BOLOGNA – Solo in un monologo di Beppe Grillo ti aspetteresti la storia
di un manager che somiglia ad Angelo Branduardi e che con 15 milioni di
euro di buco di bilancio nel pedigree riesce a farsi passare per
“guru”! Ma forse no!
Vi ricordate cosa diceva l'ex consigliere del Movimento 5 Stelle Giovanni Favia nel Fuori-onda a Piazza Pulita su La7?: Casaleggio è il “guru” che ha costruito il Movimento di Grillo. E' lui che comanda. E' il padre padrone. Prende per il culo tutti.
Quella sera alcuni ex dipendenti della Webegg spa, la società di cui Casaleggio era amministratore delegato, si ritrovano in internet e commentano: “Sta succedendo quello che sappiamo già. Finalmente se ne stanno rendendo conto!”
Ma di cosa dobbiamo renderci conto? Cosa sanno gli ex collaboratori di Casaleggio che noi non sappiamo? Li abbiamo incontrati. E in parallelo consultato centinaia di documenti.
Il buco da 15 milioni di euro
Casaleggio a cavallo del 2000 è amministratore delegato di Webegg spa, società Olivetti. Olivetti ne vende la proprietà nel 2002 al suo principale cliente, Telecom Spa già di Roberto Colaninno che era anche precedentemente amministratore delegato di Olivetti (quello delle scalate dei Capitani Coraggiosi ma che aveva anche dato vita sempre nel 2000 a Netikos spa; nel CdA Casaleggio e Michele Colaninno; Roberto Colaninno lascia Telecom nel 2001). Niente male per Casaleggio che è un semplice perito informatico! Tutto bene fino a che diventa nuovo azionista di maggioranza Tronchetti Provera. Infatti subito dopo, nel 2003, Casaleggio viene mandato via. Guardando i bilanci, la sua gestione risulta disastrosa come riporta anche la stampa specializzata (Computerworld online del 15 giugno 2004). La Webegg si ritrova con un drastico calo del
fatturato: - 26% nel 2003. Infatti ci sono buchi di 1milione 932mila euro nel 2001 e di 15 milioni 938mila euro nel 2002, su un fatturato di 26 milioni di euro. E meno 60% dei ricavi nel 2002 rispetto al 2001 sui clienti del gruppo Telecom. Gli azionisti definiscono “un piano pluriennale di risanamento” con una “drastica riduzione dei costi di gestione... e ridimensionamento del budget rivolto alla comunicazione”, la dismissione delle aziende che Casaleggio aveva acquisito per costruire un modello particolare di azienda in rete, oramai non considerato “più strategico e coerente col core-business della società”. Gli azionisti devono risanare l’azienda e alla fine venderla, chiudendo anche tutte le società connesse. La gestione Casaleggio succhia ingenti risorse economiche
Il Beppe Grillo implacabile scopritore di scandali direbbe: Con questi buchi di bilancio e con un diploma da perito informatico quale impresa privata ti riprende? E
invece no. ll comico genovese che mette alla berlina i manager
fallimentari ed esempi dell'italianità più ridicola anche nel 2012 in un
comizio tra i fans di Pistoia ripete sicuro che Casaleggio è “un ottimo manager!”
Ma in cosa e perché spendeva l'Amministratore Delegato Casaleggio? Ce lo mostrano le testimonianze del Project Manager Mauro Cioni (che ha lavorato in tutta la compagine per 10 anni) e di altri dipendenti che non sono voluti apparire. Ma soprattutto i documenti dell'epoca.
