Arrestata la famiglia Ligresti per SAI. Condannato Tronchetti
provera per le intercettazioni. Condannato Berlusconi per Ruby. Ok. Viene da
pensare che la giustizia in Italia si stia svegliando, no?
Poi viene da pensare che siamo in Italia, e che se la
giustizia si muove contro chi è stato intoccabile per 20, 30, 40 o 50 anni,
significa che qualcuno di molto, molto potente, ha deciso che certi equilibri
non servono più...
Su queste pagine sosteniamo da tempo che, dietro le quinte,
il vero ed unico tema politico che il mondo sta affrontando è quello della
formazione del mega-stato mondiale, che passa per la formazione di super-stati
regionali: l'EU da noi, il nord e il sud America, l'unione africana, ecc.
In quest'ottica, e la realtà che viviamo lo conferma, i
poteri di controllo e manipolazione stanno facendo opera di accentramento ed
accorciamento delle linee di comando. Quindi, quello che una volta era affidato
ad equilibri e potentati locali, viene sempre più gestito da livelli più alti,
che controllano direttamente aree più vaste.
Per questo abbiamo assistito negli ultimi 30 anni alla
centralizzazione del potere politico a Bruxelles, l'abolizione di fatto delle
costituzioni nazionali, la svendita delle sovranità e dei vantaggi competitivi.
Allo stesso modo, questo processo influisce sui potentati
economico/politici nostrani, vedi Ligresti, Berlusconi, Tronchetti.
Prendiamo in esame la Lombardia, il cuore economico
dell'Italia. Recentemente sono crollate determinate piramidi che sembravano
inamovibili nella gestioni degli affari lombardi: Formigoni (Comunione e
Liberazione), Bossi (un certo tipo di Lega), Berlusconi, parti specifiche del
PD, ed ora Ligresti e Tronchetti Provera.
Tutti questi personaggi, anche se quasi tutti in libertà,
non godono più d'impunità. Il significato è che le loro amicizie, le loro
correnti, non sono più in grado di proteggerli, e quindi devono acquiescere
alle richieste dei loro nemici, o levarsi di torno.
Come abbiamo detto in altri articoli, l'accentramento
prosegue alla grande, e figure come Prodi, Monti e Letta ne sono l'emblema.
Basta guardare il loro curriculum, riascoltare i loro discorsi, o leggere i
loro libri. "Morire per l'Europa" è la parola d'ordine di questi piccoli
esecutori.
Il mondo cambia, e accelera verso l'accentramento. Il
controllo delle masse avviene sempre di più tramite l'informazione e la
dittatura militare ed economica centralizzata (leggere i trattati di Velsen,
Lisbona, ecc. per credere) e quindi c'è sempre meno bisogno di controllo del
territorio fatto con i vecchi sistemi (mafie e mafiette). Questo da un lato è
terribile, ma dall'altro apre spazi di manovra per le persone comuni, per chi
vuole operare in piccolo e in orizzontale, che probabilmente si troverà meno a
dover combattere con le baronie locali.
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