martedì 20 settembre 2016

ALCUNE COSE ACCADONO PER UN MOTIVO E ALTRE, PER UN MOTIVO, NON ACCADONO





Quando accadono certe cose, non sempre si tratta del destino o del caso, molte volte accadono perché ci siamo sforzati, perché abbiamo lavorato per ottenerle o perché era il momento opportuno
Ci sono cose che, in effetti, accadono per un motivo; perché ci siamo sforzati, perché abbiamo dato tutti noi stessi per raggiungere un obiettivo ed il destino, alla fine, ci ha dato quello che sognavamo.

Sull’altra faccia della medaglia ci sono le cose che non accadono perché non era il momento giusto, perché la situazione non era propizia o perché la fortuna -o la sfortuna- ha voluto così.






Risulta curioso vedere che la vita è sempre sospesa su questa strana bilancia nella quale a volte tutto sembra combaciare ed altre sembra essere tutto sottosopra.


Ci aspettiamo così tante cose nella nostra vita da avere a volte la sensazione di non avanzare, che il destino si sia dimenticato di noi. È necessario vedere le cose da un’altra prospettiva.

Siamo responsabili della nostra esistenza; se vogliamo qualcosa, dobbiamo cercarlo. Il destino e la sorte ci possono accompagnare ogni tanto, ma siamo noi, con il nostro atteggiamento e con la nostra volontà, ad essere i veri artefici dei nostri percorsi di vita.

Vi invitiamo a riflettere al riguardo.
Le cose che accadono per un motivo

Siamo certi che qualche volte vi siete trovati in questa situazione: un collega di lavoro, un vicino o un amico vi dice quanto siete fortunati e che tutto vi va alla grande.

Voi, con tranquillità, rispondete che, più che fortuna, in realtà è sforzo quotidiano e volontà. Non tutte le cose accadono senza sapere perché; la maggior parte delle volte siamo noi a favorirle con la nostra dedizione.


La sfortuna e la fortuna

Esiste la sfortuna? Come tutto in natura, c’è una piccola percentuale affidata al caso e che non possiamo controllare, che scappa alla nostra volontà.

Non possiamo evitare di contrarre certe malattie, avere incidenti né possiamo controllare le reazioni o i desideri delle persone che ci circondano.

La fortuna e la sfortuna esistono, ma in una piccola percentuale che dobbiamo accettare. Tuttavia, le altre cose che avvengono intorno a noi hanno un’origine che possiamo controllare.
In molti casi non siamo pienamente consapevoli della nostra capacità di controllo e di scelta.
Gli psicologi ci parlano del locus of control interno ed esterno. Le persone con unlocus of control esterno sono quelle che attribuiscono al caso o alla volontà di altri l’origine delle cose.
Presentano questa forma di impotenza in seguito alla quale se qualcosa va male, è da attribuire a fattori esterni, mai alla mancanza di intervento personale.
Non è l’atteggiamento adatto: le persone devono imparare a sviluppare un controllo interno di cui sentirsi responsabili.



Solo in questo modo impariamo dagli errori e comprendiamo che molte delle cose belle che ci accadono ce le meritiamo.
Le cose che non accadono per un motivo

Vogliamo essere felici, ma non ci riusciamo. Esiste, forse, una forza negativa ed invisibile che lo impedisce? In assoluto, l’infelicità ha sempre origini concrete che bisogna saper identificare.

Se ci sono cose che non avvengono per un motivo, forse esistono alcuni fattori che dobbiamo saper affrontare e gestire a nostro favore.
La paura

La paura è la principale radice dell’infelicità e quella che spegne qualsiasi opportunità che accadano cose nuove, belle ed arricchenti.


La paura ci taglia le ali e ci impedisce di reagire, inoltre non possiamo dimenticare che chi ha paura di qualcosa, delega agli altri. È in quel momento che iniziamo a sviluppare quel locus of control esterno di cui abbiamo già parlato.
L’indecisione
Tutti noi siamo stati indecisi qualche volta. Questo atteggiamento spento e timoroso è il motivo per cui smettiamo di agire e di promuovere i cambiamenti intorno a noi.
La vita, poco a poco, diventa un film che si svolge davanti alla nostra finestra, ma di cui non siamo mai protagonisti.

Se siamo giunti a questo punto del nostro ciclo vitale, in cui abbiamo la sensazione che non accada nulla e che nulla cambi, forse è il momento di uscire e fare in modo che le cose si verifichino.


Il pericolo di aspettare troppo

Quando aspettiamo troppo, perdiamo la speranza e l’entusiasmo. I treni passano e li perdiamo tutti.

La felicità non si aspetta come il sorgere dell’alba; la felicità si crea e si sente e, per questo, bisogna iniziare a darle forma dalla nostra anima. Non bisogna aspettare.

Abbattete timori, spegnete indecisioni, allontanatevi da chi vi vuole spenti, malleabili e sottomessi. Il benessere necessita movimento e andare oltre la routine e la nostra zona di comfort. Abbiate il coraggio di realizzare i vostri sogni.

http://viverepiusani.it/

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