Dalla Russia arriva una notizia che ci piacerebbe fosse invece di
cronaca interna italiana: le forze speciali hanno fatto irruzione alla
Rosbank, controllata del gruppo Société Générale, per arrestare
l’amministratore delegato.
Le promesse di Putin di contrastare la corruzione sembra non siano solo parole, così il “regime” russo ci va giù duro e non risparmia neppure le banche, gli intoccabili assoluti qui, nel democratico occidente. Ma sono cose che possono accadere solo sotto la bieca “dittatura” Putin: il Comsubin non farà mai irruzione nella sede centrale dell’MPS, i corrotti dormano pure sonni tranquilli, da noi interviene l’IMU a sistemare tutto.
In Russia, invece, l’AD della Rosbank, Vladimir Golubkov, è sottochiave con l’accusa di aver percepito compensi monetari illeciti per l’equivalente di 123 mila euro e sollecitato una mazzetta da quasi un milione e 200 mila euro per favorire il prestito di un imprenditore, pratica così corrente dalle nostre parti che non si vede perché debba essere repressa in maniera così brutale peraltro.
Le somme in gioco, in fondo, sono spiccioli per gli standard italiani, dovremmo quindi indignarci per i metodi brutali del regime russo, visto anche che gli inquirenti sono arrivati a Golubkov attraverso la vicepresidente Tamara Polianitsina. Quest'ultima, colta in flagrante, ha collaborato con la polizia consegnando i soldi al complice che è così finito in manette. Chissà a quali torture sarà stata sottoposta in carcere, sicuramente metodi degni di quegli aguzzini dei giudici di mani pulite e più “Rossi” di quelli della Boccassini.
La corruzione è indubbiamente una piaga dilagante in Russia, come lo sono le infiltrazioni mafiose, ma non è che da noi si scherzi, solo che da quelle parti ogni tanto una buona notizia per il cittadino arriva, in Italia anche un innocente e poco concludente blitz, come quello di Cortina, viene visto come una indebita ingerenza della Guardia di Finanza negli affari privati degli evasori.
http://www.ilribelle.com/la-voce-del-ribelle/2013/5/16/putin-contro-le-banche.html
Le promesse di Putin di contrastare la corruzione sembra non siano solo parole, così il “regime” russo ci va giù duro e non risparmia neppure le banche, gli intoccabili assoluti qui, nel democratico occidente. Ma sono cose che possono accadere solo sotto la bieca “dittatura” Putin: il Comsubin non farà mai irruzione nella sede centrale dell’MPS, i corrotti dormano pure sonni tranquilli, da noi interviene l’IMU a sistemare tutto.
In Russia, invece, l’AD della Rosbank, Vladimir Golubkov, è sottochiave con l’accusa di aver percepito compensi monetari illeciti per l’equivalente di 123 mila euro e sollecitato una mazzetta da quasi un milione e 200 mila euro per favorire il prestito di un imprenditore, pratica così corrente dalle nostre parti che non si vede perché debba essere repressa in maniera così brutale peraltro.
Le somme in gioco, in fondo, sono spiccioli per gli standard italiani, dovremmo quindi indignarci per i metodi brutali del regime russo, visto anche che gli inquirenti sono arrivati a Golubkov attraverso la vicepresidente Tamara Polianitsina. Quest'ultima, colta in flagrante, ha collaborato con la polizia consegnando i soldi al complice che è così finito in manette. Chissà a quali torture sarà stata sottoposta in carcere, sicuramente metodi degni di quegli aguzzini dei giudici di mani pulite e più “Rossi” di quelli della Boccassini.
La corruzione è indubbiamente una piaga dilagante in Russia, come lo sono le infiltrazioni mafiose, ma non è che da noi si scherzi, solo che da quelle parti ogni tanto una buona notizia per il cittadino arriva, in Italia anche un innocente e poco concludente blitz, come quello di Cortina, viene visto come una indebita ingerenza della Guardia di Finanza negli affari privati degli evasori.
http://www.ilribelle.com/la-voce-del-ribelle/2013/5/16/putin-contro-le-banche.html
Nessun commento:
Posta un commento