La strategia di Casaleggio. Fidelizzare i giovani
La strategia aziendale di Casaleggio in Webegg è il modello Web company americana, con quelle classiche formule del marketing “made in Usa”. Casaleggio assume giovani, fa la parte del “capo amico di tutti”, ma c’è sempre lo psicologo, nei ritiri in monastero per affiatare il gruppo. Nell'impresa non esiste una differenza tra il tempo libero e quello lavorativo. Lui è oltre. Ha un modo diverso di concepire la vita: bisogna fare qualcosa che ti piace, in cui credi e dai il massimo...all’azienda però. Per vendere di più del prodotto devi essere quel prodotto e non semplicemente promuoverlo. Insomma se avete mai preso in mano un manuale americano di marketing o motivazionale ne trovate a iosa di questa roba. I giovani, come dichiara nell'articolo “Dolce Vita” su Logica Interview, sono guidati da qualcosa di più dei soldi; bisogna dar loro la possibilità di partecipare al cambiamento, di avere responsabilità e se una persona è motivata e felice questa rende di più. Quindi il successo per l’azienda è garantito. E allora Casaleggio cosa fa? Prende anche giovani inesperti e dà loro grandi responsabilità e ottimi stipendi. Vi ricorda qualcosa del Movimento 5 Stelle!? Ma andiamo avanti.
La Webegg è rappresentata da un uovo. Casaleggio fa costruire all’interno delle tre sedi della società,
Milano, Torino e Bologna proprio una stanza a forma di uovo, stile “Star Trek”
come dice lui stesso nelle riviste di settore. Con pavimento d’acciaio,
colonnina comandi tutta metallica con pulsanti colorati, la tecnologia è
completamente occultata e attivata con i raggi infrarossi "per dare fin
dal primo impatto la sensazione della proiezione nel futuro”: stile
navicella spaziale del capitano Kirk; tutti dentro, lui, i dipendenti, i
clienti e la stampa.
E Casaleggio? L'amministratore delegato di una società che lavora con banche, assicurazioni e la Telecom, per sentirsi nel futuro si chiude in una stanza a forma di uovo!? “Drogarsi come tutti gli altri no?!” direbbe il Grillo che conosciamo. Ma invece il comico genovese sembra molto sicuro o facilmente incline alla bufala quando parla del “guru” che lo ha portato al centro della scena mediatica italiana. Sempre a Pistoia ripete ai suoi fans che dubitano su Casaleggio. “Lui gestiva la Olivetti, l'informatica di Telecom, 10mila persone sotto. Non è mica l’ultimo arrivato!” Olivetti? Telecom? Non risulta affatto. E dai bilanci emerge anche nero su bianco che di dipendenti Casaleggio ne abbia avuti, a seconda dei periodi, da un minimo di 200 persone a un massimo di pochi più di 718 persone (al 31 dicembre 2002) ! Non di più!
Mentre Webegg perde 15 milioni di euro l'impresa ha anche una squadra di calcio aziendale. E La gestione Casaleggio con trattamento da sceicco affitta voli charter per dipendenti e familiari, tutto gratis ovviamente per loro, per recarsi a Praga e nel resto d’Europa, per il torneo aziendale “Logica world cup”.
E così mentre l’azienda riduce anche il personale ed aumenta il carico
di lavoro per i dipendenti si racconta l'aneddoto di uno di questi che
abbia posto la domanda ai superiori: “Praga!? Chi paga!?”; ottenendo
come risposta non proprio amichevole. Dulcis in fundo, i grandi eventi
come la “Notte degli oscar”, feste faraoniche a fine anno con scenografie holliwoodiane, show
di comici famosi come la Littizzetto, Aldo Giovanni e Giacomo,
Luttazzi, Bertolino. Casaleggio a fare un po’ il “Pippo Baudo” della serata. E nomination per premiare chi dell'azienda si era distinto durante l’anno.
I comandamenti del “guru” e il Movimento 5 Stelle
La società di Casaleggio ha addirittura 12 comandamenti, affissi ovunque nell'azienda in manifesti con le uova. E Casaleggio fa realizzare un video sui comandamenti e lo distribuisce a tutti i dipendenti.
