mercoledì 3 luglio 2013

QUELLO CHE MI HA DETTO IERI NEIL BAROFSKY DOVREBBE SPAVENTARVI


Su questo blog si è dimostrato più volte come la FED sia altamente generosa con le banche estere che operano sul suolo americano,  e chi crede che la macchina monetaria operi solo per le banche sul suolo nazionale si sbaglia di grosso. Tenete a mente una cosa: quella odierna è una delle più grandi falsificazioni truffaldine su scala globale mai viste. E' iniziata ufficialmente nel 1914, anche se i primordi si possono tracciare fino al 1694. Il settore bancario centrale è solamente un grande cartello a protezione delle grandi banche, quindi estera o interna, se una banca è una grande banca che differenza fa? Non deve fallire secondo il ragionamento dei banchieri centrali. E' questo il loro compito "ufficioso," e lo è sempre stato sin da quando il Congresso degli Stati Uniti ha dato mandato legale alla FED. Si assicura, infatti, che non accada niente di perturbante al flusso di denaro verso questi pachidermi bancari in bancarotta. Si assicura, soprattutto, che nessun grande possesore di liquidità (es. hedge fund) in quella banca la possa mandare a ramengo. In questo ottica, quindi, l'azzardo morale continua; ma continua a salire anche il prezzo finale da pagare.
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di Bill Bonner


La notizie finanziarie si stanno facendo noiose. Il Dow va solo verso una direzione – su. Ma l'oro è sceso sotto i $1,400 l'oncia ieri.

Piuttosto che cercare di capire questa situazione, ieri sera siamo andati a Zombietown. Un amico a Washington aveva promesso di presentarci a Neil Barofsky, ispettore generale del programma TARP.

Vi ricordate il TARP? Era il programma dei federali da $700 miliardi per salvare l'economia degli Stati Uniti da una correzione. Neil Barofsky ne era il responsabile. Così abbiamo deciso di andare a trovarlo e vedere come è andata a finire...


Nel frattempo, ieri sull'International Herald Tribune c'era una piccola nota: "Gli economisti concordano sul fatto che i tagli alla spesa e gli aumenti delle tasse hanno rallentato la ripresa degli Stati Uniti."

I lettori lo inquadreranno come il solito sproloquio.

La spesa pubblica non porta ad una vera e propria "ripresa."

Suvvia... quante volte dobbiamo spiegarlo? Prendete $5 di risorse e datele ad un diciannovenne armato in Afghanistan. Sparerà da una montagna... puff... i $5 sono svaniti. Oppure pensate ad un funzionario ATF. Tiene al minimo il suo motore mentre picchetta una casa che crede sia utilizzata da un contrabbandiere di sigarette. In pochi minuti, o addirittura secondi, i $5 sono svaniti. O provate a dare i soldi ad una persona disabile; comprerà una Moonpie e una Coca Cola. Gli economisti potrebbe registrare la spesa come parte del PIL... Ma che profitto ne traete?

Siete più poveri di $5, e non più ricchi di $5.

Ma la crescita del PIL è qualcosa che gli economisti sentono di poter controllare. Così ci lavorano come un maniaco sessuale che strangola una prostituta. Non ci viene fuori nulla di buono. Ma almeno si ottengono risultati.

Ed ecco che arriva Paul Krugman con più filo per strangolare! The New York Times Magazine:


L'economia Keynesiana si basa fondamentalmente sulla proposizione che la macroeconomia non è un gioco sulla moralità – le depressioni sono essenzialmente un malfunzionamento tecnico. All'acuirsi della Grande Depressione, Keynes dichiarò notoriamente che "abbiamo guai che attirano altri guai" – i problemi della nostra economia erano come quelli di una macchina con un piccolo ma importante problema nel suo sistema elettrico, e il lavoro dell'economista è quello di capire come riparare questo problema tecnico.

Torniamo a Neil Barofsky...



Premiare gli Errori

Allora... Dove sono finiti i $700 miliardi? Hanno risolto i problemi?

"Mi sono chiesto la stessa cosa," ha detto (a memoria). "Era sorprendente che nessuno lo sapesse. Li abbiamo dati alle banche, ma nessuno sapeva quello che ci avrebbero fatto. Dissi a Tim Geithner di volerlo scoprire. Ne rimase oltraggiato. Mi prese a male parole per aver usato quella parola con la S. Disse che una simile domanda avrebbe portato l'intero sistema bancario al collasso.

"Sono andato avanti e ho inviato una lettera. In realtà non avevo l'autorità o il personale per insistere. Ma tutte le grandi banche mi hanno risposto. E la maggior parte di loro mi ha dato risposte evasive o secchi rifiuti.

"Che cosa hanno fatto con i soldi? Dovevano aumentare i prestiti per contribuire a realizzare una ripresa. Nessuna di loro l'ha fatto. Invece, li hanno usati per rimborsare i prestiti reciproci. In altre parole, li usavano per ridurre la quantità di credito disponibile... non per aumentarlo. E hanno comprato obbligazioni USA... proprio come ci si aspettava. E hanno pagato i loro bonus.

"In altre parole, hanno fatto i loro affari... proprio come ci si aspettava. Non sapevo che questa informazione avrebbe fatto fallire il sistema bancario...

"Il tutto era così perverso che riesco a malapena a crederci. In un sistema finanziario normale, se una banca avesse fatto una scommessa sbagliata, avrebbe dovuto pagarne le conseguenze. Le controparti possono prestare più soldi, ma vorrebbero tassi di interesse più alti per proteggersi.

"Ma negli anni della bolla tutte le grandi banche hanno fatto scommesse perdenti... e cosa è successo? Il governo si è fatto avanti... e ha prestato loro denaro... a bassi tassi di interesse. Sono state premiate per i loro errori. Le banche buone – che non hanno avuto il sostegno del governo – hanno effettivamente pagato tassi di interesse più alti per prendere in prestito soldi dalle banche cattive.

"Un'altra cosa che volevo sapere era esattamente quanto denaro era davvero a rischio. Abbiamo dato via $700 miliardi. Ma abbiamo anche garantito i prestiti... e fornito linee di credito... ed abbiamo garantito varie operazioni finanziarie. Ho chiesto quanto c'era in gioco... quanto c'era a rischio. Nessuno sembrava saperlo. Così abbiamo aumentato la quantità: un totale di $23 bilioni. Si tratta di 'bilioni' con la lettera 'B' in maiuscolo.

"Ancora una volta, non sto dicendo che avremmo dovuto pagare tanto. Alcuni di queste erano garanzie su altre garanzie... molto torbide... molto difficili da districare. Ma ho pensato che valesse la pena conoscere quanto c'era a rischio. Le banche non hanno voluto raccontare nulla e anche le persone al dipartimento del Tesoro non ne hanno voluto sapere.

"Più domande ponevo, più mi ritrovavo isolato... e in contrasto con il Dipartimento del Tesoro, così come con le banche. Era una continua battaglia con il Tesoro e le banche mi odiavano. Poi il sottosegretario del Tesoro mi chiamò nel suo ufficio.

"Mi spiegò che se avessi mollato la presa, avrei potuto fare una bella carriera dopo che fosse espirata la nomina al TARP. Se avessi continuato a mettere i bastoni tra le ruote, avrei trovato difficoltà a trovare un lavoro.

"Così è come funziona. Ci si conforma e si va d'accordo. Se non ci si conforma alle truffe... sei fuori."

Ecco come funziona l'economia degli zombie, cari lettori. Gli zombie strozzano le ragazze e voi guardate da un'altra parte. Oppure...


  traduzione di Francesco Simoncelli

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