"Non so se fanno navi da guerra o navi in generale, so che Von Freyber organizza anche pellegrinaggi a Lourdes", ha risposto il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, invitando a "non affrettare valutazioni negative per l'esperienza lavorativa nella cantieristica". Ma caro don Federico, basta andare sul sito ufficiale del gruppo per rendersi conto che il cantiere produce navi da guerra.
Più tardi padre Lombardi puntualizza: "L’attività fondamentale del Gruppo Blohm Voss è la trasformazione e la riparazione di navi da crociera e attività per l’industria che opera in alto mare, come pure la costruzione di yacht. Attualmente fa anche parte di un Consorzio, che costruisce quattro fregate per la marina tedesca". Ma che cosa è il Blohm-Voss Group?
L'industria fu fondata il 5 aprile 1877 da Hermann Blohm e Ernst Voss, sotto forma di una società in nome collettivo. Durante la prima guerra mondiale, la produzione aziendale era principalmente dedicata alla costruzione di sottomarini. Durante gli anni del conflitto, in tutto vennero realizzati ben 98 sottomarini, contro alcune navi mercantili, 6 cacciatorpediniere, un "Kleiner" e 2 incrociatori pesanti. A causa dell'arruolamento della popolazione maschile, la forza lavoro mancante venne rimpiazzata da personale femminile e dai prigionieri di guerra.
Come spiega Paolo Brogi sul suo “brog”, la Blohm Voss Group, dei ThyssenKrupp, ha poi regalato alla seconda guerra mondiale la Bismark – quella che affondò l’incrociatore Hood – e come se non bastasse anche il fior fiore dei famigerati U-Boats. Le navi americane e inglesi colate a picco dagli U-boats durante il conflitto, col loro carico di uomini, furono 2228: ammontano a decine di migliaia le vittime.
Dopo la seconda guerra mondiale, ha prodotto “destroyer” Meko 360H2 per la Marina Militare Argentina, poi il Meko H1 Aradu (F89) e la Fregata for the Nigerian Navy F215 Brandenburg per la Marina Militare Nigeriana. E ancora la Fregata F209 Rheinland-Pfalz per la Marina Militare Tedesca. Infine la Fregata Vasco de Gama per la Marina Militare Portoghese. Infine un pò di pattugliatori ben armati per i guardacoste argentini.
Però, il presidente del gruppo “organizza pure i viaggi i pellegrinaggi a Lourdes”... forse per questo la Madonna non appare più! Il nuovo presidente dello Ior discende da un'antica e nobile famiglia tedesca, che Jospeh Ratzinger ha detto di conoscere (mmmhh...).
Poi, il direttore della Sala stampa della Santa Sede, in un linguaggio curialese professionale, ha voluto sottolineare che la rappresentazione data spesso dai media di una Chiesa o di una curia vaticana attraversata da lotte interne “non corrisponde alla realtà neanche come atteggiamenti che vengono attribuiti alle persone (nooo, per carità!). Ci sono differenze di opinione che nella massima parte rientrano in una dinamica normale”, ha detto Lombardi.
“Naturalmente penso che in ogni istituzione ci sia una dinamica e possa portare a differenze di opinione (ah, ecco), che possono far compiere anche dei passi in avanti. Possono esserci ovviamente dei limiti oltre cui queste differenze diventano distruttive, si tratta di rispettare la natura delle divergenze di pensiero e di posizione, ma non per questo ci sono dei complotti. C'è una certa tendenza a caricare tali differenze - ha affermato Lombardi - e a presentarle come lotte e battaglie, non mi risulta che nella commissione cardinalizia di vigilanza per esempio ci sia stata nessuna battaglia”. Bene, allora tutto a posto, tutto fantastico!
“Questo è un grande giorno per lo Ior”: è questo il messaggio che il presidente facente funzioni dello Ior, Leonardo Hermann Schmitz ha inviato ieri al direttore della sala stampa vaticana, dopo la nuovo presidente del board dello Ior: finalmente l'elite degli illuminati è entrata definitivamente nei sacri palazzi.
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