Friday 8
february 2013
Altro che elezioni. Si perde tempo con Bersani, Vendola, Berlusconi, Monti
& Grillo e compagnia bella. Centro, destra & sinistra: il risultato non
cambia, perché sono marionette nella mani di un sistema di potere implacabile.
«Le nazioni dell'Europa dovrebbero essere guidate verso il superstato senza
che i loro popoli sappiano cosa sta accadendo. Ciò si può ottenere tramite
passi successivi, ognuno mascherato da uno scopo economico, ma che porterà alla
fine e irreversibilmente alla federazione» parola di Jean Monnet,
padre fondatore dell'Unione Europea.
Il Trattato di Lisbona è un crimine contro l’umanità: tra
l’altro, ha reintrodotto la pena di morte. Noto anche come
Trattato di riforma, firmato per l’Italia da Romano Prodi eMassimo
D’Alema il 13 dicembre 2007 (entrato in vigore il primo dicembre
2009), ha apportato ampie modifiche al Trattato sull'Unione europea e al
Trattato che istituisce la Comunità europea, ribattezzato Trattato sul
funzionamento dell'Unione europea. Rispetto al precedente Trattato, quello di
Amsterdam, esso abolisce i "pilastri" della Democrazia Popolare,
provvede a togliere la sovranità del Popolo di tutti gli Stati membri e dà
potere assoluto a banchieri ladri, criminali ed assassini. Capitolo
finale: Eurogendfor.
Mediante il “Trattato di Lisbona” le carte costituzionali dei
Paesi europei sono state annullate, compresa la Costituzione repubblicana
promulgata nel 1948.
Di conseguenza: venuta meno la norma fondamentale su cui si reggeva la
Repubblica italiana, c’è stato un golpe silenzioso, senza spargimenti di sangue
ben prima che andasse in onda la farsa del governo di Mario Monti (già
al soldo di banche e potentati segreti anglo-americani). Provate a chiedere
lumi a qualche costituzionalista italico semplicemente distratto.
In Italia, a causa delle elezioni politiche anticipate e della volontà di
alcuni gruppi parlamentari di non procedere alla ratifica a camere sciolte,
nonostante un appello informale in questo senso fosse stato fatto dal
presidente della RepubblicaGiorgio Napolitano, il disegno di legge
presentato dalGoverno Prodi II non fu votato. Il nuovo Governo
Berlusconi IV ha dovuto quindi ripresentare un disegno di legge per
procedere alla ratifica. Tale disegno di legge è stato in seguito approvato
definitivamente dal Parlamento il 31 luglio 2008, promulgato dal presidente
della Repubblica il 2 agosto 2008 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica Italiana - Serie Generale n. 185 dell'8 agosto 2008 (Supplemento
Ordinario n. 188).
Anche nel Belpaese si è levata qualche autorevole ma sparuta voce di
critica. L'ex ministro e insigne giurista Giuseppe Guarino,
ordinario di diritto amministrativo all'Università di Roma, ha diffidato dal
ratificare il trattato così com'è, perché esso codificherebbe un sistema di
"governo di un organo" o "organocrazia". Il professor
Guarino ha esposto la sua critica in una conferenza pubblica a Firenze il 19
maggio 2008, alla presenza di costituzionalisti, esperti e amministratori. Il
trattato viola almeno due articoli della Costituzione italiana, l'Articolo 1
("La sovranità appartiene al popolo") e l'Articolo 11 (L'Italia
"consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni
di sovranità necessarie"). Riguardo a quest'ultimo, le condizioni di
parità sono violate dal fatto che paesi come la Gran Bretagna e la Danimarca,
membri del trattato, sono esonerati dalla partecipazione all'Euro. Così essi
possono, ad esempio, fissare il tasso d'interesse in modo vantaggioso per loro
ma svantaggioso per gli altri firmatari del trattato.
