lunedì 1 luglio 2013

CONFESSIONI DI UN SICARIO DELL’ECONOMIA.

Il banchiere John Perkins rivela: “Sono stato arruolato dal governo degli Stati Uniti allo scopo di risucchiare le ricchezze di paesi poveri attraverso manipolazioni economiche, tradimenti, frodi, attentati e guerre”. Le strutture petrolifere della Halliburton e della Bechtel; l’indebitamento e la schiavizzazione dei paesi poveri; la guerra in Iraq; il caso del generale Omar Torrijos, comandante della Guardia Nazionale di Panamá morto in un incidente aereo nel ’78; la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale nell’indebitamento dei paesi…



Biolcalenda
Questa è la storia di John Perkins, il capo economista di una società di consulenze, ingegneria e costruzioni di Boston.
Fin qui nulla di strano.
Quello che interessa è che Perkins ha lavorato come “sicario dell’economia”, una élite di professionisti il cui compito è di orientare la modernizzazione dei paesi in via di sviluppo verso un continuo processo d’indebitamento e di asservimento agli interessi delle multinazionali e dei governi più potenti del mondo.
Sono professionisti, dallo stipendio fantasmagorico, in grado di sottrarre migliaia di miliardi di dollari a paesi di tutto il mondo.
Riversano, o per meglio dire, rubano, il denaro della Banca Mondiale, dell’Agenzia Statunitense per lo sviluppo internazionale (U.S.A.I.D.) e di altre importanti organizzazioni, per così dire umanitarie, per farli finire nelle casse delle corporation e nelle tasche di un pugno di ricche famiglie che detengono il controllo delle risorse naturali del pianeta.

Il controllo di paesi strategici è sempre avvenuto da centinaia di anni, prima con gli imperi coloniali, ora invece spostando elettronicamente enormi quantità di denaro (creato dal nulla dalle banche) da un luogo ad un altro e facendo sprofondare nei debiti miliardi di persone.
I metodi usati dai sicari sono: falso in bilancio, elezioni truccate, tangenti, estorsioni, sesso, per arrivare all’omicidio!


Nessun commento:

Posta un commento