venerdì 30 dicembre 2016

CHE COSA CI FA CAMBIARE?
































“Prima di cominciare a bombardarci a vicenda con domande e problemi di vario genere, mi chiedo se avete letto sui giornali... in genere non leggo i giornali, do un’occhiata ai titoli... che nel mondo ogni anno si spendono quattrocento miliardi di dollari in armamenti. Quattrocentomila milioni di dollari. Non so cosa significhi una cifra del genere, ma questo è quanto si spende per cercare di ammazzarci a vicenda. Dopo aver letto una notizia simile mi chiedo: cosa farà cambiare gli esseri umani?


Ieri, quel signore alla mia sinistra ha posto una domanda, ha detto: «L’ho ascoltata per tanti anni, ho ascoltato i suoi discorsi, le registrazioni, e così via, e mi ritrovo esattamente al punto di partenza.» Credo che sia importante prendere molto sul serio una domanda del genere. Forse la maggior parte di noi si trova nella stessa posizione; forse.

mercoledì 28 dicembre 2016

6 ALTRI SEGNALI RADIO MISTERIOSI INTERCETTATI DA FUORI LA NOSTRA GALASSIA







Intercettati Lampi Radio Veloci, gli FRB: durano millisecondi, ma generano energia quanto il Sole in un giorno



Già nello scorso marzo, degli scienziati avevano intercettato 10 potenti radio segnali lampo provenienti dallo stesso punto nello spazio. Ora dei ricercatori hanno rilevato altri sei di questi lampi che pare emanino dalla stessa regione, molto oltre la nostra Via Lattea.

Questi Lampi Radio Veloci (fast radio bursts FRB) sono tra i più inafferrabili ed esplosivi segnali mai intercettati dallo spazio: durano millisecondi, ma in quel breve periodo di tempo generano tanta energia quanto il Sole in un solo giorno. Ma nonostante siano così potenti, gli scienziati ancora non sono certi su cosa li generi.

STRAGI ISLAMICHE. PER “MARKETING” ISRAELIANO





Mentre i media sollevano il polverone utile ai mandanti, e sviluppano la “narrativa” conseguente , mi limito a sottolineare solo tre o quattro dati su Amri.
Il calibro ridicolo, un .22, della sua arma. Con la quale il terrorista ritiene opportuno sparare ai due agenti, dando così loro la motivazione legale per “rispondere al fuoco” (capirai, ne ha”ferito uno”) e freddarlo immediatamente. Nemmeno ferirlo, ma farlo secco subito.


L’orrendo squarcio prodotto sulla giacca dell’agente ferito dal cal.22.
Il piazzale Primo Maggio dove è stato fulminato è a 300 metri dal Centro Islamico di via Tasso, dove c’è movimento continuo giorno e notte. Ma soprattutto, dove probabilmente il tunisino ha bussato o provato a bussare ad alcune porte che conosceva e riteneva ‘sicure’ (non aveva nemmeno ricambi d’abito), e che può aver trovato “chiuse”.

lunedì 26 dicembre 2016

SUL CORO DELL’ARMATA ROSSA LA VENDETTA (ANNUNCIATA) PER LA SCONFITTA IN SIRIA

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DI GIULIETTO CHIESA

Non ho, ovviamente, nessuna prova. E aspetterò, come tutti, i risultati dell’inchiesta. Ma non credo all’ipotesi di un guasto, o di un errore del pilota.
L’aereo era un antico Tupolev 154, è vero. Ma quando a viaggiare sono passeggeri di grande importanza e significato, i controlli sono rigorosissimi.
Abbattere il coro dell’Armata Rossa significa colpire al cuore i sentimenti di decine di milioni di persone.
È molto più che terrorizzare la popolazione civile.
Per questo penso che qualcuno dei servizi segreti dell’Occidente abbia fatto i suoi conti.

domenica 25 dicembre 2016

BERLINO, TUTTO CHIARITO. ANZI, NO




























Ora appare tutto chiaro: sappiamo chi ha compiuto la strage di Berlino e sappiamo che non può più nuocere, grazie alla professionalità e al sangue freddo dei poliziotti italiani. Appare ma lo è davvero?