Inoltre, osserva Guarino, il Trattato di Lisbona aumenta sensibilmente i
poteri della Commissione Europea. Ad esempio, nel caso della procedura di
infrazione del Patto di Stabilità, stabilita dall'Art. 104, la Commissione
finora aveva solo il potere di notificare l'avvenuta infrazione al Consiglio
dei Ministri dell'EU, che poi decideva se avviare la procedura o meno. Nella
nuova versione, sono stati introdotti tre piccoli cambiamenti che spostano quei
poteri in seno alla Commissione. Non sarebbe saggio approvare il trattato,
riproponendosi di cambiare in seguito le sue parti sbagliate, ha osservato il
professor Guarino. Ciò sarebbe di fatto impossibile, dato che occorre
l'unanimità.
Un altro eminente costituzionalista tedesco, il professor Schachtschneider,
ha sviluppato una lezione dal titolo "La legittimazione della pena di
morte e dell'omicidio" in cui sostiene che il Trattato di Lisbona nel suo
continuo sostenere una cosa e rimandare ad altra contraria attraverso il
richiamo alle "Spiegazioni della Carta dei Diritti Fondamentali"
legittima la pena di morte e l'omicidio "per reprimere, in modo conforme
alla legge, una sommossa o un'insurrezione" e "per atti commessi in
tempo di guerra o in caso di pericolo imminente di guerra".
L'Unione Europea è stata fondata su menzogne e inganni ai più alti livelli
del governo. Questa scia di inganni è continuata sin dall'inizio e si è
momentaneamente fermata giovedì 13 dicembre 2007 a Lisbona, Portogallo, dove i
maggiordomi degli Stati membri di questo blocco commerciale hanno firmato il
Trattato di Riforma dell'Unione Europea.
Esso sostituisce la Costituzione UE respinta nel 2005 sia dalla Francia che
dall'Olanda. Angela Merkel, il cancelliere tedesco, e l'ex
presidente francese Giscard D`Estaing sono tre i tanti
ministri europei che hanno confermato che il Trattato non è altro che la
Costituzione sotto un altro nome. Le uniche differenze sarebbero l'abbandono
dal nuovo documento di quegli articoli relativi alla bandiera, all'inno e al
motto dell'Europa unita. Eppure solo due giorni prima dell'evento storico a
Lisbona 16 Stati membri sono usciti allo scoperto e hanno chiesto un
emendamento del trattato e il reinserimento di quei tre articoli, trasformando
perciò il trattato nell'originale costituzione. Essi vogliono anche imporre la
moneta unica a tutti quegli Stati membri che ancora mantengono le loro monete
nazionali e suggeriscono che una Giornata Europea diventi una vacanza
celebrativa.
Il leader dello United Kingdom Independence Party, Nigel Farage ha detto:
"Il totale inganno che viene imposto è alla fine pienamente visibile. I
tentativi patetici di affermare che questa non era la Costituzione sono stati
spazzati via. Ritornano la bandiera, l'inno e il motto. Significa che quello
che era il 96% dell'originale Costituzione è ora il 100%. Non sentiremo più
parlare del Trattato di Riforma. Questa è la Costituzione UE respinta che torna
in tutta la sua magnificenza".
Il primo ministro danese Anders Fogh Rasmussen ha deciso
contro qualunque referendum sul trattato, lasciando la sua ratifica al
Parlamento danese. Egli ha detto ai giornalisti che il trattato era una
"cosa buona per la Danimarca". La Danimarca aveva pianificato
un referendum sulla Costituzione nel 2005, ma in seguito ai voti negativi di
Francia e Olanda il voto era stato annullato. Il ministro della giustizia
danese ha concluso che il trattato non minaccia la sovranità danese. Rasmussen
avrebbe detto: "Quando si perde sovranità è necessario un referendum, ma
quando non si perde alcuna sovranità sarà il Parlamento a ratificare il
testo". Ha anche confermato i piani di tenere un altro referendum sulla
moneta unica, l'euro, e sull'opportunità di porre termine alle 'rinunce'
relative a difesa, giustizia e affari interni, decise a Maastricht. Per la
cronaca: lo stesso Rasmussen è stato nominato segretario generale dellaNato il
4 aprile 2009, due giorni prima della strage (309 morti ufficialmente, anche se
in realtà sono 360) provocata in Abruzzo da un terremoto artificiale del Patto
Atlantico, sotto l’egida USA.
