venerdì 4 dicembre 2015

IL SATANA NELL’ISLAM: CON QUALE METODO VIENE SUSCITATO?

Il Satana  nell'Islam: con quale metodo viene suscitato?
L’indizio decisivo è il fatto che i due di San Bernardino – musulmani, lui inserito e benestante, che aveva appena comprato casa – abbiano lasciato la loro bambina di sei mesi per andare a massacrare e ad essere ammazzati, abbandonandola per sempre: non può essere qui all’opera che Satana. Solo un’ossessione o possessione satanicamente indotta può, credo, far superare i più elementari sentimenti naturali. C’è un satana scatenato nel mondo terminale d’oggi, le sue manifestazioni – anzi i suoi trionfi – sono troppo presenti per far finta di non vederli: omicidio, menzogna, contagio psichico verso il male e la morte per suicidio è una epidemia, un fungo nato sul terreno di tutti i nichilismi coltivati, non rigettati ma 
abbracciati.Il posseduto

La seconda domanda, almeno per me, è stata: chi ha potuto condizionarli fino a questo punto? Quale è il metodo di condizionamento – perché sicuramente esiste – che enti sagaci, luciferini, hanno messo a punto per creare “kamikaze islamici”, due termini che dovrebbero essere incompatibili, e in così gran numero? Così funzionali, da essere usati come armi a volontà del mandante?

La terza questione è: questo Satana è dentro l’Islam. Vi è inserito come una nera possibilità, uno scorpione in agguato col suo aculeo velenoso. Perché? Che cosa è? Dovrebbero rispondere i musulmani, perché rende orrenda e vergognosa la loro fede. E alla fine, sconfitta, odiosa al genere umano.
La Setta degli Assassini , tecnica di condizionamento



La memoria va’ ovviamente, alla setta degli Assassini. Il Pir di Alamut, Hassan Sabbah (1034-1124), il Vecchio della Montagna – poteva ordinare omicidi ai suoi adepti, ed anche il loro stesso suicidio. Gli Assassini che comandava come macchine, furono, allora, un pollone velenoso dello sciismo. Il crociato Enrico di Champagne, che passò per la terra degli ismailiti e fu ben accolto dal Vecchio, testimoniò che ad un ordine di questo, due sentinelle su una delle torri della fortezza si gettarono giù senza esitare, sfracellandosi ai piedi del conte.
Nichilismo esoterico

Anche qui fu all’opera un condizionamento , una soggezione totale di questi fedeli. Secondo le tradizioni, il Vecchio addormentava gli adepti che voleva trasformare in assassini con l’hashih, li faceva risvegliare in un giardino di delizie che imitava l’immaginario paradiso di Allah – vergini e fanciulli compresi, cibo e vini squisiti, acqua corrente; dopo alcuni giorni, li assopiva di nuovo con la droga e al risveglio diceva: vedi, coi miei poteri ti ho ottenuto il privilegio di farti sperimentare il paradiso; se vuoi tornarvi, non hai che morire martire. I convinti – fidawis – partivano estatici per pugnalare visir, imam sunniti, sultani, principi crociati. Per avvicinare col pugnale questi potenti ovviamente protetti da servizi d’ordine eccezionali, prodigavano risorse ineguagliabili di ingegnosità, fantasia, travestimenti, recitazioni: il che sembra escludere che il condizionamento lo rendesse degli automi o ipnotizzati.



Personalmente ho difficoltà a credere che “quel” condizionamento bastasse (anche se vorrei chiedere ai musulmani: c’è questa possibilità di suggestione in voi? E’ così facile? ). Il termine hashishin, usato per additare in questi dei drogati di hashish, fu usato come una ingiuria. Il Vecchio che li mandava li chiamava Assassyun, quelli che si basano su “fondamento” (assas) della fede. Dunque “fondamentalisti”, ma per di più istruiti ad una “conoscenza occulta” (batin) della verità rivelata (zahir) che bastava ai profani. Insomma una confraternita esoterica, fortemente gerarchica , stratificata per sei gradi di “crescita” della conoscenza, come una Massoneria: al vertice il Gran Maestro, lo stesso Hassan (Sheik al-Jabal), e poi i suoi successori. Appena sotto, i da’i (propagandisti) che insegnano la dottrina nella versione della setta e arruolano nuovi adepti. Ancora sotto, i rafiq, che dirigono la fortezza di Alamut (a 1800 metri, in vista del Caspio, nell’attuale Iran) e le fortezze collegate. I mujib o muriah sino i novizi, spesso rapiti da bambini ai villaggi vicini. Ma lo strumento specifico del terrore e della politica del Vecchio son chiamati i fidawi, “quelli che si sacrificano”, fanatizzati e pronti ad uccidere ad un ordine del Vecchio. Uccidere e morire: si sa che quando erano catturati andavano al supplizio e alle torture con volto estatico.

