Da quel fatale 25 febbraio, ogni sera, a rotazione in ognuno dei canali
RAI e su La7 purpurea di Cairo, va in onda una puntata della telenovela
del momento: "Tormiento piddiño", che non è altro che la storia di
Enrique che ha finalmente sposato Angelino dopo vent'anni d'amore, ma
deve lottare contro l'opposizione delle rispettive famiglie, soprattutto
quella di lui, e del cattivissimo Dom Grillo.
ò
ò
Alla puntata (dove non succede mai niente a parte i due che
si guardano negli occhi dicendosi "te quiero") segue dibattito, ma
forse sarebbe meglio dire terapia di gruppo, seduta di autocoscienza
frantumamaroni, con i giornalisti a manifestare lo stupore scemo di fronte ai
comportamenti del Partito. Perché per la famiglia di Enrique, il PD, questo
matrimonio al quale hanno tutti partecipato non s'aveva da fare, e il tormiento
vero è proprio quello, mica quello degli amanti infelici che hanno coronato ma
faticano a consumare.
Questa lagna infinita che, quando comincia, è capace di
andare avanti per ore, è il modo che il governo provvisorio della Repubblica ha
trovato per far passare il tempo al popolo, chiuso nella fortezza in attesa dell'arrivo
dei tre cavalieri dell'Apocalisse: i cavalieri del default, dell'austerity e
del pareggio di bilancio, mandati dai virtuosi paesi del Nord a punire la
nostra canagliesca incapacità a contribuire al fogno europeo. Una fortezza
dalla quale non si può uscire, dove si comincia a morire di fame e dai cui
spalti sempre più disgraziati si gettano nel vuoto per la disperazione.
Egli, il provvisorio, il governo balneare vista mare, doppi
servizi con scappellamento a destra di Letta come fosse Berlusconi si è
rifugiato invece in abbazia, o meglio, in quello che diventano le abbazie una
volta superato il medioevo, ovverosia resort e trombatoi extralusso. Chissà,
forse passano il tempo facendosi raccontare novelle dalle madonne perché, di
provvedimenti concreti, neanche l'ombra. E non per colpa del venerabile Jorge,
credo.
Che questa inazione, questa paralisi, questo prendere tempo
e disfare la tela di notte, nasconda, da parte del provvisorio, la speranza
degli incapaci, di coloro che senza il deus ex machina non sanno come terminare
la tragedia? La speranza che, come altre volte, arrivi la cavalleria a salvarci
e a cavare loro le castagne dal fuoco? La cavalleria, o meglio, i marines.
I sentori ci sono. Sempre più spesso, nel mezzo del
dibattito post-telenovela, appare l'emissario dell'impero che, come un oracolo,
ammonisce i provinciali e rivela parti di verità al popolo prigioniero con un
dan-dan-dan-dan che fa tanto Radio Londra.
Verità che al giornalista-terapeuta di turno quella sera,
disabilitato alla reversibilità del pensiero, regolarmente sfugge oppure
nasconde con la provvidenziale interruzione pubblicitaria. Non ve ne andate, lo
stupore scemo ritorna tra poco.
Non è un caso che l'oracolo Luttwak sia diventato ormai uno
dei nostri punti di riferimento di resistenti. Un oracolo non disinteressato,
d'accordo, ma forse pronto ad offrire, come allora, logistica e quant'altro.
Che non se ne andrà, una volta finita la guerra, senza una sostanziosa
contropartita, ma che forse sarebbe sempre meglio degli orrori economici del
Deutschland Über Alles reloaded.
Come scrive oggi Orizzonte48:
"La cosa che
fa piacere è che siamo in piena ipotesi frattalica: Luttwak è uno che non si
(ci) risparmia la brutalità e il linguaggio diretto di chi viene per comandare,
cosciente della forza che lo sostiene.
Esprime ciò che
conviene agli USA senza mediazioni e con perentorietà.
Poco male, perchè,
dato che siamo nella conferma frattalica, stavolta è ciò che conviene anche a
noi.
Se son rose
fioriranno ed allora a Luttwak seguiranno posizioni più ufficiali e concrete, e
non è detto che, informalmente, non siano già in corso.
Adesso, con
maggior chiarezza, si sta profilando il momento che precede il 25 luglio e l'8
settembre, cioè del rapido dissolvimento del regime del PUD€ e della sussidiarietà dell'Italia alla
Germania.
Per riavere la
democrazia non basta; occorre anche una sufficiente espressione di Resistenza
che legittimi poi una classe di persone legittimata a sedersi in una nuova e
vera Costituente, auspicabilmente di restauro della Costituzione del '48.
Affinché vigili, come abbiamo detto fin dall'inizio, perché "tutto questo
non si ripeta più".
Gli americani si manifestano anche in modo assai più
devastante sul medium televisivo. Sentite cosa ha detto Joe Bastianich ad
Andrea Scanzi durante un apparentemente innocua conservazione da talk show.
Inaudito. Sbertucciato da un cuoco. Blasonato e milionario
ma sempre cuoco. E ricordate che se si muovono gli italoamericani, per il
regime italiano del momento è finita.
Si, secondo me c'è sentore di "arrivano gli
ammeregani", di sbarco di marines, di Omaha Beach, di "In the
mood" e AM-lire. Oppure solo di lire.
Sarebbero già abbastanza queste ultime.
http://ilblogdilameduck.blogspot.it/search?updated-min=2013-01-01T00:00:00%2B01:00&updated-max=2014-01-01T00:00:00%2B01:00&max-results=43
Nessun commento:
Posta un commento