Roma (Vaticano) – Alla vigilia dell’apertura romana del Giubileo, evento clou della stagione culturale della Capitale, iniziata con i funerali di Vittorio Casamonica, il Commissario Tronca gioca il suo asso nella manica per tentare di eguagliare il successo della scorsa edizione diretta da Francesco Rutelli, sotto la tremolante supervisione di Giovanni Paolo II.
“Papa Francesco ha dichiarato di voler fare qualcosa di completamente diverso dalGiubileo 2000. Opereremo con più sobrietà, ma senza rinunciare all’eleganza”, ha annunciato il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, che negli scorsi mesi ha sottratto la direzione artistica al controverso Ignazio Marino, per affidarla al super Commissario Tronca. “Siamo contenti che l’Organizzazione abbia scelto ancora Roma come sede centrale dell’evento e non possiamo permetterci di tradire la fiducia riposta nella nostra Capitale. Ci siamo purtroppo lasciati soffiare l’evento di apertura, ma siamo sicuri che faremo molto meglio di quei morti di fame di Bangui. Certo – prosegue il premier – dovremo fare i conti con le casse svuotate dalle cene di Ignazio Marino, ma anche con un budget così ridotto sono sicuro che Francesco Paolo [Tronca, n.d.r.] riuscirà a dare il meglio”.
Dalla sua, il Commissario ha risposto con entusiasmo alla sfida lanciata da Renzi: “Dovendoci confrontare con l’attuale situazione finanziaria, abbiamo deciso di fare di necessità virtù e adottare a tutti gli effetti il ‘modello Milano’ importando a Roma le attrazioni più invidiate e più visitate dell’Expo: le sue lunghissime file”.
Tronca fa riferimento ad uno studio pubblicato sul retro del menù del McDonald’s di via Condotti, secondo il quale i partecipanti all’esposizione milanese avrebbero trascorsocirca l’84% della durata delle loro visite in coda e non nei -pure numerosi- padiglioni.
“Che senso avrebbe spendere milioni di euro in costose attrazioni – spiega Tronca – quando l’interesse del pubblico è chiaramente concentrato sulle file? E non dobbiamo nemmeno realizzarne di nuove. La nostra idea è quella di reimpiegare le file che hanno avuto maggior successo a Milano, prima fra tutte la fila per il padiglione del Giappone, e piazzarle direttamente nei punti nevralgici del pellegrinaggio. Un team di architetti è già al lavoro per progettare ulteriori file di emergenza, in caso di overbooking“.
Intanto, durante la prevendita, sono già stati esauriti i biglietti per la fila per l’apertura della Porta Santa, ma Tronca ha subito tranquillizzato i potenziali interessati, ordinando la predisposizione di ulteriori 10 mila posti in fondo alla fila: “Solo una minima parte di loro riuscirà ad assistere all’apertura della Porta Santa, ma garantiremo a tutti la partecipazione alla coda per l’ingresso, con un’occhio di riguardo per alcune categorie: anziani, donne incinte e disabili, a cui forniremo dei posti a sedere per potere assistere al lento ed inesorabile scorrere delle file e godersele come tutti gli altri, senza essere costretti a saltarle, come spesso accade del tutto ingiustamente”.
Francesco Conte
da il lercio
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