Traduzione a cura di Nicoletta Forcheri di un articolo
tratto da http://lejournaldusiecle.com/2013/06/25/lallemagne-propose-de-ponctionner-les-depots-des-europeens-de-8/
Sabato, durante la riunione tra i ministri delle Finanze UE
sui metodi per aiutare le banche in difficoltà, il ministro delle Finanze
tedesco Wolfgang Schauble ha proposto di effettuare un prelievo dell’8% sui
depositi bancari per garantire la sopravvivenza delle banche in difficoltà,
sostenendo che questa soluzione è la migliore poiché le perdite sarebbero molto
più ingenti se le banche fallissero.
Schauble: prelievo dell’8% sui depositi degli europei per salvare le banche
Tuttavia i ministri delle Finanze di Francia, Gran Bretagna
e Svezia temono che ciò possa provocare una corsa massiccia agli sportelli e
preferiscono quindi che i paesi conservino maggiore libertà per decidere il da
farsi al caso per caso, quando saranno confrontati con il problema.
Il ministro delle Finanze tedesco ha ritenuto che le norme
non possono variare in funzione delle situazioni, poiché ciò potrebbe creare un
vantaggio competitivo a favore di determinate banche.
Il contributo forzoso dei depositanti è stato un argomento
tabu fino ai primi di quest’anno, quando è stato applicato il piano di
salvataggio di Cipro. La soluzione adottata nell’isola mediterranea attraverso
il contributo obbligatorio dei risparmiatori con depositi superiori a 100000
euro ha creato un precedente che fungerà da modello per il salvataggio delle
banche in futuro.
L’idea di Schauble non è nuova. Già nel 2011 il Boston
Consulting Group aveva ritenuto che l’imposizione di una tassa del 30% su tutti
gli attivi sarebbe stato l’unico modo per uscire dalla crisi dell’euro. Secondo
alcuni economisti non ci sono altre soluzione che non quella di andare a
prendere i soldi dove sono: sui conti dei risparmiatori.
Tra il 2008 e il 2011, i contribuenti europei hanno dedicato
oltre 4500 miliardi di euro cioé un terzo del PIL dell’UE al salvataggio dei
paesi e delle banche.
Mercoledì i ministri delle Finanze dell’UE proseguiranno i
dibattiti per tentare di giungere a una soluzione entro il prossimo vertice europeo
di giovedì e venerdì.
ci pensasse questo imbecille a dare i suoi di soldi alle banche
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