SONDAGGI POLITICI (25 GENNAIO 2016) – Oggi, al posto delle solite intenzioni di voto per le politiche, parliamo dei sondaggi sul referendum costituzionale.
Si voterà a ottobre 2016 per confermare le modifiche dettate dal ddl Boschi, il qualemodifica il Senato e il Titolo V della Costituzione (cioè quello relativo al rapporto fra Stato ed Enti locali).
Su ilgiornale.it Augusto Minzolini lancia un’accusa pesante contro la Rai e i media in generale: secondo il giornalista, i mezzi di informazione avrebbero oscurato unsondaggio in cui il NO è in vantaggio rispetto al SI’.
Ricordiamo che il referendum sarà cruciale per il destino politico di Matteo Renzi, visto che l’ex sindaco lascerà Palazzo Chigi nel caso in cui dovesse vincere il fronte del NO.
Sondaggi politici (25 gennaio 2016): NO in vantaggio sul SI’, ma i media tacciono. Renzi verso la fine inevitabile?
Minzolini parte con un dato di fatto: si vedono sondaggi politici su tutto, ma sul referendum costituzionale sembra esserci una sorta di tabù. Alcuni dati già ci sono, ma restano chiusi nell’oscurità di un cassetto. A novembre scorso, secondo uno di questi sondaggi rimasti nell’ombra, il 40% degli italiani non sapeva niente sulla riforma del Senato. Questa insipienza comportava la vittoria del SI’ sul NO, 31% a 21%.
Arriva gennaio 2016 e tutto cambia. Gli insipienti scendono al 30% e il NO supera il SI’, con ben 10 punti di vantaggio. Un ribaltone stupefacente. Di questo passo, se il trend non cambia,Matteo Renzi andrà incontro alla debacle totale.
Renzi sembra essere consapevole di questo trend negativo, tanto che ha già provato (non riuscendoci) ad accorpare il referendum costituzionale con le Amministrative in arrivo:
“Ci ha provato e ci riproverà – ha spiegato il capogruppo di Sel al Senato, Loredana De Pretis -: dipende tutto da Mattarella”.
In cosa può sperare Renzi per risalire la china, visto che la fiducia degli italiani nei suoi confronti è in costante calo? L’avete già capito: l’unica speranza dell’ex sindaco sono i suoi soliti “regalini”, la politica dei bonus: intanto quei 500 euro ai neo-diciottenni, poi l’abolizione della prima rata dell’Imu a giugno.
Purtroppo per lui, dati alla mano, la fiducia degli italiani in Renzi non va oltre il 30%. Il 70% lo vorrebbe a casa.
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