Come sapete, il mio filtro interpretativo è rappresentato dalla comunicazione: analizzando le notizie che escono sui media si possono cogliere incongruenze, buchi nella narrazione, talvolta vere e proprie contraddizioni. Anche questa volta non tutto quadra.

Innanzitutto, l’eroica resistenza dell’autista polacco. Ricordate?
Cito il Corriere della Sera:

SEMPRE PIÙ EUROPEI STANNO RICHIEDONO LA CITTADINANZA A LIBERLAND, IL MICROSTATO DOVE NON SI PAGANO TASSE







Dopo tanto tempo si ritorna a parlare di Liberland! La futura città/Stato che sta sorgendo tra la Croazia e la Serbia. Dopo il Vaticano e Monaco, Liberland si candida per essere la terza città/Stato più piccola ed indipendente d'Europa dove il suo motto è "Vivi e lascia Vivere"



Il fondatore di Liberland il 14 dicembre 2016 ha rilasciato questa intervista che ho tradotto in sintesi per voi:

venerdì 23 dicembre 2016

EVITATE LE PERSONE POSSESSIVE: ALLONTANATEVI DA CHI VI ALLONTANA DA VOI STESSI!











Ci sono persone alla quali bisogna stare molto attenti, persone nocive per il corpo e per la mente, che sanno spegnere sogni e speranze nei cuori altrui.

Si tratta di persone apparentemente non cattive, ma dalle quali è consigliabile allontanarsi il prima possibile. Sto parlando delle persone possessive, ossia coloro che quando sono vicine ci assorbono e ci sfiniscono come fossero vampiri energetici (…e probabilmente lo sono!), ci debilitano e ci succhiano tutta la nostra energia, non lasciandoci più spazio per i nostri interessi e bisogni personali.

COME SIAMO SCADUTI COSÌ IN BASSO (RIFLESSIONE SU MONTEPASCHI)



Caro contribuente. Visto che la cricca che vi governa per conto terzi vi ha accollato altri 20 miliardi di debito per salvare la “sua” banca, ricordatevi almeno questa foto:









e’ una grande storia d’amore. Lui è Giuliano Amato, l’immarcescibile e il mai imputabile, oggi elevato a giudice costituzionale, ossia topo nel formaggio, dal Napolitano. Quello fra le sue braccia è Giuseppe Mussari, capo di Monte dei Paschi, e messo dalla cricca alla presidenza dell’ABI, Associazione Bancaria Italiana.

Risale al 2010, quando – da intercettazioni di telefonate pubblicate da Corriere e Repubblica – risulta che Giuliano Amato disse a Mussari: “Io ti aiuto a prendere la presidenza ABI”, poi gli chiese dei fondi per il Tennis Club di Orbetello, di cui l’Intoccabile e Immarcescibile è presidente.

Roba da poco, 150 mila euro. Però pensate solo quel che succederebbe se una telefonata simile venisse fuori che l’ha fatta Virginia Raggi: apriti cielo, la magistratura “apre un dossier”, i giornali impazzano, il PD urla: disonesti, incapaci!

Invece, allora, niente. Amato era, come sempre, l’Impunibile. Mussari era dato “vicino a D’Alema”. Che infatti, sprezzante, sulla donazione al tennis club di Orbetello, sibilò: “Era uno dei compiti istituzionali della Fondazione”.

Provare che è stato Amato a mettere Mussari al vertice della potentissima Associazione Bancaria è ovviamente impossibile. Fatto sta che è stato a quel vertice – la confindustria di tutte le banche italiote, – finché il bubbone Montepaschi è scoppiato.

E’ un bravo banchiere, Mussari? Degno della raccomandazione dell’Immarcescibile? Accettato dagli altri banchieri perché ne aveva conquistato il rispetto le sue capacità tecniche e professionali?

