Un Airbus 380 è atterrato il giorno 11 maggio 2016 nel principale scalo aereo londinese in condizioni per lo meno anomale. Qualcosa di singolare, collegato alle attività chimico-biologiche, sta succedendo sulle nostre teste, come abbiamo testimoniato, ad esempio, nella cronaca “Aereo di linea si scontra con un U.F.O.”. Non è tutto tragicamente scontato ed ordinario, a differenza di quanto si potrebbe pensare. Infatti personale aeroportuale ci riferisce di numerosi episodi bizzarri a cui i tecnici non sanno dare spiegazione e che vedono protagonisti vettori civili. Non dimentichiamo che quasi tutti i velivoli commerciali disperdono veleni e ciò dispiace assai, non solo a noi…
Un'immagine che arriva da Heathrow mostra una situazione assurda, uno pneumatico di forma quadrata: ciò non ha impedito ad un grosso aereo come un Airbus A380 di atterrare sulla pista. Come mostrano le fotografie, lo pneumatico è completamente sgonfio e di forma quadrata.[1] L’aereo, atterrato a Londra, era decollato da Hong Kong (Cina).
Esperti di aviazione, consultati dal quotidiano “Daily mail”, non sono riusciti a spiegare questa deformazione ed hanno descritto il fatto come "curioso" e "misterioso". L'equipaggio è stato allertato dal sistema automatico della mancanza di pressione in una ruota poco dopo il decollo, ma né il pilota né il copilota potevano immaginare l'esito del caso.
Fonte: actualitad.rt
[1] Lo pneumatico è ancora perfettamente aderente al cerchio e sembra aver modificato, per qualche motivo sconosciuto, le sue proprietà molecolari, tipiche della gomma sottoposta a vulcanizzazione. Oltretutto gli pneumatici in genere, ma soprattutto quelli per aerei, progettati per resistere alle enormi sollecitazioni meccaniche cui sono sottoposti durante decollo ed atterraggio, non possono ridursi nelle condizioni evidenziate dalla foto.
[2] La vulcanizzazione è un processo di lavorazione della gomma, la quale viene legata chimicamente allo zolfo mediante riscaldamento. Attraverso questo processo, inventato da Charles Goodyear nella prima metà del XIX secolo, si ottiene un materiale elastico e poco rigonfiabile se tenuto a contatto con solventi organici. Oggi per "vulcanizzazione" si intende qualsiasi processo chimico, anche diverso da quello originario inventato da Goodyear, che ottenga risultati analoghi. La vulcanizzazione provoca una modifica della conformazione molecolare del polimero alla quale è dovuto l'aumento di elasticità e resistenza a trazione, la soppressione di proprietà negative quali l'abrasività e l'appiccicosità oltre che una maggiore resistenza agli effetti dell'ossigeno atmosferico e a molte sostanze chimiche.
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