Studiandoli in profondità si trovano non poche corrispondenze tra i comandamenti di Webegg e il Movimento 5 Stelle oggi. Vediamone solo alcuni, ad esempio il comandamento 9.“Assenza di competitività interna” molto simile al principio di eguaglianza del Movimento 5 stelle, dove ogni attivista vale uno (il motto “Uno vale uno” ). O il 5 Teamwork, dove si decide che il sistema di lavoro deve essere per gruppi funzionali, simile al modello di aggregazione dei Meetup dove le persone lavorano su singoli temi funzionali. O il comandamento 2.Responsabilità sul risultato che ricorda le “Semestrali” dei grillini quando i cittadini confermano o meno la fiducia ai consiglieri del Movimento 5 Stelle. Il comandamento 6 Protezione totale delle persone, che ricorda quando Grillo interveniva in aiuto dei singoli colpiti da un provvedimento giudiziario ingiusto (cosa che fa sempre più di rado). O il 4 Il divertimento come forza creativa. Tutto il Movimento si basa sulla divertente figura di un comico, Grillo, che usa l'umorismo come registro comunicativo con i cittadini. Le sue parole ti suscitano delle emozioni che creano il coinvolgimento e non un ascolto passivo. Al pubblico resta impresso un'emozione positiva e non semplicemente le parole di un comizio. Una tecnica di comunicazione ben nota agli addetti ai lavori (usata nella Programmazione Neurolinguistica)
Nel video i comandamenti vengono sempre rappresentati con un film (come vedrete nella video-inchiesta). E spicca su tutti il comandamento 8 L’Invenzione continua del business che il “guru” rappresenta in un modo del tutto particolare e che da quel tocco in più di personalità: Con Totò, che nel film “Totò truffa '62” vende la Fontana di Trevi ad un credulone!
Chiusa malamente l'esperienza di Webegg Casaleggio continua a portare
le società nel web e diventa un personaggio pubblico nel 2005 quando
fonda il blog di Beppe Grillo, pianifica i V day, organizza i meet up
del Movimento e il Movimento 5 Stelle con la nuova società la Casaleggio Associati.
Come sostengono molti attivisti il Movimento non nasce spontaneamente dal basso ma dalle strategie di Casaleggio. Ad esempio anche il Meet up N°1, la piattaforma di aggregazione del Movimento nella città di Milano, nasce il 10 giugno 2005 da un ex-dipendente Webegg, Maurizio Benzi, poi assunto da Casaleggio nella sua nuova azienda, la Casaleggio Associati, un mese prima che Grillo stesso proponga ai suoi fans, il 16 luglio 2005, di usare i Meet up come piattaforma di aggregazione. Lo stesso Benzi oggi è candidato alla Camera per il Movimento nella circoscrizione Lombardia 3.
Tutto quindi fa pensare che questo Movimento sia la riproduzione del modello di business dell'ex società di Casaleggio. E non sia nato dalla rete, da cittadini che spontaneamente si sono messi insieme. I cittadini si aggregano su un modello già pianificato e proposto dall' alto. Infatti Casaleggio e Grillo fanno credere che la loro rete di attivisti sia il luogo dell'orizzontalità e della libertà assoluta, esente da censure. Ma nella realtà il Movimento comunica sul loro sito e non su un piattaforma aperta, i commenti possono essere omessi o anche manipolati dalla società al vertice, come sostengono tantissimi attivisti. E come in ogni azienda se non accetti le regole sei fuori da ogni consesso, come è successo a molti di loro.
La comunicazione, il potere, il denaro
Oggi la Casaleggio Associati, ultimo bilancio consultabile 2011, ha un passivo di circa 57mila euro ripianato dai soci. Con il supporto di analisti di bilancio abbiamo messo a confronto l'azienda passata, la Webegg spa e quella presente, la Casaleggio Associati srl, con imprese del settore, ma in attivo, come la Accenture spa (capofila del settore ICT). Le aziende del “guru” hanno sempre gli stessi problemi, spese sproporzionate per il personale e le materie prime, in percentuale così alta da determinare un buco di bilancio. A conferma che la gestione Casaleggio richiede sempre ingenti risorse economiche.