Vediamo. A quel tempo era già noto che Mussari, per Montepaschi, aveva acquistao la banca Ambroveneta da Santander, che l’aveva pagata 9 miliardi, per 16,7: un sovrapprezzo clamoroso, incomprensibile, che ha fatto subito pensare che nascondesse qualche tangente miliardaria…

Forse c’era anche questa. Ma quel che ha scoperto l’indagine, era che Mussari e il vertice intero di Montepaschi non avevano capito a quanto ammontava la spesa. Ai magistrati, Piero Mantovani che era capo di Antonveneta, testimonia che al primo colloquio con Mussari e Vigni (il vice) “Ho colto in costoro uno smarrimento […] Forse solo in quel momento realizzarono che l’esborso sarebbe stato ben più elevato” di 9 miliardi. Per 9 miliardi Santander aveva rifilato Antonveneto a Mussari, ma il gran banchiere senese non s’è accorto che Antonveneto ha un passivo da 7,9 miliardi. Che si somma dunque al prezzo d’acquisto.

Quando glielo dicono, “ha un momento si smarrimento”. Montani se ne va chiedendosi – e lo dirà ai magistrati: “Ma questi han capito veramente quel che devono pagare?”.




Mussari, il gran tecnico, il futuro presidente dell’ABI, apparentemente non sa leggere i bilanci. O almeno così ci hanno fatto credere: perché questa è l’estrema linea di difesa, quella cui è ricordo un altro fallito politico, Gianfranco Fini in Tulliani: “Sono stato coglione, non disonesto”. Ma io tendo a credere nella incompetenza assoluta. Lo dimostra il fatto che Mussari e l’intero vertice della banca chiedono soccorso alle banche d’affari internazionali, Deutsche Bank, JP Morgan, Nomura per nascondere il buco, e si mettono nelle loro mani. Queste capiscono al volo i gonzi con cui hanno a che fare, e gli propongono dei derivati, “Alexandria”, “Santorini”, “Fresh” che produrranno perdite miliardarie a Montepaschi, e lucri miliardari a loro… quelli non sanno leggere un bilancio, figurarsi se sanno come funziona un derivato di DB o Morgan il Pirata. Sono infatti i derivati di salvataggio che Montepaschi adotta, la causa a cascata della sua rovina. Incompetenza su incompetenza.

Ricordo questi vecchi fatti – per cui dovrete pagare voi contribuenti – perché questo è il motivo radicale del degrado italiano: l’accurata e sistematica selezione e promozione di ignoranti nei posti-chiave che esigono competenza, responsabilità, esperienza. Attratti dal fatto che quei posti sono strapagati, la “politica” li ha occupati tutti – impedito che ci andassero quelli che sanno il mestiere, e ci ha messo i suoi – scelti precisamente in quanto incapaci.

Come dimostra Amato con Mussari, ma il fenomeno è visibilissimo anche nel privato: Vivendi sta per papparsi Mediaset, e Berlusconi, il grande imprenditore, è smarrito anche lui, s’è fatto cogliere di sorpresa, non ha capito i giochi del sagace energico Bolloré: in una parola, è un inadeguato al mondo moderno. Come aveva già dimostrato facendosi ammazzare il suo Gheddafi e poi espeller dal governo italiota da Draghi, Merkel e Sarko, è sotto il livello intellettuale e culturale che occorre non dico per vincere, ma per sopravvivere. Anche lui s’è scelto solo yes men. Non è un caso. E’ quel che han fatto Amato e D’Alema mettendo Mussari dove non doveva. Il risultato è il conto che siete chiamati a pagare voi, mica loro.

E’ così che l’apparato pubblico, anche e soprattutto quello tecnico – la “macchina amministrativa” – non risponde nemmeno più alle direttive del governante. E la sua sola occupazione è farsi strapagare, specie a livello dirigenziale.

