Ante Scriptum
Occorre studiare l'argomento, qui non posso fornire tutta la documentazione
in mio possesso.
Il secondo documento che propongo, pur richiamandosi ad un saggio non
recente della scienziata statunitense Rosalie Bertell, è di grande attualità,
alla luce della documentazione reperita, in primis su H.A.A.R.P., riferita al
nesso tra micidiali armi segrete da un lato, fenomeni meteorologici e sismici,
dall'altro.... (G. Q.)
1)
Progetto Speciale - Il segreto dell'arca
siberiana
Специальный проект - Тайна сибирского ковчега
http://www.youtube.com/watch?v=RMlQz4RWGd8
dal minuto 39 al 1h .08.21 qui
parlano due generali russi e fanno capire che se gli americani
"Illuminati" scassano le
faglie tettoniche ne pagano poi le conseguenze.
(dedotto vuol dire che non sarà solo la natura che si vendicherà). La
Siberia e la fonte di salvezza - i motivi spiegati secondo il video.
2)
Mentre gli scienziati, i governi, i gruppi di cittadini si preoccupano
delle emissioni di gas serra e dei loro effetti sul pianeta, il ruolo dei
militari sui cambiamenti climatici è spesso ignorato.
“Quando si manifesta una crisi ambientale, di solito solo l’economia civile
è coinvolta per modificare i bilanci, mentre raramente sono chiamati in causa i
programmi militari”, afferma la dottoressa Rosalie Bertell, nota scienziata ed
attivista contro il nucleare.
Secondo la scienziata, i militari agiscono impunemente quando inquinano
l’ecosistema e causano disastri ecologici.
Nel suo libro intitolato “Pianeta terra: l’ultima arma (2000)”, ella cita
molti esempi, dal conflitto nel Vietnam alla guerra del Golfo, ai bombardamenti
della N.A.T.O. nel Kosovo.
Queste conflagrazioni non solo hanno distrutto delle vite umane, ma anche
contaminato estese regioni.
Vari scienziati hanno previsto monsoni più rovinosi, piogge acide, forti
tempeste ed alluvioni in tutto il globo. Tuttavia queste devastazioni
impallidiscono se confrontate con i danni che i militari sono in grado di
infliggere al pianeta terra.
Gli esperimenti che i militari, soprattutto statunitensi, hanno compiuto in
questi ultimi decenni, esperimenti che coinvolgono lo strato di ozono, la
manipolazione del tempo e l’uso di tecnologie per sondare l’interno della
terra, sono un preludio delle guerre che saranno scatenate nel corso del XXI
secolo.
“Hanno intenzione di portare i conflitti nello spazio”, afferma la Bertell.
Secondo la Bertell, 300 megatoni di esplosioni nucleari tra il 1945 ed il
1963, hanno ridotto lo strato di ozono del 4%. Secondo gli scienziati, una
perdita dell’1% potrebbe significare tra l’1 ed il 3% in più di radiazioni
ultraviolette che raggiungono la terra. Questo potrebbe causare un incremento
dei melanomi e danneggiare le forme di vita.
Negli anni ’90 del XX secolo, esperimenti militari statunitensi, con razzi
propulsi ad energia nucleare, erano diventati attività di routine. Queste
missioni spaziali erano molto pericolose, poiché il plutonio potrebbe essere
disperso in ampie regioni della terra, in seguito ad un incidente. […]
Secondo la Bertell, armi elettromagnetiche “sono in grado di causare
terremoti in siti scelti come bersaglio, sprigionando energie equivalenti alle
più forti esplosioni nucleari”. Negli ultimi 40 anni, l’esercito degli Stati
Uniti ha condotto esperimenti nell’atmosfera, usando onde elettromagnetiche e
sostanze chimiche.
Per ottenere il controllo del clima si usano il laser e le sostanze
chimiche, per verificare se è possibile danneggiare lo strato di ozono al di
sopra del territorio nemico, causare danni alle colture ed alla salute degli
esseri umani, attraverso l’esposizione ai raggi ultravioletti.
Elementi come il bario ed il litio sono stati rilasciati al di sopra dello
strato di ozono, creando spettacolari aloni luminosi e nubi artificiali risplendenti,
che sono state viste nel Nord America negli anni ‘80 e ’90 del XX secolo.
Secondo la Bertell, “I cambiamenti nell’atmosfera provocano conformi
cambiamenti nel tempo e nel clima terrestre”.
Un altro sistema è l’uso onde elettromagnetiche a bassa frequenza che
possono attraversare la crosta terrestre e gli oceani e sono state usate per
scandagliare gli strati superiori dell’atmosfera e la struttura interna della
terra.
Queste onde, inoltre, sono impiegate per trasmettere effetti meccanici e
vibrazioni anche a grande distanza. Possono manipolare il tempo, creando
tempeste e piogge torrenziali in un’area. Queste onde possono generare
sommovimenti della litosfera. Si sa che i terremoti interagiscono con la
ionosfera: infatti molti dei sismi che sono occorsi negli anni recenti, sono
stati preceduti da fenomeni inspiegabili. Ad esempio, il terremoto che squassò
il Tang Shan in Cina, del 28 luglio 1976, in cui morirono 650.000 persone, fu
preceduto da un bagliore causato dalle onde a bassa frequenza irradiate dai
Sovietici per riscaldare la ionosfera.
Il 12 settembre 1989, a San Francisco, in California, furono rilevate
inusuali onde a bassissima frequenza. Queste onde crebbero in intensità, quindi
diminuirono il 5 ottobre. Il 17 ottobre, esse furono di nuovo registrate, con
segnali così forti che andarono a fondo scala. Tre ore dopo avvenne il
terremoto.
Il Washington Times, nel marzo del 1992, riportava la notizia secondo la
quale i satelliti ed i sensori di terra rilevarono misteriose radioonde ed un’attività
elettromagnetica prima di disastrosi fenomeni tellurici in California, Armenia
e Giappone tra il 1986 ed il 1989. Il sisma che colpì Los Angeles il 17 gennaio
1994 fu preannunciato da inconsuete radioonde e da due boati.
Il segretario della Difesa statunitense, nel 1977,
commentando le nuove minacce dei movimenti terroristici, affermò: “Essi possono
alterare il clima, causare terremoti ed eruzioni vulcaniche, usando onde
elettromagnetiche”.
“I militari hanno l’abitudine di accusare altri di
possedere capacità che essi hanno”, chiosa la Bertell.
Secondo la scienziata, El Nino, nel 1997/98, cui sono
state imputate anomalie meteorologiche in tutto il mondo, era stato preceduto
da violenti interventi di destabilizzazione climatica.
A causa della stretta connessione tra l’atmosfera
terrestre ed il clima, non sorprende di trovare che le attività militari hanno
avuto un impatto sui modelli meteorologici.
Il fatto che queste attività possano determinare
anomalie come parte di una deliberata guerra geofisica, è una prospettiva
terribile per il pianeta.
Evidentemente “Il contributo dei militari è uno dei
problemi di sopravvivenza più inquietanti per il XXI secolo”, conclude la
Bertell.
Fonte primaria: twnside.org.sg
Fonte secondaria: http://ilupidieinstein.blogspot.it/
Titolo originale: The Earth as a weapon in 21st
Century of Wars
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