Portare una società nel web infatti non vuol dire creare solo un sito ma un “ambiente internet” intorno a quella società e ai suoi prodotti. La discussione dovrà alimentare centinaia se non migliaia di altre discussioni, in grado di influenzare i consumatori e l'opinione pubblica. Quindi c'è bisogno di risorse e uomini che muovano questo consenso.
La comunicazione è potere e da la possibilità di essere visibili. Magari riciclando le strategie di Webegg-Telecom, come abbiamo visto. Ed è Grillo stesso che ci dice in un filmato (guarda la Video inchiesta) quale possa essere il fine manageriale di Casaleggio: visto il miracolo che gli è riuscito con il Movimento adesso nasce la possibilità di avere altri clienti.
Cosa già sperimentata in politica da Casaleggio, come ci ha raccontato il penalista ed ex esponente dell'Idv Domenico Morace che ha seguito la gestione della Casaleggio e le spese dell'Italia dei valori di Antonio Di Pietro dal 2006. Con l'avvento di Gianroberto Casaleggio il bilancio dell'Italia dei Valori del 2006 riporta la spesa Internet aggregata ad altre voci per un ammontare totale di 1milione 305mila euro. Nel 2007 la voce siti Internet è unica: 469.173 euro. Lievita ancora nel 2008 ed arriva a 539.138 euro
“La Rete è politica” sostiene ancora più esplicitamente Casaleggio in un''intervista del passato (Data Manager 2001) ma ”per apprezzare la rete bisogna darle una dimensione culturale, solo in un secondo momento si può cominciare a fare business” perché “da la possibilità di cambiare gli equilibri”.
Quegli equilibri che possono darti potere e portarti in Parlamento. Ed è anche denaro. Quale? I 10 milioni l’anno destinati ai gruppi di Camera e Senato del Movimento 5 Stelle. Pochi sanno infatti che gli attivisti per candidarsi alle prossime elezioni politiche hanno dovuto sottoscrivere un accordo al buio. Come dal regolamento di Grillo: in sostanza sarà una società di comunicazione decisa da Grillo stesso a parlare per i Deputati e i Senatori del Movimento. Gestirà circa 10 Milioni di euro l’anno (6,3 alla Camera; 3,7 al Senato; i dati sono calcolati sui numeri ufficiali delle due Camere), che diventano 50 milioni di euro per una legislatura completa, visti i circa 100 parlamentari attribuiti al Movimento, oltre ai loro singoli stipendi. Non sappiamo ancora quale sarà il nome ufficiale della società che gestirà tutte queste risorse. Ma di certo sappiamo che con 50 milioni euro la forza di convinzione e di trasformazione degli equilibri può alimentare molto altro denaro.
Sarà per questo che in Italia è sempre meglio fondare un partito che gestire un'azienda!
Vi ricordate cosa diceva l'ex consigliere del Movimento 5 Stelle Giovanni Favia nel Fuori-onda a Piazza Pulita su La7?: Casaleggio è il “guru” che ha costruito il Movimento di Grillo. E' lui che comanda. E' il padre padrone. Prende per il culo tutti.
Quella sera alcuni ex dipendenti della Webegg spa, la società di cui Casaleggio era amministratore delegato, si ritrovano in internet e commentano: “Sta succedendo quello che sappiamo già. Finalmente se ne stanno rendendo conto!”
Ma di cosa dobbiamo renderci conto? Cosa sanno gli ex collaboratori di Casaleggio che noi non sappiamo? Li abbiamo incontrati. E in parallelo consultato centinaia di documenti.
