mercoledì 15 maggio 2013

BENZINA IN CALO? AIE: IL PETROLIO “NON CONVENZIONALE” USA HA CAMBIATO IL MERCATO



Perché il prezzo della benzina cala, facendo crollare l’inflazione? La spiegazione va cercata nel sottosuolo degli Stati Uniti, che con le loro tecniche estrattive non convenzionali













 

 

 

Gas e petrolio non convenzionali


Sono gas e petrolio producibili da accumuli non convenzionali (diversi dalle tradizionali trappole costituite da una roccia serbatoio chiusa da una copertura impermeabile) e/o con tecnologie nuove o in via di sviluppo. In dettaglio:

  • olio da scisti (argille, marne e carbonati a grana fine e scistosi) con riserve stimate di 3 mila miliardi di barili. Già in sviluppo in Germania, Cina, Scozia, Russia, Brasile, Polonia con tecniche, che vanno dalla miniera a cielo aperto, alla miniera classica, a pozzi sino a 3700 metri (Polonia);
  • olio da sabbie bituminose con riserve stimate di oltre 600 miliardi di barili, già in produzione in Canada;
  • metano da carbone, da argille scistose, da sabbie o rocce poco permeabili (tight) con riserve stimate complessive di 922 miliardi  di mc. In Usa la produzione di gas non convenzionale ha rivoluzionato il mercato: l’EIA USA  stimava nel 2000 riserve recuperabili di metano non convenzionale di 7180 miliardi  di mc.
La produzione mondiale di petrolio non convenzionale ha registrato nel 2009 un valore di 839 milioni di  barili.
La messa in produzione,  invece,  della  risorsa seguente richiede una tecnologia attualmente in fase di studio:

  • idrati di metano, acqua ghiacciata, che ha intrappolato al proprio interno molecole  di metano (1mc  di idrato può contenere sino a 107,7mc di metano). Una stima delle riserve in posto di metano negli idrati indica un valore di  20 milioni di miliardi di mc.
In sintesi, nella prospettiva di uno sviluppo tecnologico a trend normale, la durata della risorsa idrocarburi convenzionali e non convenzionali, è prevista per:

  • gas 240 anni;
  • olio 160 anni.
  •  
 
hanno ribaltato, per la prima volta dopo tanti anni, il rapporto fra domanda e offerta nel mercato mondiale del petrolio. 
 Secondo un rapporto dell’Aie, l’Agenzia internazionale per l’energia, lo sfruttamento del petrolio non convenzionale in Nordamerica ha innescato ”un’onda d’urto” che si è abbattuto sull’intero mercato globale del greggio: uno choc dagli effetti paragonabili a quelli prodotti dall’aumento della domanda cinese.





”L’America del Nord – ha sintetizzato il direttore esecutivo dell’Aie Maria van der Hoeven – ha innescato un’onda d’urto che si ripercuote nel mondo intero”.
Secondo l’Aie, insomma, l’aumento dell’offerta petrolifera mondiale prodotto dal Nordamerica, superiore alla crescita della domanda, dovrebbe ”aiutare a calmare un mercato petrolifero che era relativamente teso da parecchi anni”.
L’Aie prevede anche che la capacità di produzione mondiale aumenterà di 8,3 milioni di barili al giorno tra il 2012 e il 2018, per raggiungere i 103 milioni di barili: si tratta di previsioni leggermente più alte rispetto a quelle del precedente rapporto semestrale.
L’aumento della produzione arriverà per 6 milioni di barili dai Paesi esterni all’Opec e, tra questi, per 3,9 milioni di barili dall’America del Nord. Parallelamente, la domanda dovrebbe aumentare di 6,9 milioni di barili, al prezzo di 96,68 dollari al barile.
Crescerà quindi considerevolmente il ruolo delle riserve non convenzionali di greggio degli Stati Uniti, come il petrolio di scisto o quello “leggero” del Dakota, fino alle sabbie bituminose del Canada occidentale.

http://www.blitzquotidiano.it/energia/benzina-calo-aie-petrolio-non-convenzionale-usa-1561131/

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