mercoledì 8 giugno 2016

“PINOTTI FILES”: UFO, ALIENI E POTENTI DELLA TERRA, A CHE PUNTO SIAMO



Barack Obama, Hillary Clinton, i leader russi. E non solo. Da un po’ di tempo in qua nel mondo degli Ufo hanno fatto capolino i potenti della Terra. Forse più che nel passato, perché si sa che alla materia i governanti si sono sempre interessati. E’ giunto allora il momento di fare il punto della situazione, anche per capire quanto sia vero che siamo vicini al grande e fatidico annuncio. Ho chiesto così un contributo a Roberto Pinotti, oggi segretario generale del Cun dopo esserne stato presidente a lungo. La sua esperienza i suoi contatti a livello internazionale fanno sì che possa parlarne con cognizione di causa. Il suo post è stato diviso in tre parti. Questa è la prima puntata.



Per chi non lo sapesse, gli UFO in lingua russa sono definiti “Neoposnannie Lietaiuscie Obiekti” (NLO), e, a 
parte l’interesse manifestato da Stalin alla fine degli anni Quaranta (il dittatore fu sollevato quando 
le spie russe in USA gli confermarono che non erano un’arma segreta americana), l’ufologia in
 Russia nasce dal 1960 col pionieristico gruppo moscovita aggregatosi attorno alla leggendaria 
figura dello scrittore, giornalista scientifico e scacchista Alexandr Petrovich Kazantsev (che fece 
conoscere nel mondo il famoso “caso Tunguska” della Siberia nel 1908, investigato in loco fra le
 due guerre mondiali da Leonid Kulik e più recentemente riproposto da Vladimir Rubtsov), al suo se
gretario Arkhadi Tikhonov, all’astronomo Felix Zhigel padre dell’ufologia russa e ad altri personaggi




 







minori. In parallelo si manifestava l’attività di studiosi che guardavano 
altresì ai misteri del passato, dal tema delle presenze extraterrestri (da Matest Agrest a
 Vyacheslav Zaitsev e da G. V. Shatsky a Vladimir Avinsky) a quello sull’enigma di Atlantide e dei
 continenti perduti (con il grande studioso Nikolai Jirov). Chi scrive ha avuto frequenti e positivi contatti con costoro specie sulle tematiche legate agli UFO e alle intelligenze extraterrestri fin dagli anni Sessanta. E nel 1967 è stato il primo ad apprendere da Mosca la notizia della avvenuta costituzione della prima commissione russa per lo studio degli UFO (diretta dal Generale Anatoli Stoliarov dell’Aeronautica Militare Sovietica). Poi nel 1974 la mia visita a Mosca al “gruppo di lavoro” capitanato da Alexandr Kazantsev e Felix Zhigel (con un Tikhonov, un Rotsius, un Fomin, un Bozhich, una Ivanova e altri), consolidò il rapporto, e non è un caso il fatto che nel 1994, collassato lo Stato Sovietico, sia stato proprio il sottoscritto con il CUN, grazie al valido Boris Shurinov, a divulgare in Occidente l’importante Dossier segreto del KGB sugli UFO in URSS (inviato prima che alla stampa italiana agli Enti di Stato e di Governo e di Intelligence della nostra Repubblica che allora ci hanno ringraziato formalmente e per iscritto).

