“Le nostre analisi e studi, ci suggeriscono che la forma della cupola scovata su Marte è perfettamente emisferica ed i suoi riflessi, che sembrano metallici, lasciano chiaramente pensare ad una struttura artificiale”.
“Siamo due ricercatori, di vita anche intelligente nell’universo, nonchè ufologi, da sempre impegnati in prima linea nel nostro campo, l’ing. Ennio Piccaluga ed il dr. Angelo Carannante, rispettivamente presidente onorario e presidente del Centro Ufologico Mediterraneo (C.UFO.M.). Piccaluga è autore di un best seller dal titolo Ossimoro Marte che ha venduto migliaia di copie proprio per aver evidenziato tante, inedite anomalie del Pianeta Marte. Carannante è invece conosciuto per il suo impegno nella ricerca relativa alle citate anomalie, ma anche per gli innumerevoli ufo files indagati e pubblicati dal Centro Ufologico Mediterraneo.
Tra l’altro, come rimarcato sui media recentemente, lo stesso Piccaluga, addirittura già nel 2007, è stato tra i primi a sostenere, con tanto di diagrammi, come risulta indiscutibilmente da giornali ed altri media dell’epoca, la presenza di acqua salata sul Pianeta Rosso, anticipando la NASA di ben 8 anni, visto che solo in questo 2015 l’ente spaziale a stelle e strisce ha dato questo annuncio “sensazionale”, ma per i sottoscritti già scontato. Quindi riteniamo, a ragione, di poter spendere una nostra parola sulla questione “cupola marziana” (di cui parleremo diffusamente nel convengo di Benevento del 4 dicembre) Insomma, crediamo di avere discrete credenziali. Tutti possono controllare sui media. A titolo di esempio, proprio in questa materia delle strutture e manufatti artificiali su corpi celesti, alcuni mesi or sono vennero pubblicati, da diversi giornali e siti, i risultati delle nostre ricerche sulle immagini della cometa Churyumov-Gerasimenko inviate dalla sonda Rosetta Ora, però, come appena detto, ci preme di intervenire nel dibattito che si è scatenato in merito alla struttura di apparenza artificiale, in questo caso una cupola, che è stata di recente fotografata su Marte dal rover Opportunity. Le nostre analisi e studi, ci suggeriscono che la forma della cupola scovata su Marte è perfettamente emisferica ed i suoi riflessi, che sembrano metallici, lasciano chiaramente pensare ad una struttura artificiale. Ciò che avvalora ulteriormente questa ipotesi è la presenza, a breve distanza, di una seconda cupola nonché di una linea tubolare geometricamente spezzata che sembra collegare le due strutture. Un po’ troppo per non farsi venire delle perplessità. E’ significativo, in proposito, il silenzio della NASA, ma, ormai, è ora che gli enti spaziali deroghino dalle direttive della Brooking Institution (direttive che impongono il silenzio su questioni legate agli UFO e ad eventuali strutture artificiali scoperte fuori del pianeta Terra) e ci dicano la verità.
Le cosiddette anomalie riscontrate in varie immagini provenienti dalle sonde e dai rover marziani, impongono una seria e pacata riflessione ed il tutto non può essere liquidato come frutto di pareidolia, false percezioni o peggio ancora di pura paranoia.