Il buco da 15 milioni di euro
Casaleggio a cavallo del 2000 è amministratore delegato di Webegg spa, società Olivetti. Olivetti ne vende la proprietà nel 2002 al suo principale cliente, Telecom Spa già di Roberto Colaninno che era anche precedentemente amministratore delegato di Olivetti (quello delle scalate dei Capitani Coraggiosi ma che aveva anche dato vita sempre nel 2000 a Netikos spa; nel CdA Casaleggio e Michele Colaninno; Roberto Colaninno lascia Telecom nel 2001). Niente male per Casaleggio che è un semplice perito informatico! Tutto bene fino a che diventa nuovo azionista di maggioranza Tronchetti Provera. Infatti subito dopo, nel 2003, Casaleggio viene mandato via. Guardando i bilanci, la sua gestione risulta disastrosa come riporta anche la stampa specializzata (Computerworld online del 15 giugno 2004). La Webegg si ritrova con un drastico calo del
fatturato: - 26% nel 2003. Infatti ci sono buchi di 1milione 932mila euro nel 2001 e di 15 milioni 938mila euro nel 2002, su un fatturato di 26 milioni di euro. E meno 60% dei ricavi nel 2002 rispetto al 2001 sui clienti del gruppo Telecom. Gli azionisti definiscono “un piano pluriennale di risanamento” con una “drastica riduzione dei costi di gestione... e ridimensionamento del budget rivolto alla comunicazione”, la dismissione delle aziende che Casaleggio aveva acquisito per costruire un modello particolare di azienda in rete, oramai non considerato “più strategico e coerente col core-business della società”. Gli azionisti devono risanare l’azienda e alla fine venderla, chiudendo anche tutte le società connesse. La gestione Casaleggio succhia ingenti risorse economiche
Ma in cosa e perché spendeva l'Amministratore Delegato Casaleggio? Ce lo mostrano le testimonianze del Project Manager Mauro Cioni (che ha lavorato in tutta la compagine per 10 anni) e di altri dipendenti che non sono voluti apparire. Ma soprattutto i documenti dell'epoca.
La strategia di Casaleggio. Fidelizzare i giovani
La strategia aziendale di Casaleggio in Webegg è il modello Web company americana, con quelle classiche formule del marketing “made in Usa”. Casaleggio assume giovani, fa la parte del “capo amico di tutti”, ma c’è sempre lo psicologo, nei ritiri in monastero per affiatare il gruppo. Nell'impresa non esiste una differenza tra il tempo libero e quello lavorativo. Lui è oltre. Ha un modo diverso di concepire la vita: bisogna fare qualcosa che ti piace, in cui credi e dai il massimo...all’azienda però. Per vendere di più del prodotto devi essere quel prodotto e non semplicemente promuoverlo. Insomma se avete mai preso in mano un manuale americano di marketing o motivazionale ne trovate a iosa di questa roba. I giovani, come dichiara nell'articolo “Dolce Vita” su Logica Interview, sono guidati da qualcosa di più dei soldi; bisogna dar loro la possibilità di partecipare al cambiamento, di avere responsabilità e se una persona è motivata e felice questa rende di più. Quindi il successo per l’azienda è garantito. E allora Casaleggio cosa fa? Prende anche giovani inesperti e dà loro grandi responsabilità e ottimi stipendi. Vi ricorda qualcosa del Movimento 5 Stelle!? Ma andiamo avanti.
La Webegg è rappresentata da un uovo. Casaleggio fa costruire all’interno delle tre sedi della società,
E Casaleggio? L'amministratore delegato di una società che lavora con banche, assicurazioni e la Telecom, per sentirsi nel futuro si chiude in una stanza a forma di uovo!? “Drogarsi come tutti gli altri no?!” direbbe il Grillo che conosciamo. Ma invece il comico genovese sembra molto sicuro o facilmente incline alla bufala quando parla del “guru” che lo ha portato al centro della scena mediatica italiana. Sempre a Pistoia ripete ai suoi fans che dubitano su Casaleggio. “Lui gestiva la Olivetti, l'informatica di Telecom, 10mila persone sotto. Non è mica l’ultimo arrivato!” Olivetti? Telecom? Non risulta affatto. E dai bilanci emerge anche nero su bianco che di dipendenti Casaleggio ne abbia avuti, a seconda dei periodi, da un minimo di 200 persone a un massimo di pochi più di 718 persone (al 31 dicembre 2002) ! Non di più!
