Un nuovo allarme meteo, che arriva direttamente dalla stratosfera polare, dove si prevede un significativo fenomeno di riscaldamento. L’immagine lo dimostra in modo lampante: la temperatura attuale sulla stratosfera (tra i 10 e i 50 km di altezza) del Circolo polare Artico, tra i27mila e i 31mila metri, è mediamente compresa tra i meno 60 e meno 80 gradi. In corrispondenza della calotta polare o del mare glaciale artico, inoltre, la temperatura è tra -50 e -80°. Stando alle previsioni, per il 31 gennaioalla stessa quota del Vortice polare è previsto un robusto riscaldamento, proprio in corrispondenza della Calotta polare, con decentramento delle aree più fredde verso l’artico europeo: si prevede un riscaldamento di 30-40 gradi, passando dagli attuali -80° circa a -40 gradi.
Come detto, un significativo riscaldamento e in grado di cambiare gli equilibri nella sede del vortice polare. Tutto ciò può avere importanti risvolti meteorologici. Se la previsione venisse confermata, il riscaldamento potrebbe provocare una destrutturazione su tutta la colonna del Vortice polare: dunque, dopo il 5 febbraio (ma la data è indicativa), anche l’Europa, come gli Stati Uniti in questi giorni, potrebbe affrontare una bufera di neve. Il grande freddo subito dopo una (altrettanto prevista) ondata di caldo, con temperature superiore alla media. Difficile ipotizzare quali parti d’Europa potrebbero essere colpite. Più facilmente ipotizzabili, come detto, le date: il fenomeno potrebbe iniziare dal 5 febbraio e proseguire nella prima e anche nella seconda decade di febbraio.
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