Un’ altra “anomalia” che ha lasciato letteralmente di stucco i ricercatori è la sfera “levitante” presente in una delle tante foto inviate dai rover marziani, una sfera letteralmente sospesa in aria (anche questa sembra metallica e con tanto di ombra proiettata sulla superficie del pianeta rosso) che recentemente tanto ha fatto discutere, e che, visto che l’uomo, almeno ufficialmente, non è ancora sbarcato su Marte, altro non potrebbe essere che una sonda. Di quale origine non sappiamo. Forse aliena? Tutto è possibile, specie alla luce delle recenti scoperte dell’esobiologia, con la scoperta, che tanto clamore ha suscitato, di pianeti gemelli della terra come il “Kepler 452b”, a “soli” 1400 anni luce dal nostro pianeta, in un’area di un sistema stellare adatta alla vita, con orbita attorno alla sua stella (poco più anziana della nostra) di 385 giorni, età di poco superiore a quella della terra e cioè 6 miliardi di anni. Ma vi sono ancora altre similitudini. Quindi, cosa vieta di pensare che su Marte, e magari su qualche altro corpo del nostro sistema solare, esista o sia esistita vita intelligente? Attenzione però! Nel caso delle cupole, che qui ci occupa, non stiamo parlando di bufale oppure di immagini trattate al computer e manipolate, tanto è vero che, sia per le cupole che per la sfera, si conoscono i link che conducono al sito ufficiale della NASA dove sono postate le immagini, ovviamente originali, “incriminate”. Per ogni anomalia o “cosa fuori posto” è d’uso trovare una spiegazione ufficiale anche quando ciò sarebbe impossibile. Il bello è che, per il caso della cupola, la NASA non ha smentito la notizia, perché evidentemente non se l’aspettava e proprio non sa come giustificare la “stranezza”. In definitiva due sono le possibilità: o su Marte l’uomo è già arrivato in gran segreto (circola l’illazione di un progetto denominato “Redsun”), oppure c’è la presenza di qualcun altro non di questa Terra. Noi lo sosteniamo da anni e con argomenti molto consistenti. Perché gli enti spaziali, per le loro sonde nello scegliere siti di atterraggio o di semplice studio, “pescano” sempre quelli che presentano strutture di sospetta natura intelligente? Anche il silenzio della NASA (ma anche dell’ESA) in casi simili è molto significativo. E se tre indizi fanno una prova, allora l’eterno quesito “siamo soli nell’universo” già ha ricevuto una risposta. I sottoscritti ne sono praticamente certi! Da molto tempo! E di argomenti in mano per dimostrare questa affermazioni, all’occorrenza ne abbiamo tanti. Oseremmo dire “troppi!”
meteoweb.eu
Le cosiddette anomalie riscontrate in varie immagini provenienti dalle sonde e dai rover marziani, impongono una seria e pacata riflessione ed il tutto non può essere liquidato come frutto di pareidolia, false percezioni o peggio ancora di pura paranoia.
Un’ altra “anomalia” che ha lasciato letteralmente di stucco i ricercatori è la sfera “levitante” presente in una delle tante foto inviate dai rover marziani, una sfera letteralmente sospesa in aria (anche questa sembra metallica e con tanto di ombra proiettata sulla superficie del pianeta rosso) che recentemente tanto ha fatto discutere, e che, visto che l’uomo, almeno ufficialmente, non è ancora sbarcato su Marte, altro non potrebbe essere che una sonda. Di quale origine non sappiamo. Forse aliena? Tutto è possibile, specie alla luce delle recenti scoperte dell’esobiologia, con la scoperta, che tanto clamore ha suscitato, di pianeti gemelli della terra come il “Kepler 452b”, a “soli” 1400 anni luce dal nostro pianeta, in un’area di un sistema stellare adatta alla vita, con orbita attorno alla sua stella (poco più anziana della nostra) di 385 giorni, età di poco superiore a quella della terra e cioè 6 miliardi di anni. Ma vi sono ancora altre similitudini. Quindi, cosa vieta di pensare che su Marte, e magari su qualche altro corpo del nostro sistema solare, esista o sia esistita vita intelligente? Attenzione però! Nel caso delle cupole, che qui ci occupa, non stiamo parlando di bufale oppure di immagini trattate al computer e manipolate, tanto è vero che, sia per le cupole che per la sfera, si conoscono i link che conducono al sito ufficiale della NASA dove sono postate le immagini, ovviamente originali, “incriminate”. Per ogni anomalia o “cosa fuori posto” è d’uso trovare una spiegazione ufficiale anche quando ciò sarebbe impossibile. Il bello è che, per il caso della cupola, la NASA non ha smentito la notizia, perché evidentemente non se l’aspettava e proprio non sa come giustificare la “stranezza”. In definitiva due sono le possibilità: o su Marte l’uomo è già arrivato in gran segreto (circola l’illazione di un progetto denominato “Redsun”), oppure c’è la presenza di qualcun altro non di questa Terra. Noi lo sosteniamo da anni e con argomenti molto consistenti. Perché gli enti spaziali, per le loro sonde nello scegliere siti di atterraggio o di semplice studio, “pescano” sempre quelli che presentano strutture di sospetta natura intelligente? Anche il silenzio della NASA (ma anche dell’ESA) in casi simili è molto significativo. E se tre indizi fanno una prova, allora l’eterno quesito “siamo soli nell’universo” già ha ricevuto una risposta. I sottoscritti ne sono praticamente certi! Da molto tempo! E di argomenti in mano per dimostrare questa affermazioni, all’occorrenza ne abbiamo tanti. Oseremmo dire “troppi!”
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