Anzi, si dice che, opportunamente istruiti, sotto tortura facevano i nomi dei loro complici – nomi imparati a memoria in anticipo – ossia di nemici della setta. Allora erano i giudici e boia sunniti a catturare quei “complici” ignari e trucidarli, compiendo senza saperlo le volontà del Vecchio. Hassan si teneva perfettamente informato delle divisioni, inimicizie, gelosie che covavano nelle corti e negli harem, nei palazzi, nei diwan; gli erano noti gli odii e le invidie di eredi rifutati, di ciambellani scavalcati, i desideri di vendetta fra i potenti. Ad essi finì per noleggiare le sue squadre di assassini infallibili, che li liberavano da rivali ed avversari di palazzo. Gli assassini assassinarono al suo cenno fedeli musulmani, ciecamente e senza esitare come macchine, però ingegnosamente. Per poi finire uccisi, indifferenti.




Massud è stato ucciso così da Bin Laden


Allo stesso modo nel 2001 è stato ucciso – su ordine di Osama bin Laden – il comandante Massud, il Leone del Panshir, combattente vittorioso contro i talebani. Massud era un musulmano vero e uomo colto, moderno, amante della cultura e lingua francese. Si profilava allora, benché tagiko, come il solo possibile unificatore di tutte le tribù afghane e dunque unificatore dell’Afghanistan, per l’alone di eroismo e sagacia guerriera che lo avvolgeva.





Agli americani non piacque questa possibilità. Come raccontò Le Figaro, nel luglio 2001 il locale capostazione della Cia andò a trovare Osama Bin Laden – in teoria ricercato dal FBI – che allora era ricoverato per dialisi nell’ospedale americano di Dubai. Osama poteva forse negare un favore agli amici? Per di più odiava e invidiava personalmente Massud, che ne aveva denunciato la pericolosità a livello internazionale.
Il Leone del Panshir

Il 9 settembre 2001 questi ebbe l’ingenuità di accettar di farsi intervistare da due giornalisti tunisini che si dicevano uno reporter, l’altro operatore, per una stazione televisiva del Marocco. In realtà erano Dahmane Abd el-Sattar (marito di una nota islamista, Malika El Aroud) e Rachid Bouraoui el-Ouaer; due che abitavano in Belgio (ricorda qualcosa?) e si presentarono al servizio d’ordine di Massoud esibendo passaporti belgi (dicono falsi: ma perché falsificare? Erano belgi…) ed una telecamera – che poi risultò “rubata” a France 3 a Grenoble. Il falso cameraman, appena alla presenza di Massoud, fece esplodere la cintura esplosiva che indossava (altri dicono la telecamera piena di esplosivo) restando ucciso sul colpo, e provocando la morte del Leone del Panshir. L’altro, il “giornalista”, rimase vivo benché ferito dallo scoppio; catturato, riuscì a scappare – aveva una pistola nascosta che spianò sulle guardie del corpo di Massud; fu abbattuto a fucilate.







Era il 9 settembre 2001. Solo due giorni dopo, l’11 Settembre, avvenne quel che sapete. La narrativa ufficiale ci ha raccontato che il colossale attentato-strage di New York e quell’altro al Pentagono era opera del nemico numero uno dell’America, Osama bin Laden.

L’assassinio di Massud era la forma perennemente ritornante della setta, e Bin Laden il nuovo Vecchio della Montagna. Già allora mi domandai: come hanno potuto essere condizionati i due kamikaze, da voler morire uccidendo un eroe islamico? Quale paradiso gli hanno potuto promettere? Come hanno potuto crederci? Ed anche che cosa c’è dentro l’Islam, i caratteri che forma, che rende possibili queste derive sataniche? E se è stato usato un metodo di condizionamento, gli americani hanno scoperto il metodo? -Non so ancora rispondermi.

E l’eccidio di San Bernardino è insieme così “americano” – le sparatorie di folli in centri comunali e scuole pubbliche, le stragi covate da un qualunque odio per i vicini e i colleghi, le armi a disposizione, i due che si vestono da commandos prima di fare la strage.. E’ una fertilizzazione di due satana etnici non poi così diversi? Solo domande.

FONTE:maurizioblondet.

Nessun commento:

Posta un commento