Bene, consideriamo le implicazioni; se uno Stato nazione sovrano non
controlla più la sua economia, difesa, sistema di giustizia e politica interna,
può essere davvero ancora chiamato uno Stato nazione sovrano?
L'elite finanziaria e politica d'Europa ha lavorato per questo momento sin
dalla fine della seconda guerra mondiale. In ogni Stato membro le personalità
possono differire, ma la retorica è sempre la stessa: 'Nessuna perdita di
sovranità, è buono per la gente, è buono per l'economia eccetera eccetera'.
Qual è la differenza tra questo documento e l'originale Costituzione?
L'avvocato tedesco Klaus Heeger, ricercatore e consulente legale
del gruppo Democratico Indipendente del Parlamento europeo ha tracciato le
seguenti conclusioni a riguardo dei due documenti.
Secondo la sua analisi «la Costituzione garantiva alla UE 105 nuove
competenze. Anche il trattato garantisce 105 nuove aree di competenza. Rimangono
fuori i simboli UE (bandiera, inno e motto) ma entra il cambiamento climatico.
Le rimanenti 104 aree rimangono le stesse: si tratta della Costituzione UE
sotto un altro nome».
Il Trattato è il documento UE più segreto e più velocemente redatto ad
oggi. L'opposizione e la comprensione sul fatto che la UE sia un nascente Stato
di Polizia stanno crescendo e loro, i cospiratori, sanno che la velocità è
vitale. Tony Blair (affiliato al Club Bilderberg)
lo sottoscrisse nel giugno 2007 come sua finale pugnalata nella schiena della
Gran Bretagna. I ministri degli esteri si dichiararono d'accordo sui suoi
termini nel settembre 2007 e, 2 mesi dopo, il 13 dicembre, i rappresentanti di
ciascun Stato membro firmarono il documento, e ora, tutto ciò che rimane è la
ratifica e il fatto sarà compiuto.
I nostri Parlamenti nazionale sono diventati superflui dal momento che
tutto il potere residuo è stato trasferito a Bruxelles. Significa la fine
formale di tutte quelle storiche nazioni europee che sono stati membri della
UE. Le ambasciate nazionali nel mondo sono ora sotto il controllo dei burocrati
UE. Le vecchie regioni e province saranno unite e combinate in 'Regioni
Amministrative UE'. L’amalgamazione delle Kommunes danesi è un esempio
preventivo di ciò, insieme con i Parlamenti 'delegati' di Scozia e Galles, che
verranno presto raggiunti dallo sradicamento dell'Inghilterra e la creazione di
simili assemblee regionali in tali luoghi.
La UE ha ottenuto proprietà di polizia, esercito, armi nucleari, riserve
monetarie e del petrolio del Mare del Nord come spiegato nel documento del
trattato. Gli appartenenti alla nostra polizia e alle forze armate dovranno
prestare giuramento di lealtà alla UE. Se si rifiuteranno verranno licenziati.
La UE ha il completo controllo di tutte le questioni militari, equipaggiamenti
e stabilimenti.
I partiti politici saranno aboliti, aggiornati o riallineati.
Saranno consentiti solo partiti pan-europei. Partiti indipendentisti
saranno di fatto fuorilegge dal momento che, in base alla sentenza del 1999
della Corte Europea di Giustizia (caso 274/99), è illegale la critica alla UE. Persino
prima del voto irlandese, le notizie da Bruxelles indicano che sono già a buon
punto piani per eliminare ogni gruppo euroscettico all'interno del Parlamento
europeo. La UE ha il diritto legale di chiudere Parlamenti nazionali e
assemblee, nonché dis ciolgiere governi..
