mercoledì 16 gennaio 2013

CORRUZIONE, CORTE SUPREMA ORDINA ARRESTO PRIMO MINISTRO





La corte suprema del Pakistan ha ordinato l’arresto del primo ministro Raja Pervez Ashraf e altre 15 persone, sulla base di accuse per corruzione. Ashraf è sospettato di aver accettato mazzette quando, in qualità di ministro per l’acqua e l’energia nel 2010, ha approvato una serie di progetti nel settore energetico.
La notizia ha scalato in breve le prime pagine dei quotidiani e siti internet del continente asiatico anche se – concordano gli osservatori – è improbabile che la decisione dell’Alta corte porti alle sue dimissioni da capo del governo in tempi brevi.
La vicenda si inserisce in un clima di rinnovate tensioni a Islamabad, teatro di massicce manifestazioni di piazza da parte di attivisti che chiedono la caduta dell’esecutivo. Migliaia di persone sono scese in strada negli ultimi giorni, sotto la guida dell’imam Tahirul Qadri, critico del governo di cui denuncia inettitudine e corruzione.
Secondo diversi commentatori, la tempistica con cui l’ordine di arresto è stato emesso questa mattina dai giudici, sulla base delle stesse accuse mossegli da Qadri, potrebbe rivelare che il movimento di opposizione guidato dall’influente Imam
goda del sostegno della magistratura e dei militari.



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