IL MESTIERE PIU’ ANTICO DEL MONDO ESERCITATO DAI CAMBI DI CASACCHE
Il cambio di casacca di senatori e deputati nel parlamento italiano è cosa comune e direi abituale già dal Regno d’Italia ai tempi di Depretis, ma nelle ultime legislature è aumentato a dismisura.
Se a marzo 2015 erano 235 a dicembre sono diventati 320, un numero consistente, dovremmo dire il 50% degli eletti nella sola Camera dei Deputati, che poi diciamoci la verità nessuno di questi è stato realmente eletto ma sono tutti facenti parte di una lista elettorale bloccate (legge PORCELLUM con voti della Lega e Popolo delle Libertà, ma con l’appoggio sottobanco dei poteri forti della sinistra), perché in Italia non esiste e non vogliono chiaramente fare la legge sull’elezione uninominale e neppure inserire il << vincolo di mandato>>legge tanto pubblicizato da Lega ( la stessa che lo ha promosso e approvato) e M5S.
L’articolo 67 della Costituzione dichiara« Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato » ed esclude qualsiasi forma di ripercussione nei confronti di Deputati e Senatori dove indipendenza e autonomia sono sanciti nero su bianco. Garanzia riconfermata dalla legge Boschi che riforma la seconda parte della Carta.
I deputati e senatori dunque, esercitano la rappresentanza della intera Nazione e non dei singoli cittadini, e ancor meno dei partiti, delle alleanze, dei movimenti o di qualsiasi altra forma d’associazione organizzata con il fine di ottenere voti per essere eletti membri del Parlamento italiano. L’assenza di vincolo di mandato rende legittimo per i parlamentari il passaggio a un gruppo parlamentare diverso da quello originario, relativo alla lista di elezione.
Edmund Burke, nel discorso agli elettori di Bristol il 3 novembre 1774 dichiarava:
« Il parlamento non è un congresso di ambasciatori di opposti e ostili interessi, interessi che ciascuno deve tutelare come agente o avvocato; il parlamento è assemblea deliberante di una nazione, con un solo interesse, quello dell’intero, dove non dovrebbero essere di guida interessi e pregiudizi locali, ma il bene generale ».
LaXVII l Legislatura che ha avuto inizio il 15 marzo 2013 ha prodotto non solo il cambio di casacca ma chiaramente spostato una quantità di soldi imponente, soldi dei cittadini italiani, ricordiamocelo sempre. A parte, i casi di espulsione dei pentastellati, con motivazioni assurde ma usando il bisturi chirurgicamente, solo perché non si è d’accordo con la linea politica didattoriale di Grillo e Casaleggio e questa la dice lunga su cosa sia il M5S.
Un caso su tutti è quello del sen. Verdini che da deus macchina di Berlusconi, quindi pagato profumatamente dal cavaliere anzi ex, ha deciso di formare un proprio gruppo parlamentare per attaccarsi al treno di Renzi end Company, perché meglio salire sul treno di chi ti darà (forse) una nuova chance elettiva in qualche lista del PD, che rischiare di rimanere senza poltrona e quindi senza potere, perché << il potere logora chi non ce l’ha>> io aggiungerei che logora chi invece non ha voglia di lavorare per il paese.
Verdini non è l’unico nome eccellente, nominiamo Pietro Ichino, Stefania Giannini ministro dell’istruzione, Casini, Mastella, Linda Lanzillotta con 6 cambi, per terminare a Campana recordam con 10 cambi di casacca. Non male direi!
Come li potremmo definire? Puttane di stato? Approfittatori della Costituzione? O semplicemente I NUOVI AFFARISTI DELL’ERA MODERNA?
Di certo i cambi di casacca non finiranno, il richiamo delle sirene marchiate PD sono forti, molti senatori e deputati pensano che aderire al PD possa dar loro un’ ulteriore possibilità di sedersi su quelle poltrone rosse dove dovrebbe REGNARE LA DEMOCRAZIA, ma in realtà è un covo di affaristi (non tutti per carità) e garantire loro per altri anni un lauto stipendio.
Fabrizio Martin
Movimento Base Italia
Movimento Base Italia
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