Mentre Webegg perde 15 milioni di euro l'impresa ha anche una squadra di calcio aziendale. E La gestione Casaleggio con trattamento da sceicco affitta voli charter per dipendenti e familiari, tutto gratis ovviamente per loro, per recarsi a Praga e nel resto d’Europa, per il torneo aziendale “Logica world cup”.
I comandamenti del “guru” e il Movimento 5 Stelle
La società di Casaleggio ha addirittura 12 comandamenti, affissi ovunque nell'azienda in manifesti con le uova. E Casaleggio fa realizzare un video sui comandamenti e lo distribuisce a tutti i dipendenti.
Studiandoli in profondità si trovano non poche corrispondenze tra i comandamenti di Webegg e il Movimento 5 Stelle oggi. Vediamone solo alcuni, ad esempio il comandamento 9.“Assenza di competitività interna” molto simile al principio di eguaglianza del Movimento 5 stelle, dove ogni attivista vale uno (il motto “Uno vale uno” ). O il 5 Teamwork, dove si decide che il sistema di lavoro deve essere per gruppi funzionali, simile al modello di aggregazione dei Meetup dove le persone lavorano su singoli temi funzionali. O il comandamento 2.Responsabilità sul risultato che ricorda le “Semestrali” dei grillini quando i cittadini confermano o meno la fiducia ai consiglieri del Movimento 5 Stelle. Il comandamento 6 Protezione totale delle persone, che ricorda quando Grillo interveniva in aiuto dei singoli colpiti da un provvedimento giudiziario ingiusto (cosa che fa sempre più di rado). O il 4 Il divertimento come forza creativa. Tutto il Movimento si basa sulla divertente figura di un comico, Grillo, che usa l'umorismo come registro comunicativo con i cittadini. Le sue parole ti suscitano delle emozioni che creano il coinvolgimento e non un ascolto passivo. Al pubblico resta impresso un'emozione positiva e non semplicemente le parole di un comizio. Una tecnica di comunicazione ben nota agli addetti ai lavori (usata nella Programmazione Neurolinguistica)
Nel video i comandamenti vengono sempre rappresentati con un film (come vedrete nella video-inchiesta). E spicca su tutti il comandamento 8 L’Invenzione continua del business che il “guru” rappresenta in un modo del tutto particolare e che da quel tocco in più di personalità: Con Totò, che nel film “Totò truffa '62” vende la Fontana di Trevi ad un credulone!
Come sostengono molti attivisti il Movimento non nasce spontaneamente dal basso ma dalle strategie di Casaleggio. Ad esempio anche il Meet up N°1, la piattaforma di aggregazione del Movimento nella città di Milano, nasce il 10 giugno 2005 da un ex-dipendente Webegg, Maurizio Benzi, poi assunto da Casaleggio nella sua nuova azienda, la Casaleggio Associati, un mese prima che Grillo stesso proponga ai suoi fans, il 16 luglio 2005, di usare i Meet up come piattaforma di aggregazione. Lo stesso Benzi oggi è candidato alla Camera per il Movimento nella circoscrizione Lombardia 3.