Potreste credere che “lo Stato” sia sempre stato così. Non è del tutto vero. Io che sono vecchio, ricordo anni in cui la dirigenza pubblica era alquanto competente, sapeva progettare il futuro collettivo, e aveva stipendi più bassi. La “politica” ha eroso queste competenze, le ha sostituite con i suoi scherani con la tessera del partito. Ma lo scadimento decisivo è avvenuto in tempi abbastanza recenti, diciamo una ventina di anni fa.La storica foto, emblematica del livello della politica. Poletti oggiè il noto ministro.


Quando cioè, l’Occidente decreta la globalizzazione. Gli intoccabili e immarcescibili come Giuliano Amato o Napolitano, capiscono benissimo cosa questo significa: che il sistema Italia, da loro reso poco efficiente per mangiarne il grasso che cola, sarà investito dai venti tempestosi della concorrenza globale; il lavoratore tessile da 1,7 milioni di lire al mese sarà messo in concorrenza col messicano a 450 mila, col pakistano a 150 mila; la Fiat crollerà perché arrivano le auto giapponesi, che sono – semplicemente – di qualità migliore e più economiche. Insomma l’intera industria italiana, anzi l’intero settore produttivo viene esposto alla competizione globale; molti cadranno, alcuni lotteranno per sopravvivere, nel tremendo darwinismo tecnologico e sociale che sta per profilarsi. Ci saranno estinzioni di massa, riduzioni di paghe e di posti nel crudele clima di darwinismo sociale che sta per abbattersi sul sonnacchioso paese.

Con una sola eccezione: l’impiego pubblico. Quelli che gli economisti chiamano “servizi non vendibili” all’estero. Puoi importare un computer cinese, ma non un impiegato cinese da mettere al posto dell’impiegato comunale, del tranviere dell’ATAC, un messicano al posto dell’impiegato della Regione Sicilia o Calabria. Non puoi comprare un servizio pubblico dall’estero anche se costa un decimo.

Lorsignori l’han capito benissimo, ed è stato – ne sono convinto – in quel preciso momento che han deciso di farsi un ricco riparo di privilegi intangibili, mentre gettavano noi nella tormenta della competizione globale. Si son costruiti l’Isola Meravigliosa, il Castello di Cristallo delle Istituzioni: si sono decretati paghe altissime, si sono scritti loro le leggi che eterizzano il loro potere e privilegio, hanno imbarcato qualche milione di complici con paghe più alte che nel privato; sono saliti nella Arca di Noè dorata fra le nuvole, ed hanno tirato su la scala.

Il nostro destino non li riguarda, ormai hanno separato il loro dal nostro. Il calo del nostro prodotto interno lordo non li allarma, dato che loro aumentano l’esazione fiscale e si prescrivono gli aumenti. Sempre più ignoranti, sempre più incompetenti, sempre più inadeguati anche intellettualmente al mondo moderno – non fanno che ricevere ordini dalla centrali del pensiero unico americo-anglo – e sempre più ricchi. Nomina dopo nomina, scadimento dopo scadimento, siamo alla ministra della Pubblica Istruzione che ha fatto le elementari, al ministro del Lavoro che sputa sui giovani disoccupati e mostra il suo odio per gli intelligenti: “Vadano all’estero, così non rompono i coglioni qui”. Il che significa: non abbiamo bisogno di culture, esperienze, professionalità, perché al vostro posto abbiamo già messo nostri figli scemi, e i nostri Mussari. E sono stati loro, direttamente loro, a lasciare che l’Italia abbia perso il 25% della sua produzione industriale – negli stessi anni in cui i loro emolumenti e privilegi crescevano.

E avete visto come reagiscono appena si profila un pericolo dal basso, dal popolo, al loro potere inadempiente e indebito. Il Comune di Roma ha accumulato 13 miliardi di debito sotto i loro compari e scherani; non si sono mai nemmeno occupati di riscuotere gli affitti dell’immenso patrimonio immobiliare, tanto lo Stato ripaga da sempre tutti i loro buchi e furti.

