Perché il prezzo della benzina cala, facendo crollare l’inflazione? La spiegazione va cercata nel sottosuolo degli Stati Uniti, che con le loro tecniche estrattive non convenzionali
Gas e petrolio non convenzionali
Sono gas e petrolio producibili da accumuli
non convenzionali (diversi dalle tradizionali trappole costituite da una
roccia serbatoio chiusa da una copertura impermeabile) e/o con
tecnologie nuove o in via di sviluppo. In dettaglio:
La messa in produzione, invece, della risorsa seguente richiede una tecnologia attualmente in fase di studio:
- olio da scisti (argille, marne e carbonati a grana fine e scistosi) con riserve stimate di 3 mila miliardi di barili. Già in sviluppo in Germania, Cina, Scozia, Russia, Brasile, Polonia con tecniche, che vanno dalla miniera a cielo aperto, alla miniera classica, a pozzi sino a 3700 metri (Polonia);
- olio da sabbie bituminose con riserve stimate di oltre 600 miliardi di barili, già in produzione in Canada;
- metano da carbone, da argille scistose, da sabbie o rocce poco permeabili (tight) con riserve stimate complessive di 922 miliardi di mc. In Usa la produzione di gas non convenzionale ha rivoluzionato il mercato: l’EIA USA stimava nel 2000 riserve recuperabili di metano non convenzionale di 7180 miliardi di mc.
La messa in produzione, invece, della risorsa seguente richiede una tecnologia attualmente in fase di studio:
- idrati di metano, acqua ghiacciata, che ha intrappolato al proprio interno molecole di metano (1mc di idrato può contenere sino a 107,7mc di metano). Una stima delle riserve in posto di metano negli idrati indica un valore di 20 milioni di miliardi di mc.
- gas 240 anni;
- olio 160 anni.
hanno ribaltato, per la prima volta dopo tanti anni, il rapporto fra domanda e offerta nel mercato mondiale del petrolio.
Secondo un rapporto dell’Aie, l’Agenzia internazionale per l’energia, lo sfruttamento del petrolio non convenzionale in Nordamerica ha innescato ”un’onda d’urto” che si è abbattuto sull’intero mercato globale del greggio: uno choc dagli effetti paragonabili a quelli prodotti dall’aumento della domanda cinese.
”L’America del Nord – ha sintetizzato il direttore esecutivo dell’Aie Maria van der Hoeven – ha innescato un’onda d’urto che si ripercuote nel mondo intero”.
Secondo l’Aie, insomma, l’aumento dell’offerta petrolifera mondiale prodotto dal Nordamerica, superiore alla crescita della domanda, dovrebbe ”aiutare a calmare un mercato petrolifero che era relativamente teso da parecchi anni”.
L’Aie prevede anche che la capacità di produzione mondiale aumenterà di 8,3 milioni di barili al giorno tra il 2012 e il 2018, per raggiungere i 103 milioni di barili: si tratta di previsioni leggermente più alte rispetto a quelle del precedente rapporto semestrale.
L’aumento della produzione arriverà per 6 milioni di barili dai Paesi esterni all’Opec e, tra questi, per 3,9 milioni di barili dall’America del Nord. Parallelamente, la domanda dovrebbe aumentare di 6,9 milioni di barili, al prezzo di 96,68 dollari al barile.
Crescerà quindi considerevolmente il ruolo delle riserve non convenzionali di greggio degli Stati Uniti, come il petrolio di scisto o quello “leggero” del Dakota, fino alle sabbie bituminose del Canada occidentale.
http://www.blitzquotidiano.it/energia/benzina-calo-aie-petrolio-non-convenzionale-usa-1561131/
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