lunedì 11 febbraio 2013

ETANOLO: SCENDE LA PRODUZIONE USA, ECCO PERCHÉ



Per la prima volta, nel 2012 scende la produzione statunitense di etanolo: da una media di 900mila barili al giorno degli anni precedenti, ad una media di 815 mila. La situazione è piuttosto preoccupante, perché in USA vige l'obbligo di miscelazione dei carburanti con una percentuale di biocarburanti (10 o 15%), e quindi per riuscire ad ottemperare alla legge gli Stati Uniti sono diventati importatori netti di etanolo dall'Agosto 2012.
I motivi del calo di produzione? Tutti piuttosto deprimenti: anzitutto il calo della domanda dei carburanti, che è generalizzato in tutti i Paesi occidentali a causa della crisi; ma soprattutto il problema del mais. Infatti a causa della peggiore siccità mai verificatasi nel Midwest fin dai lontani anni '50, che nell'estate 2012 ha colpito ben l'80% delle coltivazioni di mais, il raccolto è stato inferiore del 13% rispetto al 2011. Ne consegue che la disponibilità di mais sul mercato è stata inferiore al solito ed è anche aumentato di prezzo, portando ad un calo della produzione di etanolo e ad una preferenza verso le importazioni.
La cosa più incredibile (e più scandalosa) è che la siccità si è fatta sentire così pesantemente nel settore proprio perché ben il 42% del raccolto di mais finisce esclusivamente a produrre etanolo. Proprio così: un cereale pregiato, ottimo per l'alimentazione, che richiede anche moltissima acqua per l'irrigazione, è destinato ad essere bruciato nei serbatoi delle automobili a causa di un ambientalismo in versione idiota e di un'assurda concezione del significato di "rinnovabile".
Diminuisce la produzione di cibo in tutto il mondo: dovremo imparare "the hard way" che il cibo non sostituisce il petrolio? Quando Obama dice che la nuova energia verrà dalla terra, dal sole e dal vento siamo pronti a spellarci le mani per gli applausi. Poi incappiamo in un articolo come quello uscito qualche giorno fa su Der Spiegel e capiamo cosa c'è davvero sotto certi carburanti "verdi".

Che l'etanolo abbia un basso EROEI
(E’ un coefficiente che riferito a una data fonte di energia ne indica la sua convenienza in termini di resa energetica.)


è risaputo, che si stenti a tenerlo sopra il fatidico 1 anche. Ma venire a sapere come si ottiene il miracolo di far sì che produrre etanolo sia conveniente rispetto al'energia introdotta, è tutta un'altra faccenda. Il segreto è che l'energia introdotta per la produzione è quella più conveniente sul pianeta: le braccia bisognose.


Il Brasile produce oggi 26 miliardi di litri di etanolo, venduto in 30 Paesi del mondo. In pole position tra essi c'è la Svezia, che nello zelo del suo tradizionale buonismo ambientale e sociale si è premurata di firmare contratti che non prevedono lavoro schiavo e minorile. Ma nessuno controlla, evidentemente.
I lavoratori delle canne da zucchero brasiliane cominciano intorno agli 8/9 anni (quando muore il padre, in genere), e sono fuori uso a 40, quando vengono licenziati o muoiono definitivamente di fatica. Guadagnano circa 130 euro al mese, e con sei mesi di lavoro devono camparci tutto l'anno (sono stagionali). Ogni giorno devono tagliare 3 tonnellate e mezzo di canna, nutrendosi con appena una tazza d'acqua e un po' di mais (bell'EROEI, vero?). Abitano, con moglie e bambini, in baracche costruite nelle discariche, le stesse discariche dove da cadaveri verranno bruciati con un po' di benzina per risparmiare i 5 euro della sepoltura.
Gente usa e getta. Macchine di sangue. Manodopera schiava, ma con una posizione diversa dagli schiavi del resto del mondo che vengono sfruttati per il profitto di qualcuno, che sia il produttore locale o la multinazionale committente. Le macchine di sangue brasiliane consentono l'esistenza stessa della produzione di'etanolo: se si aumentasse il loro salario di appena un euro, se si migliorassero le loro condizioni di vita di appena un tot, i campi converrebbe abbandonarli. A tal punto il biocarburante è poco conveniente. Lo sarebbe, in pratica, soltanto se si raccogliesse da solo.
Tornando a Obama, mi auguro che abbia consiglieri che sappiano fargli capire la realtà. Perché altrimenti dovrà convincere gli statunitensi suoi elettori a trasformarsi in schiavi: guadagnare 100 dollari al mese per metterne 10 di etanolo nel loro SUV, e con il resto campare. Non un grande EROEI.

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