Ma appena viene insediata la sindaca del5 Stelle, compare improvvisamente un Organo di Revisione che boccia il bilancio della Raggi: “E’ la prima volta!”, esultano i giornali: infatti. Prima, nessun organo aveva rivisto i conti di nessuno. La Regione Calabria non fa nemmeno bilanci scritti – così non sbaglia. “A casa, a casa!”, urlano le opposizioni. Quelle opposizioni che prima erano al potere e mai, dico mai, sono state disturbate da una “bocciatura” dei loro bilanci da parte di “revisori dei conti”.

E non basta. La magistratura apre dei dossier, dice e non dice, intercetta, e taglia uno dopo l’altro i personaggi di fiducia della sindaca. E lei, poverina, è culturalmente inadeguata – un po’ meno di Mussari però sì.

E viene intercettata notte e giorno, lei. “Dalle intercettazioni dello scandalo Campidoglio spunta una relazione tra la Raggi e il suo braccio destro ora rinnegato, Raffaele Marra”. Sulle loro “relazioni”, mai è stato sollevato tanto scandalo. La magistratura è stata discretissima sul grande amore che ha unito Amato a Mussari.

Finisce che voto 5 Stelle. Anche se so che non basterà. E’ tardi. Ormai l’italiota, dopo decenni di selezione darwiniana a rovescio, sta assumendo le fattezze e i costumi del selvaggio, tatuaggi, linguaggio belluino e inarticolato, nessuna tradizione né memoria del passato, incapacità di tenere in piedi una produzione industriale, espulsione rituale dei “cervelli” come qualche millennio fa il capro espiatorio.







http://www.maurizioblondet.it/

ANNO 1995: IGHINA MINACCIA METEOROLOGICAMENTE IL GRAN PREMIO, POI UNA TELEFONATA CAMBIERÀ TUTTO



ANNO 1995: Ighina minaccia meteorologicamente il Gran Premio, poi una telefonata cambierà tutto



ANNO 1995: Non è una novità per l'autodromo di Imola il cambio repentino del meteo, peccato che questo cambiamento non venga dalla Natura, ma dal vicinissimo laboratorio di Pier Luigi Ighina, autentico genio italiano morto nell'anno 2004, che da anni si divertiva a guastare le feste ai piloti nei giorni di corsa.






Un vecchio quotidiano all'epoca (foto infondo all'articolo) riportava questo:




"L'illustre scienziato in vista del Gran Premio annuncia ogni volta catastrofi metereologiche, create con un solo tocco di dito sui comandi delle sue incredibili macchine.


La macchina in questione, quella che faceva piovere e farà nevicare, è ben visibile per chiunque passi per la Via Musso.


Sotto la grande elica, Ighina garantisce di aver tumulato anni or sono sette quintali di alluminio. Un Monopolo Magnetico gigante indispensabile a ricreare in grande scala il costrutto teorico del Dottor Enigm del Santerno. L'elica infatti, a seconda del senso di rotazione, carica positivamente o negativamente l'alluminio sepolto, e provoca a frotte, a detta di Ighina, migrazione di cirri cumulonenbi e compagnia.

LA SVOLTA ORWELLIANA NELL’ECONOMIA CONTEMPORANEA







FONTE: REALNEWS.COM

L’economista Michael Hudson incontra Sharmini Peries e parla delle ultime elezioni americane elezioni e del suo nuovo libro “’J is for Junk Economics” (ndt: “E” come Economia-spazzatura)



SHARMINI PERIES: Da Baltimore vi parla Sharmini Peries – di Real News Network. Il 20 gennaio prossimo Donald Trump assumerà i poteri presidenziali a Washington D.C.

