Per onestà:il titolo originale era:”l’Europa si faccia i
Cazzi suoi“, perché solo nei romanzi del settecento e nei fondi di Scalfari
si utilizza “casi” al posto di “cazzi”. Però, questo sito ha iniziato ad avere
un gran seguito su twitter, dove la
parola “cazzo”, benché molto popolare e tanto utilizzata, non ha grande fama al
punto che alcuni la mascherano con i geroglifici tipo: c!%%#, altri
la scrivono con la chiocciolina e le x, manco fosse una specie di indirizzo di
posta pornografica: c@xxo e tanti mettono la c puntata che, se vogliamo, è la
forma semanticamente più rozza perché non la distingue da “culo” il quale con
la c puntata ha la stessa grafia.
Per non offendere le sensibilità altrui, per quanto a volte appaiano un tantino ipocrite, stamattina si è riunito il comitato di redazione di mentecritica che, mentre si lavava i denti, ha deciso di non usare più “cazzi” nei titoli, ma di rifugiarsi in un’elegante perifrasi che avvicina questo sito all’eccellente livello qualitativo dei grandi quotidiani nazionali, quelli dove lavorano i giornalistoni veri che durante queste ultime due settimane si sono grandemente distinti reggendo i microfoni ai politici mentre i suddetti facevano dichiarazioni senza contraddittorio e incazzandosi solo con Grillo, l’unico con il quale si risvegliava l’orgoglio professionale che gli imponeva di fare “domande imbarazzanti”
Per non offendere le sensibilità altrui, per quanto a volte appaiano un tantino ipocrite, stamattina si è riunito il comitato di redazione di mentecritica che, mentre si lavava i denti, ha deciso di non usare più “cazzi” nei titoli, ma di rifugiarsi in un’elegante perifrasi che avvicina questo sito all’eccellente livello qualitativo dei grandi quotidiani nazionali, quelli dove lavorano i giornalistoni veri che durante queste ultime due settimane si sono grandemente distinti reggendo i microfoni ai politici mentre i suddetti facevano dichiarazioni senza contraddittorio e incazzandosi solo con Grillo, l’unico con il quale si risvegliava l’orgoglio professionale che gli imponeva di fare “domande imbarazzanti”
Ciò doverosamente premesso, è tempo di passare
dall’introduzione alla sostanza della narrazione (vocabolo sul quale Vendola
potrebbe stabilire una sorta di copyright perché prima della gloria guadagnata
nelle sue performance era relegato alle recensioni di film e romanzacci da
quattro soldi).
Ieri ho ricevuto un pacco. Da quando ho lasciato la mia
città natale, i miei anziani genitori si sono convinti che presso la mia
attuale residenza non siano reperibili vettovaglie di livello qualitativo
adeguato allo standard nel quale mi hanno cresciuto per quanto questo abbia
provocato una pericolosa predisposizione ad una mostruosa eccedenza ponderale.
Le loro preoccupazioni non trovano adeguato riscontro nella realtà. Tutto
sommato qui, se si ignorano i prezzi strabilianti di frutta e verdure fresche,
se i dolci sono proibiti pena coma glicemico, se al posto del pane si
preferisce una specie di semilavorato che assomiglia alternativamente a un
cracker muffo o a un chewing gum che completa il processo di
lievitazione nello stomaco, se per pasta si intende esclusivamente penne
(nell’emozionante variante liscia e rigata), se alla mozzarella fresca di
bufala si preferisce un prodotto industriale grumoso e gelido dall’oscura
origine casearia, si mangia discretamente bene.
Ho più volte tentato di rassicurali con precise considerazioni che includevano una valutazione della derivata del peso rispetto al tempo, ma i miei vecchi genitori non amano essere contraddetti e, con una certa periodicità mi indirizzano dei pacchetti che ho affettuosamente denominato della “croce rossa”.
