martedì 23 agosto 2011

LA FORZA AVVOLGENTE DELLE BARRIERE (5)


Contribuiamo alla definizione del Timido, con pochi  e noti concetti

Direi che la sua più evidente caratteristica sia nel NON esprimere le sue emozioni


Riluttanza a dialogare, temendo l’attenzione degli altri;
Convinzione che i contenuti dei suoi discorsi siano poco interessanti.
La paura di  trovarsi in situazioni che suscitino forte imbarazzo o situazioni in cui vengano
richieste prestazioni
A tutto ciò il timido può adottare due stili comportamentali opposti: remissività e sottomissione, o aggressività. 
Il Timido è il più delle volte una persona che arrossisce sempre e se non arrossisce , 
ancora peggio ,somatizza l’imbarazzo,il suo volto sembra colto da paresi,il suo incedere legato e dinoccolato al tempo stesso,la sudorazione e i battiti fuori controllo,impacciato .
Può essere una persona timida anche chi è deliberatamente provocatore o fa la parte del simpaticone a tutti i costi, amico di tutti sempre pronto a snocciolare luoghi comuni.
In tutti i casi tali comportamenti servono per reagire al proprio senso di inadeguatezza e insicurezza , inferiorità e superiorità ad un tempo, mascherandoli con spavalderia e spacconeria.


Il Timido ha la peculiarità di rispondere allo stimolo esterno con due opposti atteggiamenti
Identificabili  , con un senso  di inferiorità e superiorità.
Quando il Timido mostra le sue debolezze , a ben guardare , sembra che abbia la Presunzione che tutto il mondo guardi lui,  lo  giudichi, che lo apprezzi o lo disprezzi guarda Lui,perlomeno questa è la sua convinzione.
Questa dualità interiore del Timido, fa sì che quando si sente sicuro, sembra scordarsi completamente del suo disagio, ed è capace di esprimere delle doti e qualità di cui spesso egli stesso si stupisce.
Quando ciò avviene ,possono finalmente emergere le molteplici qualità della persona Timida,
un tesoro  mostrato solo a pochi eletti. Questo tesoro rende spesso la persona Timida una persona speciale, proprio perché il lato inizialmente schivo e goffo, ne rende invisibili le sue doti.

A questo punto penso che chi abbia seguito sin dall’inizio la descrizione di quelle che io chiamo le “maschere sociali” possa aver perso il bandolo della matassa , e magari  si stia chiedendo quale
sia il senso, e dove voglio arrivare
Riprendiamo il filo, ci siamo soffermati nella descrizione di taluni atteggiamenti,per avere dei riferimenti concreti ,delle immagini tangibili ,di ciò che accade quando nel valutare l’improvviso cambiamento di chi ci accudisce nella prima infanzia,la paura conseguente ci predisponga alla dipendenza dal “rifugio sicuro”,”la maschera” , e come ciò faccia nascere le BARRIERE.
Ebbene proprio Le Barriere saranno il LIMITE ,IL FRENO alla nostra completa e totale realizzazione di LIBERTA’,quindi anche di quella FINANZIARIA

Ciao  a domani

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