C’è una cosa che tutti si domandano: quali saranno le nuove politiche economiche di cui dovremmo preoccuparci seriamente. C’è un economista, Michael Hudson, che ha dedicato tempo e riflessioni sulla natura della professione di economista e sul modo in cui può indurre in errore l’opinione generale a vantaggio del famoso 1%. Abbiamo oggi con noi Michael Hudson che ci parlerà del suo ultimo libro “J is for Junk Economics”, una guida di sopravvivenza al vocabolario economico nell’Era del Grande Inganno. Michael è un distinto professore di ricerche economiche dell’Università del Missouri di Kansas City. Grazie Michael per essere qui con noi.

martedì 20 dicembre 2016

SCIENZIATI SCOPRONO UNO SCUDO INVISIBILE ATTORNO ALLA TERRA, SONO PERPLESSI DI COME SI È FORMATO

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Eccola di nuovo. Una scoperta scentifica che sta confermando le teorie filosofiche e spirituali.




La ricerca è riportata sulla rivista Nature.

http://www.nature.com/nature/journal/v515/n7528/full/nature13956.html




La Terra è avvolta in un campo di forza invisibile che gli scienziati hanno paragonato agli scudi di STAR TREK .

Un team americano ha scoperto una barriera, a circa 7.200 miglia sopra la superficie della Terra, che blocca gli elettroni ad alta energia che minacciano gli astronauti e i satelliti.

ATTENZIONE: STANNO TENTANDO DI ROVESCIARE TRUMP!











Quella di lunedì, negli Stati Uniti, dovrebbe essere una tranquilla giornata di democrazia. I Grandi elettori si riuniscono nella capitale di ogni Stato per eleggere il presidente, rispecchiando il voto popolare. Di solito è una formalità ma questa volta rischia di non essere tale.

Uno dei migliori commentatori americani, Paul Craig Roberts, denuncia apertamente un tentativo di un colpo di stato (leggi qui), altri giornalisti nei giorni scorsi avevano evidenziato lo stesso pericolo, come Michael Snyder. Ma ieri sera anche la Washington Post ha dato conto di quel che sta avvenendo: i grandi elettori di ogni Stato, che dovrebbero semplicemente ribadire il risultato delle urne, stanno ricevendo incredibili pressioni al fine di indurli a non votare per Trump.

lunedì 19 dicembre 2016

C’È PIÙ DI UNA VERITÀ DA RACCONTARE NELLA TERRIBILE STORIA DI ALEPPO







DI ROBERT FISK

independent.co.uk

Politici occidentali, “esperti” e giornalisti dovranno rivedere le loro storie nei prossimi giorni, adesso che l’esercito di Bashar al-Assad ha ripreso il controllo di Aleppo est. Presto scopriremo se i 250mila civili “intrappolati” nella città erano davvero così numerosi. Sapremo molto di più sul perché non sono stati in grado di lasciare la città quando il governo siriano e l’aviazione russa hanno messo in atto il loro feroce bombardamento della parte orientale della città.

E ne sapremo anche molto di più sui “ribelli” che noi, in Occidente – gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e i nostri amici tagliateste nel Golfo – stiamo supportando.

sabato 17 dicembre 2016

REFERENDUM PER L’USCITA DALL’EURO: UNA RISPOSTA URGENTE PER SFIDARE IL SISTEMA



















DI ROSANNA SPADINI e FRANCESCO COLONNA

comedonchisciotte.org

Gli arditi della tastiera si sono scatenati tout court sul web ed hanno rovesciato un vaso di Pandora di insulti e improperi alla notizia che Alessandro di Battista, definito da Giovanni Minoli un giovanotto “un po’ esaltato”, avesse avuto l’ardire di fare l’ennesima proposta indecente del referendum per l’uscita dall’euro. Però come dice Aldo Giannuli sul suo blog, il referendum sull’euro si potrebbe fare e il M5S avrebbe ragione a proporlo. …

Infatti sarebbe praticabile la strada di un referendum consultivo di indirizzo come avvenne nel giugno del 1989, contestualmente alle elezioni europee in merito al conferimento o meno di un mandato costituente al Parlamento Europeo, che veniva eletto nella stessa occasione.

