marco e Elisa Corso Racconi 65, Torino
Macelleria Popolare e Mangiari di Strada Piazza 24 Maggio 105, Milano
Piana di Canai Località Canai, Sant’Antioco (CI)
Podere Il Santo Via Kennedy 36, Rivanazzaro (PV)
Società Agricola Fratelli Nurra Via la Rampa 9, Sedini (SS)
Società Agricola Parco Rurale Via Fornaci 1/A, Fogliano Redipuglia (GO)


http://www.ilfattoalimentare.it/

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