Ma non è tutto. Perché dietro le quinte qualcosa si muove. Di recente, a Mosca, a livello istituzionale chi scrive ha avuto su invito, fra il 2015 e il 2016, dei colloqui riservati e importanti che per certi aspetti potrebbero apparire anche alquanto spiazzanti, visto che quasi tutte le risposte certi ambienti russi affermano di averle già, dai tempi della “glasnost” e della “perestroika” gorbacioviane in poi. E con esse anche dei contatti con esseri extraterrestri (ad alto livello e a carattere psichico, tramite sensitivi di provata validità inquadrati in una struttura operativa statale di ricerca analoga a quella super-segreta dei “remote viewers” americani, le “spie psichiche” della CIA cui nel 2016 NEWSWEEK ha dedicato un’ampia inchiesta giornalistica). Mi è stato confermato (Cfr. LUCI NEL CIELO: Italia e UFO, le prove che il Duce sapeva di Roberto Pinotti, Mondadori, Milano 2011) anche che simili contatti li avrebbero avuti pure i nazisti negli anni 30 fino alla Seconda Guerra Mondiale e nel dopoguerra anche gli americani, beninteso. Ma i nazisti sarebbero stati “bocciati” per il loro egoistico modus operandi e gli USA con la loro politica imperialistica e arrogante oggi sarebbero dunque al palo. Già dal 1954, attraverso una sensitiva di Washington, esponenti dell’Intelligence USA si sarebbero confrontati con entità extraterrestri che avrebbero preso le distanze dalla Guerra Fredda e dal non positivo orientamento dei militari in USA. La decisione USA di secretare tutto tenendo il mondo all’oscuro non piacerebbe affatto agli interlocutori alieni. Stati Uniti e URSS avrebbero comunque entrambi “copiato” in parte tecnologie e mezzi alieni, e ne disporrebbero per fini riservati e a livello militare. A differenza degli americani, i russi avrebbero però mantenuto dei canali ancora aperti, e il fatto che essi avrebbero infine compreso che le istruzioni che si possono ricevere dagli Extraterrestri devono essere a vantaggio di tutti e vanno condivise ai fini di un mondo migliore sarebbe all’origine di questo tuttora vigente rapporto con i loro interlocutori superni. Interlocutori che ieri come oggi sono a loro dire di varia natura, provenienza e morale. Ma quelli che interagirebbero con loro (a differenza di taluni manifestatisi ai tedeschi prima e agli americani poi) sarebbero civiltà eticamente avanzate. A Mosca starebbe prendendo corpo l’idea di creare una auspicabile “triangolazione” Russia-Italia-Vaticano mediante sensitivi addestrati in base a criteri che loro ben conoscono e che consentono di trasformare un soggetto normale in una sorta di valido “ponte psichico” con “Loro”. Questo team dovrebbe lavorare in via riservata e sinergica, con il supporto russo (informazioni, corsi, istruttori) in quanto espressione di attività pregresse e consolidate a livello riservato nella Federazione Russa. I volontari scelti all’uopo per essere istruiti devono essere consapevoli del fatto che in buona misura i risultati sono garantiti, ma che pertanto ciò può cambiare la vita della persona coinvolta. Ci vuole dunque gente volontaria ma matura (né troppo giovani né troppo vecchi), liberi da impegni lavorativi gravosi e magari anche affettivi, che potrebbero essere in conflitto con l’attività richiesta. All’Hotel Hilton di Mosca ho anche incontrato un ex-diplomatico di grande cultura e fascino ma di difficile definizione circa il suo ruolo attuale di “consulente” governativo, che più che dirmi cose lui (e lo ha fatto, anche in campo parapsicologico ed esoterico, ma non poi troppo) me ne ha chieste (su di me). Siamo in Russia e occorre dunque ricordare che tutto è anche un gioco di “matrioske”, l’una dentro l’altra, in modo che alla fine più credi di sapere e in realtà meno comprendi. Ma va bene così.

Roberto Pinotti


Nota: la seconda foto è un inedito assoluto. Ecco la didascalia che la spiega. Mosca, 1974: da sinistra, Alexandr Kazantsev, il figlio Nikita, Roberto Pinotti, Serghiei Bozhic e Barbara Ivanova. La rivista del CUN (lo storico “Notiziario UFO”) è sul tavolo a sinistra vicino a Kazantsev.

 (PARTE 2): IL GENERALE SAVIN E IL SUPERSOLDATO “PROGETTATO” CON GLI ALIENI


Barack Obama, Hillary Clinton, i leader russi. E non solo. Da un po’ di tempo in qua nel mondo degli Ufo hanno fatto capolino i potenti della Terra. Forse più che nel passato, perché si sa che alla materia i governanti si sono sempre interessati. E’ giunto allora il momento di fare il punto della situazione, anche per capire quanto sia vero che siamo vicini al grande e fatidico annuncio. Ho chiesto così un contributo a Roberto Pinotti, oggi segretario generale del Cun dopo esserne stato presidente a lungo. La sua esperienza i suoi contatti a livello internazionale fanno sì che possa parlarne con cognizione di causa. Il suo post è stato diviso in tre parti. Questa è la seconda puntata.