Tutto quindi fa pensare che questo Movimento sia la riproduzione del modello di business dell'ex società di Casaleggio. E non sia nato dalla rete, da cittadini che spontaneamente si sono messi insieme. I cittadini si aggregano su un modello già pianificato e proposto dall' alto. Infatti Casaleggio e Grillo fanno credere che la loro rete di attivisti sia il luogo dell'orizzontalità e della libertà assoluta, esente da censure. Ma nella realtà il Movimento comunica sul loro sito e non su un piattaforma aperta, i commenti possono essere omessi o anche manipolati dalla società al vertice, come sostengono tantissimi attivisti. E come in ogni azienda se non accetti le regole sei fuori da ogni consesso, come è successo a molti di loro.
La comunicazione, il potere, il denaro
Oggi la Casaleggio Associati, ultimo bilancio consultabile 2011, ha un passivo di circa 57mila euro ripianato dai soci. Con il supporto di analisti di bilancio abbiamo messo a confronto l'azienda passata, la Webegg spa e quella presente, la Casaleggio Associati srl, con imprese del settore, ma in attivo, come la Accenture spa (capofila del settore ICT). Le aziende del “guru” hanno sempre gli stessi problemi, spese sproporzionate per il personale e le materie prime, in percentuale così alta da determinare un buco di bilancio. A conferma che la gestione Casaleggio richiede sempre ingenti risorse economiche.
Portare una società nel web infatti non vuol dire creare solo un sito ma un “ambiente internet” intorno a quella società e ai suoi prodotti. La discussione dovrà alimentare centinaia se non migliaia di altre discussioni, in grado di influenzare i consumatori e l'opinione pubblica. Quindi c'è bisogno di risorse e uomini che muovano questo consenso.
La comunicazione è potere e da la possibilità di essere visibili. Magari riciclando le strategie di Webegg-Telecom, come abbiamo visto. Ed è Grillo stesso che ci dice in un filmato (guarda la Video inchiesta) quale possa essere il fine manageriale di Casaleggio: visto il miracolo che gli è riuscito con il Movimento adesso nasce la possibilità di avere altri clienti.
Cosa già sperimentata in politica da Casaleggio, come ci ha raccontato il penalista ed ex esponente dell'Idv Domenico Morace che ha seguito la gestione della Casaleggio e le spese dell'Italia dei valori di Antonio Di Pietro dal 2006. Con l'avvento di Gianroberto Casaleggio il bilancio dell'Italia dei Valori del 2006 riporta la spesa Internet aggregata ad altre voci per un ammontare totale di 1milione 305mila euro. Nel 2007 la voce siti Internet è unica: 469.173 euro. Lievita ancora nel 2008 ed arriva a 539.138 euro
“La Rete è politica” sostiene ancora più esplicitamente Casaleggio in un''intervista del passato (Data Manager 2001) ma ”per apprezzare la rete bisogna darle una dimensione culturale, solo in un secondo momento si può cominciare a fare business” perché “da la possibilità di cambiare gli equilibri”.
Quegli equilibri che possono darti potere e portarti in Parlamento. Ed è anche denaro. Quale? I 10 milioni l’anno destinati ai gruppi di Camera e Senato del Movimento 5 Stelle. Pochi sanno infatti che gli attivisti per candidarsi alle prossime elezioni politiche hanno dovuto sottoscrivere un accordo al buio. Come dal regolamento di Grillo: in sostanza sarà una società di comunicazione decisa da Grillo stesso a parlare per i Deputati e i Senatori del Movimento. Gestirà circa 10 Milioni di euro l’anno (6,3 alla Camera; 3,7 al Senato; i dati sono calcolati sui numeri ufficiali delle due Camere), che diventano 50 milioni di euro per una legislatura completa, visti i circa 100 parlamentari attribuiti al Movimento, oltre ai loro singoli stipendi. Non sappiamo ancora quale sarà il nome ufficiale della società che gestirà tutte queste risorse. Ma di certo sappiamo che con 50 milioni euro la forza di convinzione e di trasformazione degli equilibri può alimentare molto altro denaro.
Sarà per questo che in Italia è sempre meglio fondare un partito che gestire un'azienda!
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