Molta gente rimarrà disoccupata dal momento che diventerà universale il
diritto UE di 'riaddestrare' qualcuno a proprie spese ad un nuovo lavoro
(comprendente l'acquisto di un certificato che conferma tale riaddestramento).
Centinaia di migliaia di piccoli negozi saranno costretti a chiudere a causa di
un infinito numero di impraticabili e ingestibili regole UE.
Circa 107 mila leggi europee criminalizzeranno molti, dal momento che
aderire a questa enorme quantità di legislazione è impossibile. Saremo
sottoposti a frequenti multe e persino all'arresto come risultato della nostra
inevitabile ignoranza. Considerate i seguenti esempi: dal gennaio 2006 è
diventato illegale riparare le proprie tubature domestiche, apparecchi
elettrici o persino la propria macchina. Se comprate una barca lunga più di 6
piedi costruita dopo il 1999 dovrete pagare l'equivalente di 4000 sterline o
passare sei mesi in prigione. Mentre lo Stato di polizia UE flette sempre più i
suoi muscoli ognuno di noi vivrà nella paura e sotto la minaccia di arresto o
processo per ognuna di una miriade di infrazioni, anche quelle minori.
Alle grandi aziende naturalmente le cose andranno bene, perché
utilizzeranno una massiccia immigrazione dall'interno e dall'esterno della UE,
pagando salari minimi agli immigrati a spese delle popolazioni indigene,
forzando verso il basso i salari. Inoltre queste aziende avranno praticamente
un monopolio sull'impiego, insieme al governo, e saranno capaci di dettare
condizioni sui termini di impiego senza paura di un contraddittorio.
I maggiori impieghi governativi e l'inevitabile corruzione che
accompagneranno questo monopolio creeranno una nuova divisione di classe che
assicurerà che i ricchi e i loro compagni di viaggio diventeranno più ricchi,
mentre la maggioranza della popolazione declinerà verso la povertà. Le tasse
aumenteranno per pagare la massiccia crescita della burocrazia.
Non vi sarà correzione degli errori tramite canali democratici locali,
perché non ci sarà più alcuna democrazia locale. O, per quel che conta, alcuna
democrazia in assoluto. I Governi Amministrativi Regionali UE non saranno
eletti (guardate il piano di regionalizzazione della UE sul sito ufficiale). Il
nostro solo voto sarà per l'impotente Parlamento europeo. Saremo governati dei
membri non eletti della Commissione Europea che non hanno, a nessun livello,
alcuna responsabilità verso la gente.
Se faremo dimostrazioni o proteste potremo essere catturati e spostati
verso un'altra regione europea. Il mandato di arresto europeo e una varia
legislazione introdotta in tutt'Europa dall'11 settembre danno alle autorità
potere assoluto su di noi. L'uccisione degli innocenti Philip Prout e Jean de
Menezes è completamente legale in base alla legge europea. L'intimidazione e le
crescenti invettive anti islamiche in tutt'Europa ricordano il trattamento
degli ebrei nella Germania precedente la guerra. Uno Stato Europeo Federale diventerà
un posto molto spiacevole in cui vivere.
Dopo la federazione, nel corso dei 15 anni, l'Europa potrebbe crollare
sotto il peso della sua stessa burocrazia e corruzione. Ci sarà così poca
produzione che nessuna tassazione sarà capace di supportare il macchinario
governativo vasto, inetto, corrotto e inefficiente. Molti saranno ridotti alla
povertà o sulla soglia della morte per fame. La completa mancanza di qualunque
bilanciamento e controllo, lascerà aperta la porta a qualunque possibile
dittatura.
