Roma – Mentre il credit crunch non molla le aziende e non si allenta la stretta creditizia delle banche: in questo secondo trimestre ci sarà un nuovo peggioramento, un risultato importante nella battaglia contro l’usura bancaria arriva da una sentenza della Corte d’Appello di Venezia, Terza Sezione Civile, che ha stabilito che “in caso di applicazione di tassi usurari da parte delle banche per prestiti ai clienti, questi ultimi non sono tenuti a versare nessun interesse. Il dovere del pagamento è limitato alla restituzione del solo capitale.
Questa importante sentenza ha dichiarato il presidente di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro “ha effetti dirompenti perché riguarda tutti coloro che hanno sottoscritto un contratto usurario in banca, La Corte d’Appello riconosce il diritto al finanziamento a tasso zero, con la totale restituzione di quanto pagato per interessi, spese, commissioni, indennità di extrafido”. Una sentenza che fà giustizia su un sistema bancario che ha costretto imprese e famiglie a sottostare alle regole e ai tassi imposti oltre quanto previsto dalle leggi in materia. Certamente aggiunge Finocchiaro è necessario che la questione “banche” non sia oggetto del solo contenzioso giudiziario ma obiettivo prioritario nel programma del nuovo Governo. Bisogna affrontare la questione in maniera radicale, modificando la stessa legge sui tassi soglia di usura. Sono davvero centinaia di migliaia gli utenti bancari coinvolti in queste pratiche illegali, dice Alfredo Belluco responsabile del numero verde di Confedercontribuenti 800814603 dedicato alla lotta contro l’usura bancaria. Arrivano migliaia di segnalazioni e il contenzioso contro anatocismo e usura è in crescita esponenziale. Ecco perchè è necessario un intervento legislativo che risolva anche retroattivamente una questione che sta mettendo in ginocchio un numero rilevante di imprese e famiglie.
Tratto da: http://www.stampalibera.com/
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