Sempre a Mosca ho anche conosciuto un esponente del Vaticano coinvolto che non si trovava lì per caso. Ma chi mi ha colpito di più è stato il Generale Alexey Savin. Come ha già riferito in Rete il 21 febbraio 2013 su Pravda.Ru Svetlana Smetanina, in epoca sovietica il Ministero della Difesa dell’URSS stava lavorando ad un progetto segreto volto a creare un super-soldato dalle capacità paranormali. E nell’ambito di questo progetto, un gruppo di scienziati sarebbe riuscito ad entrare in contatto con una civiltà aliena. E nel 2013 il responsabile di questo progetto top secret ha condiviso, per la prima volta, alcuni dettagli con dei giornalisti. In un normale giorno d’inverno a Mosca, nel comfort di una stanza con un camino, ai giornalisti è stata rilasciata questa notizia sensazionale. E Alexey Savin, un alto ufficiale in pensione del Ministero della Difesa, Tenente Generale della riserva, munito di PhD e membro dell’Accademia delle Scienze Naturali, ha dichiarato che alla fine degli anni 80 del secolo scorso, un gruppo di ricercatori provenienti dall’Unità Gestione Esperti dello Stato Maggiore Generale era riuscito ad effettuare un contatto con i rappresentanti di una civiltà extraterrestre. È interessante notare che nel 2013 nessuno dei giornalisti presenti è stato particolarmente sorpreso da queste affermazioni e che questi, piuttosto, sono apparsi semmai confortati da questa “confessione“. Vasily Yeremenko, un Maggiore Generale della riserva dell’FSB (la struttura di intelligence che ha sostituito il KGB nel 1991, n.d.r.), docente di Applicazioni Legali nel campo della Difesa presso l’Accademia di Sicurezza, è stato il primo a parlare con la stampa. In epoca sovietica aveva operato nel KGB ed era stato supervisore dell’Aeronautica Militare dell’ex Unione Sovietica e dello sviluppo della tecnologia aeronautica. Tra i suoi incarichi vi era, da parte delle Forze Aeree, quello della raccolta di informazioni sugli episodi inerenti la comparsa di oggetti volanti non identificati (NLO). Secondo Vasily Yeremenko, all’epoca vi era una grande quantità di informazioni del ge- nere. L’unità missilistica aveva fornito anche una direttiva in caso di rilevamento di UFO.