Ho più volte tentato di rassicurali con precise considerazioni che includevano una valutazione della derivata del peso rispetto al tempo, ma i miei vecchi genitori non amano essere contraddetti e, con una certa periodicità mi indirizzano dei pacchetti che ho affettuosamente denominato della “croce rossa”.
Il pacco di ieri era imballato, come al solito, alla
perfezione. Mio padre è convinto, non a torto, che i corrieri non abbiano il
minimo rispetto per i colli che sono affidati alle loro “cure” e, per qualche
strano motivo, pensa che usare un intero rotolo di adesivo per pacchi, possa
essere un sistema per evitare danneggiamenti. Quando, però, ho telefonicamente
ringraziato la croce rossa elencando puntualmente le cibarie per mostrare la
mia riconoscenza da profugo, è emerso che tra la mia distinta e quella di mio
padre c’era una sostanziale differenza: mancavano un pezzo di prosciutto di
Parma e un tocco di parmigiano. Dopo un’analisi dell’imballaggio, ho scoperto
che era stato chirurgicamente aperto, il contenuto esaminato, prelevati i due
elementi di maggior valore economico e accuratamente richiuso per evitare
contestazioni al momento della consegna al destinatario. Qualcuno di SDA aveva
deciso che quelle cose potevano aggravare la mia condizione di salute e ha
deciso di tenermi a dieta.
Due anni fa, quando mi sono trasferito, ho avuto un’esperienza addirittura peggiore con un altro corriere: TNT. Ho spedito 44 colli in un’unica spedizione, dieci dei quali mi sono arrivati come se fossero stati lanciati dal terzo piano. Un danno di oltre 2000 euro.
Due anni fa, quando mi sono trasferito, ho avuto un’esperienza addirittura peggiore con un altro corriere: TNT. Ho spedito 44 colli in un’unica spedizione, dieci dei quali mi sono arrivati come se fossero stati lanciati dal terzo piano. Un danno di oltre 2000 euro.
Uscendo dal personale e cercando di generalizzare il
discorso, la faccenda è questa: da tempo la strategia nella produzione e nei
servizi prevede una drastica riduzione dei costi. Va bene, anzi, va benissimo.
La tecnologia e la scienza sono costantemente alla ricerca del sistema per fare
le cose prima, meglio e con minore dispendio di energia e risorse. E’ un
processo virtuoso straordinario dal quale tutti abbiamo guadagnato tantissimo.
Il problema c’è quando, invece di aumentare efficacia ed efficienza, si riduce
la qualità del bene o del servizio, mantenendo inalterato prezzo e confezione
come se fosse sempre la stessa cosa.
E’ così che voi pensate di mangiare carne di manzo, ma in realtà rimasticate qualcosa che contiene chissà che, che viene chissà da dove. Oppure che spendete 30 euro per mandare un pacco con SDA o TNT e finite per ritrovarvi alla porta un cingalese che non parla italiano, con un furgone senza targa, che vi mette il pacco in mano (o quello che ne resta) e scappa.
Se poi il pacco è stato aperto o la merce distrutta, nessun problema. C’è il servizio clienti per questo. Fax, raccomandate, email, foto, dichiarazioni, per pervenire infine ad una lettera standardizzata di uno studio legale in un’altra parte del paese che nega ogni rimborso citando tre pagine di sentenze e lasciandovi come unica alternativa un’azione legale presso un foro remoto che durerà decenni e costerà migliaia di euro.
E’ così che voi pensate di mangiare carne di manzo, ma in realtà rimasticate qualcosa che contiene chissà che, che viene chissà da dove. Oppure che spendete 30 euro per mandare un pacco con SDA o TNT e finite per ritrovarvi alla porta un cingalese che non parla italiano, con un furgone senza targa, che vi mette il pacco in mano (o quello che ne resta) e scappa.
