Guai per lo IOR, il papa istituisce una commissione d’inchiesta per indagare sulla sua attività
Trasparenza in Vaticano: questa sembrerebbe la direzione in cui sta andando l’operato di Papa Francesco Bergoglio.
Infatti, ha istituito una commissione speciale con ampi poteri che
dovrà compiere un’inchiesta approfondita sulle attività dello Ior.
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commissione è composta da cinque membri, ma in caso di necessità
potranno aggiungersene altri, e potrà avvalersi di collaboratori
esterni. A presiederla sarà il cardinale Raffaele Farina, ed è composta dal cardinale Jean-Luis Tauran e dalla
professoressa Mary Ann Glendon. Sarà coordinata dall’arcivescovo Juan Ignacio Arrieta, mentre il segretario è l’assessore alla Segreteria di Stato, Peter Bryan Wells.
Che il Pontefice avesse intenzione di fare luce sull’attività della banca vaticana si è intuito quando il 24 aprile scorso affermò che “lo Ior è necessario fino a un certo punto”.
E nel suo discorso ai dipendenti dello stesso affermò che “la Chiesa non è un’organizzazione burocratica” e che quando “vuol vantarsi della sua quantità e fa delle organizzazioni, e fa uffici, diventa un po’ burocratica” e dunque “perde la sua principale sostanza”.
Sicuramente nelle sacre mura vaticane non avranno gradito la decisione di Bergoglio, considerato che il direttore della banca vaticana Paolo Cipriani in un’intervista al Giornale affermò che la Chiesa per essere libera “necessita d’indipendenza finanziaria”. Dunque
“un’istituzione predisposta a ciò (come la banca vaticana, ndr) non solo è essenziale, ma è doveroso”.
E un altro motivo per cui in Vaticano avranno di che preoccuparsi è rappresentato dal fatto che la commissione rappresenta uno strumento che è alle dirette dipendenze del Papa, e sui risultati dell’indagine non potrà essere invocato il segreto d’ufficio. Infatti, secondo un documento firmato dal Papa stesso e datato 24 giugno, la commissione ha il potere di raccogliere ogni tipo di dati ed informazioni utili allo scopo dell’indagine, ma soprattutto “il segreto d’ufficio e le altre eventuali restrizioni” stabilite dall’ordinamento giuridico “non inibiscono o limitano l’accesso della commissione” a questa documentazione.
Dunque per ora all’orizzonte non si prefigura nessun azzeramento dei vertici poiché il Pontefice intende sapere tutto riguardo l’attività dello Ior. Ed inoltre sarà informato dei risultati dell’indagine non solo a quando la stessa sarà terminata, ma anche durante. E non finisce qui poiché la commissione dovrà consegnare “gli esiti del proprio lavoro nonché l’intero suo archivio in modo tempestivo” al Pontefice, prima di aver concluso la sua attività, e comunque prima di essere sciolta.
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fonte: http://ununiverso.altervista.org/blog/guai-per-lo-ior-il-papa-istituisce-una-commissione-dinchiesta-per-indagare-sulla-sua-attivita/
Che il Pontefice avesse intenzione di fare luce sull’attività della banca vaticana si è intuito quando il 24 aprile scorso affermò che “lo Ior è necessario fino a un certo punto”.
E nel suo discorso ai dipendenti dello stesso affermò che “la Chiesa non è un’organizzazione burocratica” e che quando “vuol vantarsi della sua quantità e fa delle organizzazioni, e fa uffici, diventa un po’ burocratica” e dunque “perde la sua principale sostanza”.
Sicuramente nelle sacre mura vaticane non avranno gradito la decisione di Bergoglio, considerato che il direttore della banca vaticana Paolo Cipriani in un’intervista al Giornale affermò che la Chiesa per essere libera “necessita d’indipendenza finanziaria”. Dunque
E un altro motivo per cui in Vaticano avranno di che preoccuparsi è rappresentato dal fatto che la commissione rappresenta uno strumento che è alle dirette dipendenze del Papa, e sui risultati dell’indagine non potrà essere invocato il segreto d’ufficio. Infatti, secondo un documento firmato dal Papa stesso e datato 24 giugno, la commissione ha il potere di raccogliere ogni tipo di dati ed informazioni utili allo scopo dell’indagine, ma soprattutto “il segreto d’ufficio e le altre eventuali restrizioni” stabilite dall’ordinamento giuridico “non inibiscono o limitano l’accesso della commissione” a questa documentazione.
Dunque per ora all’orizzonte non si prefigura nessun azzeramento dei vertici poiché il Pontefice intende sapere tutto riguardo l’attività dello Ior. Ed inoltre sarà informato dei risultati dell’indagine non solo a quando la stessa sarà terminata, ma anche durante. E non finisce qui poiché la commissione dovrà consegnare “gli esiti del proprio lavoro nonché l’intero suo archivio in modo tempestivo” al Pontefice, prima di aver concluso la sua attività, e comunque prima di essere sciolta.
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fonte: http://ununiverso.altervista.org/blog/guai-per-lo-ior-il-papa-istituisce-una-commissione-dinchiesta-per-indagare-sulla-sua-attivita/
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