E l’obbiettivo principale era quello di non creare le circostanze relative a forme di reciproca aggressione. Nel biennio 1983-1984, sul banco di prova della Accademia delle Scienze di Vladimirovka, il Ministero della Difesa e del KGB avevano avviato uno studio a largo raggio sui fenomeni paranormali. Il centro di formazione militare non era stato una scelta casuale. Infatti gli esperti erano da tempo giunti alla conclusione che gli UFO appaiono inevitabilmente in luoghi in cui sono stati testati equipaggiamenti e armamenti militari. “Possiamo dire che abbiamo imparato a contattare gli UFO a Vladimirovka. Per fare questo, abbiamo notevolmente aumentato il numero di voli militari nonchè il movimento degli equipaggiamenti. Se l’intensità da parte nostra aumentava, gli UFO si manifestavano puntualmente con una probabilità del 100 per cento“, aveva spiegato Yeremenko. Dopo sei mesi di esperimenti, l’autorevole commissione arrivò a tre principali conclusioni. Primo, la scienza moderna non è ancora in grado di identificare tali fenomeni. Secondo, potrebbe anche trattarsi di mezzi di ricognizione degli Stati Uniti o del Giappone. Terzo, potrebbero essere anche manifestazioni di una civiltà extraterrestre. Comunque “l’argomento degli UFO è oggi onnipresente. Proprio a causa della loro sconvolgente natura, seri scienziati non sono disposti a precisare la loro posizione su questo tema. Spesso i piloti di aerei vedono questi oggetti, ma hanno il divieto a parlare dell’argomento, così come anche gli astronauti. Delle loro esperienze d’incontro con gli UFO parlano in via confidenziale, ma hanno paura di parlarne pubblicamente“, ha detto Vasily Yeremenko. Egli ritiene che quest’argomento richieda un approccio serio perché si tratta di un problema di sicurezza. Tuttavia, questo è ancora un argomento riservato, sia negli Stati Uniti che in Russia. Il Tenente Generale Alexey Savin ha proceduto a rivelare alcuni aspetti del coinvolgimento del Ministero della Difesa. Egli ha guidato l’Unità Gestione Esperti dello Stato Maggiore Generale, il cui compito era quello di esaminare diversi fenomeni insoliti. Il progetto principale del gruppo è stato quello di un programma statale teso alla scoperta di risorse umane di carattere intellettuale. L’obiettivo del programma è stato quello di individuare le modalità per far funzionare il cervello umano secondo un regime speciale caratterizzato da super-poteri, rendendo così una persona una sorta di superuomo. Il Consiglio Scientifico del programma è stato guidato da Natalya Bekhtereva, che fino alla sua morte ha servito come direttore scientifico dell’Istituto per lo studio del cervello umano presso l’Accademia delle


 Scienze di Russia.Oltre 200 professionisti altamente qualificati provenienti da tutto il paese hanno partecipato al programma. “Nel processo di ricerca, siamo giunti alla conclusione che l’essere umano corrisponde ad una specie di sistema energetico il cui sistema di informazioni riceve dati dall’esterno. Proprio per questo motivo un essere umano può manifestare capacità paranormali“, ha affermato Alexey Savin. Al fine di identificare questa fonte esterna d’informazioni, sono stati creati tre gruppi. Un gruppo era formato da scienziati, un altro era di estrazione militare, e il terzo era composto da sole donne. E il gruppo delle donne è stato quello che ha fatto i progressi più significativi nella ricerca. Savin ha spiegato che con grande determinazione esse “ricercavano un contatto con i rappresentanti di altre civiltà. E ciò è stato realizzato“. Secondo lui, è stato sviluppato uno speciale metodo che permetteva al cervello umano di entrare in sintonia durante il tentativo di contatto.
“Abbiamo dovuto sintonizzare il contorno energetico del cervello umano in base ad una particolare onda, simile ad un onda radio“, ha spiegato Alexey Savin. Nessuna ipnosi, nessun farmaco, ovvero altri metodi similari sono stati utilizzati nel corso dell’esperimento. Uno speciale sistema di test è stato sviluppato anche per distinguere i rapporti che derivavano da fasi caratterizzate da allucinazioni e di pazzia da parte dei partecipanti all’esperimento. I risultati sperimentali sono stati impressionanti: a sei dei partecipanti è stata concessa una possibilità di contatto fisico, e due di loro sono riusciti anche a visitare una nave aliena. Secondo Savin, rappresentanti di civiltà extraterrestri si rivelarono gradualmente, rilasciando informazioni come meglio credevano. In particolare, essi hanno parlato della loro struttura di governo e del loro sistema d’istruzione. Non è stata ottenuta nessuna informazione di carattere 


militare. L’unica cosa che gli alieni decisero di condividere è stata quella inerente uno schema di apparecchiature per la diagnosi e il trattamento di varie malattie. Il responsabile dell’esperimento ha spiegato che gli esseri umani erano considerati – da loro – come dei bambini piccoli. “La nostra civiltà è in effetti troppo giovane per essere di loro interesse come soggetto per un dialogo. Perché anch’essa fa parte dell’universo, e può danneggiare – attraverso le nostre sciocche azioni – loro stessi e altre civiltà“. Il programma di comunicazione con intelligenze extraterrestri è stato sviluppato per diversi anni fino a quando poi non intervenne la politica.

Roberto Pinotti

(2- segue)
misterobufo

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