Esiste anche l’art. 75 II comma, che sancisce testualmente “Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie, di bilancio, di amnistia ed indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali” e l’Euro è la conseguenza di un trattato internazionale. Però anche se il referendum non avrebbe valore vincolante ed efficacia esecutiva, lo si potrebbe fare ugualmente per sfidare il sistema.

venerdì 16 dicembre 2016

BREVI DI CRONACA (CHE NON LEGGERETE ALTROVE)






Onu: ad Aleppo, atrocità dei ‘ribelli moderati’

L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti dell’Uomo: “Nel corso delle due ultime settimane, il Fronte Fatah al-Sham [Al Qaeda] e il battaglione Abu Amara avrebbero catturato e ucciso un numero sconosciuto di civili che chiedevano ai gruppi armati di lasciare i loro quartieri e risparmiare le vote civili. Abbiamo anche ricevuto informazioni secondo cui fra il 30 novembre e il primo dicembre, gruppi armati di opposizione hanno sparato su civili che tentavano di scappare…Attacchi ciechi sono stati lanciati sia contro le zone di Aleppo Ovest tenute dal governo che contro i ribelli ad Aleppo Est.

“..Ho intervistato un membro di una delle prime famiglie musulmane fuggite da Aleppo Est durante un cessate-il-fuoco. Il padre aveva appena saputo che i ribelli stavano per giustiziare suo fratello per aver passato la linea del fronte con moglie e figlio. Ha criticato i ribelli per aver chiuso le scuole e ammassato armi vicino agli ospedali. Non era un pro-Assad, anzi ha persino manifestato ammirazione per il buon comportamento dello Stato Islamico nei primi giorni di assedio”,

martedì 6 dicembre 2016

ECCO LA PRIMA DURA RISPOSTA DELL’UNIONE EUROPEA ALLA VITTORIA DEL NO



Come avevo avuto modo di anticipare qua e ribadire anche nel mio post di stamattina, finita la farsa del supporto a Renzi e alle sue riforme arriva la prima mazzata dalla UE per l’Italia, in particolare sulla legge di bilancio per il 2017.


Le istituzioni avevano dato una tregua al governo italiano fino al 5 dicembre ma poi avrebbero picchiato duro senza pietà: e la prima mazzata arriva dall’Eurogruppo, che si è riunito stamattina per, tra le altre cose, valutare i draft budget degli stati membri per il 2017.

Ecco quali sono le conclusioni per il bilancio italiano, che già vi avevo anticipato mentre tutti i giornalai stavano a contare lo 0,1% di flessibilità in più o in meno.

venerdì 2 dicembre 2016

NEGLI ANNI 90 L’ITALIA ERA LA QUINTA POTENZA MONDIALE. EPPURE LA COSTITUZIONE ERA LA STESSA









lospecchiodelpensiero 




Negli anni 90 l’Italia era la quinta potenza mondiale e il primo Paese al mondo per risparmio privato e per ricchezza privata pro-capite. Eppure la costituzione era la stessa. Cosa è cambiato?

Dell’ Italia nel dopoguerra non era rimasto quasi più nulla, una nazione che aveva il PIL del Bangladesh, e che doveva decidere in che direzione andare per risollevarsi.
Da quando i padri fondatori, seduti sulle macerie hanno stilato la Costituzione più bella del mondo che garantisce i diritti umani fondamentali, e i nostri nonni e padri si sono sacrificati spaccandosi la schiena per una nazione migliore, l’Italia in 35 anni è risorta dai cumuli di macerie diventando la quinta potenza mondiale e il primo Paese al mondo per risparmio privato e per ricchezza privata pro-capite. Fino ad arrivare al 1994, quando le agenzie di rating ci definivano “Economia leader d’Europa”, quando “stracciavamo” la Germania sia in produzione che export. Un paese sovrano di se stesso ricco, ricchissimo, diritti garantiti, Stato sovrano, Parlamento sovrano, Costituzione sovrana. Una legislazione del lavoro che era invidiata da tutto il Pianeta.