Se poi il pacco è stato aperto o la merce distrutta, nessun problema. C’è il servizio clienti per questo. Fax, raccomandate, email, foto, dichiarazioni, per pervenire infine ad una lettera standardizzata di uno studio legale in un’altra parte del paese che nega ogni rimborso citando tre pagine di sentenze e lasciandovi come unica alternativa un’azione legale presso un foro remoto che durerà decenni e costerà migliaia di euro.
Rispetto a quando veniva il postino, con tanto di divisa, a
consegnare la posta o i pacchi, oggi si spende lo stesso, si ottiene un servizio
solo apparentemente simile, ma effettivamente peggiore perché basato sullo
sfruttamento della precarietà e sulla totale indifferenza nei confronti dei
colli trasportati. In molti campi, ovunque è possibile direi, l’impresa tende
sempre più spesso ad aumentare i suoi margini non investendo sulla ricerca e
sulla tecnologia, ma riducendo la qualità del servizio o della merce curando
esclusivamente l’involucro con i quali li presenta al pubblico.
Alla base di tutto questo c’è il fatto che la rendita da erogazione
di servizi o da produzione deve competere con la rendita finanziaria. Se
gestendo un’impresa che richiede lavoro, impegno e dedizione realizzo un
margine del 20%, probabilmente, a parità di rischio, è meglio investire in
strumenti finanziari dove, senza fare niente, posso ottenere rendimenti simili
se non superiori. Poco importa, poi, se quegli strumenti non riferiscono se non
lontanamente a imprese, produzioni, servizi. Lavoro e fatica, insomma, le due
uniche cose che fanno funzionare veramente il mondo, quelle che ci procurano il
pane.
Lo stato delle cose è questo. La Cina sta imponendo
uno standard sul quale molti paesi del mondo stanno impostando il loro nuovo
modello culturale. Qualcuno può ragionevolmente asserire che non ci siano
alternative. Nello stesso tempo credo di avere il diritto di non essere
d’accordo. La mia avversione non è etica, ma tecnica. Io credo che se c’è un
futuro per questo mondo è un futuro dove la conoscenza e la ricerca rendono
compatibile lo sviluppo con le risorse disponibili. Meglio fare un ottimo
apparecchio televisivo e pagare un regolare canone di manutenzione/upgrade
che farne 10 pessimi. Magari il numero corretto non è uno, ma è in un punto
mediano tra uno e dieci, tra decrescita
felice e consumismo, passando per lo sviluppo sostenibile. Se ne può
parlare, ma si deve iniziare a discuterne. Secondo me non c’è alternativa.
E’ per questo che nel nostro paese è stupido regolare il
fenomeno di Grillo con la stessa superficialità con la quale io stesso, fino ad
oggi, ho regolato il fenomeno di Berlusconi. E’ vero, i sistemi di approccio
sono simili e, almeno a questo stadio di sviluppo, il leader ha un ruolo
fondamentale, ma le istanze che si concentrano nel M5S hanno una profondità ed
uno spessore che non sono riuscito a percepire nei minuscoli interessi da
bottegaio di cui Berlusconi si erge a difensore.
Io credo che l’Europa debba iniziare a farsi i cazzi suoi.
Nel senso che questo continente non può vincere la guerra al ribasso con la
Cina. Se abbiamo ancora un ruolo è quello di ipotizzare, impostare e perseguire
un modello di sviluppo evoluto e compatibile con quello che abbiamo a
disposizione. Noi europei abbiamo il know how culturale e filosofico per
inventare un mondo migliore ed è questo il prodotto che possiamo mettere sul
mercato domani insieme a tecnologie rivoluzionarie a basso impatto che
aiuteranno anche i cinesi a sopravvivere al disastro che stanno comminando al
loro stesso paese.
Grillo non è nulla, passerà come gli altri, ma il bisogno di
cui lui è l’anticipatore non va sottovalutato. Ne va della sopravvivenza di un
sistema di vita. E questo, se permettete, non è una questione solo italiana.
http://www.mentecritica.net/
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