L'Unione Europea, mostruosa come è, non è niente più che una pietra miliare
verso un governo mondiale. Quanti leader politici e giornalisti in
Europa sono membri di organizzazioni segrete come il Bilderberger,
la Trilateral Commission, il Club Of Rome e il Royal Institute For
International Affairs.
Viviamo in un'età in cui la gente sembra avere abdicato in favore del
governo a tutte le responsabilità riguardanti le proprie vite. Ciò è successo
sin dalla fine della seconda guerra mondiale, ma il processo è
significativamente accelerato dagli anni '80. Questa 'irresponsabilità sociale'
ci ha portato a Lisbona il 13 dicembre 2007, dove i nostri cosiddetti leader
hanno firmato per cedere i nostri antichi diritti e libertà in nome del loro
'grande piano'. Se rimaniamo seduti senza far nulla il resto delle nostre vite
diventerà un incubo per nostra stessa responsabilità, perché, in fin dei conti,
saremo noi ad avere messo i nostri diritti e le nostre libertà nelle mani dei
lupi.
Se, poi, teniamo in considerazione che dei 27 Paesi dell'Unione Europea, 22
fanno anche parte della NATO, si constata un intreccio di identificazione della
nuova alleanza militare con la NATO.
La Repubblica (31 luglio 2008) - «Trattato di Lisbona,
l'Italia ratifica la Camera approva all'unanimità Berlusconi, presente in aula,
soddisfatto per il consenso generale Frattini: "Speriamo entri in vigore
prima delle elezioni europee" Trattato di Lisbona, l'Italia ratifica la
Camera approva all'unanimità
ROMA - L'Italia ha ratificato il trattato di Lisbona. Un lungo applauso
bipartisan ha accompagnato il sì della Camera che, come il Senato, ha approvato
all'unanimità il trattato. L'unica eccezione arriva dai banchi della Lega Nord:
i deputati del Carroccio al momento della proclamazione sono rimasti seduti in
silenzio. Un atteggiamento che ha provocato la reazione di Emanuele Fiano (Pd)
che si è alzato in piedi per urlare contro i leghisti.
Per il presidente della Camera, Gianfranco Fini, "l'approvazione
unanime è l'espressione di una bella pagina dell'antica tradizione parlamentare
del nostro Paese che è co-fondatore dell'unione europea". Il premier
Silvio Berlusconi, presente in aula, in una nota esprime "grande
soddisfazione per il voto all'unanimità". Il presidente del Consiglio ha
sottolineato "il contributo dell'Italia al rilancio dell'Europa che sta
attraversando una fase di difficoltà. L'auspicio - prosegue - è che il voto di
oggi possa servire anche agli altri paesi che ancora devono completare l'iter
parlamentare". Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, parla di
"bell'esempio che l'Italia dà al resto d'Europa". Per il titolare
della Farnesina "il trattato è uno strumento non una soluzione. Con la sua
approvazione - prosegue - togliamo l'alibi a chi non vuol fare camminare in avanti
l'Europa". Frattini ha poi auspicato che "il trattato entri in vigore
prima delle elezioni europee del prossimo anno".
La speranza che tutti i paesi ratifichino il trattato prima delle elezioni
europee è condivisa anche dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano,
che ha espresso tutta la sua soddisfazione per il voto di oggi:
"L'approvazione unanime della legge di ratifica del trattato di Lisbona
rappresenta un titolo d'onore per il parlamento italiano e un fattore di
rinnovato prestigio per il ruolo europeo del nostro paese".
Più critico il giudizio della Lega Nord che ha approvato il trattato
votando sì con riserva. Per il capogruppo alla Camera, Roberto Cota,
"abbiamo toccato il punto più basso dell'Europa dei burocrati, oggi
dobbiamo dare la spinta per una Europa diversa" ».
Tratto da:
sulatestagiannilannes.blogspot.it - Scritto da: Gianni Lannes
Nessun commento:
Posta un commento