Il Parlamento europeo ha ratificato l'accordo di associazione tra la UE e il Kosovo. L'analista Irina Rudneva su Radio Sputnik ha espresso il parere che Bruxelles agisca su ordine degli Stati Uniti, anche se questa decisione potrebbe avere conseguenze negative per la stessa Unione Europea.
Nella sessione plenaria a Strasburgo l'Europarlamento ha ratificato l'accordo di associazione tra la UE e il Kosovo, primo passo formale verso l'integrazione della repubblica autoproclamata nell'Unione Europea. Hanno votato "Sì" 486 eurodeputati, "No" 102, mentre gli astenuti sono stati 81.
Secondo riferito a "RIA Novosti" dal portavoce del Parlamento europeo, l'accordo entrerà in vigore dopo che sarà formalmente approvato dal Consiglio della UE e dopo la successiva ratifica da parte degli Stati membri della UE. Secondo le previsioni accadrà nei prossimi mesi.
Tuttavia questo accordo non fissa date precise per l'ingresso nella UE. Il documento prevede la creazione di una zona di libero scambio, l'introduzione di standard europei, in particolare nei settori della concorrenza di mercato, negli aiuti di Stato e nella proprietà intellettuale.
L'analista del Centro per lo Studio della crisi dei Balcani contemporanea presso l'Istituto di Slavistica dell'Accademia Russa delle Scienze Irina Rudneva su Radio Sputnik ha ricordato che non tutti gli Stati membri riconoscono l'indipendenza del Kosovo.
"Il Kosovo non è uno Stato a tutti gli effetti, qui funziona molto difficilmente l'economia, c'è una frammentazione politica. Prima di prendere decisioni simili, la UE si è sempre consultata con tutti i Paesi membri. Nel caso del Kosovo è stata fatta un'eccezione. Le consultazioni non sono avvenute perché era evidente che alcuni Paesi non riconoscono il Kosovo, pertanto non avrebbero sostenuto questa decisione. In altre parole, l'Unione europea ha agito in elusione delle proprie norme", — ha detto Irina Rudneva.
Secondo l'analista, l'Unione Europea persegue obiettivi specifici. Tuttavia l'ingresso nella UE del Kosovo potrebbe avere conseguenze negative.
"Il Kosovo può diventare la bomba ad orologeria all'interno della UE. Quello che fa oggi l'Europa può essere spiegato da una sola cosa: agisce su mandato degli Stati Uniti, cercando di impedire il ritorno del Kosovo all'interno della Serbia. Di recente le azioni dell'Europa sono scandite dagli ordini che arrivano dagli Stati Uniti. Gli USA sono interessati alla destabilizzazione dell'Europa e della regione in particolare. Si costruiscono e rafforzano le basi, la regione viene armata e supportata finanziariamente. Per tenere sotto controllo questa regione, viene integrata nell'Unione Europea", — ritiene Irina Rudneva.
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