giovedì 5 gennaio 2017

PERCHÈ IN ANTARTIDE C’È UNA STRUTTURA SEPOLTA LUNGA 22 CHILOMETRI? TRACCE DELLO STARGATE DI OSWALD?

Google Earth continua a regalare enigmi e stranezze agli appassionati di misteri. Una nuova scoperta mostrerebbe una struttura lunga più di 22 chilometri sotto i ghiacci dell'Antartide.



Una misteriosa struttura lunga più di 22 chilometri sarebbe sepolta sotto i ghiacci dell’Antartico.

A scoprirla è stato lo youtuber wowforreeel il software satellitare Google Earth, lasciando gli utenti di internet alquanto sconcertati.

La scoperta si riferisce ad un rettangolo bianco che si staglia sulla distesa ghiacciata del continente sterile, facendo pensare ad una sorta di stazione di ricerca segreta umana o extraterrestre.

Come spiega lo stesso wowforreeel nel suo video, l’immagine è facilemente osservabile su Google Earth alle coordinate -70.177653, 87.824707.

Secondo la sua stima, il rettangolo raggiunge dimensioni considerevoli: 23 chilometri per 7 chilometri.

«L’antartide è pieno di stranezze», scrive lo youtuber. «Ho cercato qualcosa di simile per tutta l’estensione del continente, ma non sono riusciuto a trovare nulla di simile».

A suo avviso, da alcuni segni palesemente visibili, l’immagine sarebbe stata fotoritoccata nel tentativo di nascondere qualcosa. «Potrebbe essere una stazione di ricerca segreta, oppure qualcuno sta nascondendo un gigantesco UFO sepolto ghiaccio», continua wowforreeel.

Il video ha raggiunto più di 3 milioni di visualizzazioni, con la continua aggiunta da parte degli utenti che si chiedono di cosa possa trattarsi.


Lo straordinario caso di Lily Oswald

L’enigmatica immagine scovata su Google Earth fa tornare alla mente un misterioso caso di rapimento alieno avvenuto in Brasile nel 1979.

Il 15 ottobre, la nota pianista Luli Oswald e la sua amica Fauze Mehlen stavano percorrendo di notte una strada costiera a 50 chilometri da Rio de Janeiro. Improvvisamente, a qualche centinaia di metri dalla riva, le due videro alcuni velivoli emergere dall’acqua










Luli e la sua amica raccontarono di aver visto un ufo nero, più scuro del cielo, sormontato da una sorta di cupola e largo più di trecento chilometri. Due velivoli più piccoli cominciarono ad inseguire l’automobile: Luli e la sua amica sono in preda al panico.

Misteriosamente, un istante dopo, le due donne si ritrovano a percorrere la strada a bordo dell’automobile in tutta normalità, a parte un dettaglio: erano passate tre ore. Secondo gli ufologi, si tratta di un classico caso di rapimento alieno con tempo mancante (missing time).

Gli investigatori scoprirono ben presto che altri incontri ravvicinati erano stati denunciati sullo stesso tratto di strada.

Tuttavia, l’incubo di Luli comincia quando la donna si sottopone ad una serie di sedute di ipnosi regressiva. Desiderosa di risposte, Luli si affida al noto ipnotista Silvio Lago.

Sotto ipnosi, la Oswald disse di vedere due ufo sopra la sua macchina e che si sentiva molto male. Secondo il suo racconto, la vettura fu portata a bordo di un ufo nero.

Luli ricorda questi strani alieni “grigio topo” e gli esami ai quali la sottoposero. Luli disse di ricordare anche la sua amica Fauze sistesa su un lettino priva di sensi, mentre un alieno la scandagliava con un misterioso fascio di luce che puzzava di zolfo.

La cosa più strana, e per certi aspetti più inquietante di questo caso di rapimento alieno, è che Luli Oswald ha detto di aver parlato con uno degli alieni, il quale avrebbe indicato l’Antartide come loro punto di provenienza.

Secondo l’alieno, ci sarebbe un sistema di tunnel che collega diversi punti degli oceani terrestri con il Polo Sud, dove ci sarebbe un portale, una sorta di Stargate. Questo spiegherebbe il motivo per cui gli ufo, in molti avvistamenti emergono o scompaiono negli specchi d’acqua.

L’immagine scoperta da wowforreel alimenta le suggestioni aperte dal caso Oswald, facendo pensare ad una sorta di cover-up su quello che realmente succede in Antartide.

Si discute molto su un sistema di tunnel alieni sotterranei che percorrerebbe tutto il pianeta. Secondo alcuni, questo potrebbe significare che gli alieni vivono in basi sotterranei, oppure che, molto probabilmente, utilizzano le parti più profonde degli oceani, lì dove l’uomo non è stato ancora in grado di arrivare.




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