L’allarme si sta diffondendo in tutto il continente americano per causa della nuova epidemia del Zika che sembra venga diffusa dal virus portato da una zanzara che vive in zone tropicali. Questo virus è particolarmente pericoloso per le donne gravide e per i neonati in quanto potrebbe provocare forme di danni celebrali e microefalea.
Alcuni ricercatori indipendenti stanno indagando sulle cause e sulle relazioni di questa epidemia con la massiccia presenza di pesticidi diffusi nell’agroalimentare, come anche nei cibi industriali geneticamente modificati per mezzo degli OGM e quanto abbia a che fare con gli interessi delle grandi multinazionali farmaceutiche (Big Farma) che sono alla ricerca di un vaccino contro questa infezione.
Partiamo dal presupposto che comunque non ci fidiamo delle notizie che vengono diffuse dai grandi media su tale questione e la psicosi che si sta diffondendo sull’epidemia desta alcuni sospetti. Non mancheremo di informare (nel nostro piccolo) dei risultati delle indagini svolte da questi ricercatori indipendenti e ne daremo notizia.
Per dare una idea di quanto tutte le notizie possano essere manipolate da interessi “inconfessabili”, pubblichiamo una informativa, pubblicata da “Prensa Latina” relativa ad un’altra epidemia che ha afflitto alcuni paesi dell’America Latina negli anni ’80 e seguenti: il “dengue”.
Uno studio conferma che gli USA introdussero l’eèpidemia di “dengue” a Cuba nel 198
1° feb (Prensa Latina) Un’epidemia della dengue emorragica accaduta a Cuba nel 1981, che causò 158 morti, tra questi 101 bambini, è stata introdotta deliberatamente nel paese dagli Stati Uniti, come confermato da una ricerca che ha pubblicato la rivista Bohemia.
La pubblicazione riporta nella sua pagina web che l’articolo “Prima epidemia della dengue emorragica nelle Americhe, 1981: nuove conoscenze sull’agente causante offre evidenze scientifiche che corroborano l’accusa fatta da Cuba.
La sua autrice principale, la dottoressa in Scienze Rosmari Rodriguez, ricercatrice dell’Istituto di Medicina Tropicale Pedro Kouri (IPK), è stata premiata per questo risultato col Gran Premio nel Concorso Annuale di Salute 2015. Vedi: revista cubana
de medicina tropicaldoctora Rosmari Rodriguez
La Rodriguez aveva segnalato che negli anni ’90, l’IPK, insieme ad istituzioni simili di altri paesi, realizzò studi per caratterizzare il ceppo causante dell’epidemia della dengue emorragica del 1981.
Questi studi risultarono sufficienti per dimostrare che il ceppo causante dell’epidemia del 1981 aveva gran similitudine con quello del laboratorio Nuova Guinea C, isolato nel 1944 (prima volta che si isolò la dengue 2 nel mondo), ha spiegato la dottoressa.
Gli esperti cubani hanno scoperto la sequenza del genoma completo di ceppi virali raccolti in differenti momenti dell’epidemia, per dimostrare che non si trattava di un inquinamento da laboratorio.
Nel 1983, ricorda la rivista Bohemia, lo scientifico Gustavo Kourì denunciò questa aggressione biologica contro Cuba in un congresso di Medicina Tropicale a Calgary, in Canada.
I cubani dimostrarono evidenze nel 1995 sulla similitudine del ceppo circolante nel 1981 a Cuba, con il primo della dengue 2 isolato nel mondo, conosciuto come di riferimento.
I ricercatori cubani riuscirono ad amplificare e riprodurre la sequenza del genoma completo dei ceppi originali ottenuti in differenti momenti dell’epidemia del 1981, per mezzo di strumenti bioinformatici, che permisero definire con elevata certezza la relazione genetica dei ceppi cubani del 1981 con il ceppo Nuova Guinea C.
Dopo aver analizzato le sequenze di ceppi in distinti momenti dell’epidemia notarono che, sebbene tutte erano simili a quelle del Nuova Guinea del 1944, c’erano delle differenze tra i ceppi cubani. Questo si spiegava con il fatto che il virus aveva sofferto dei cambiamenti durante il periodo epidemico.
Gli specialisti arrivarono alla conclusione che il virus era stato volutamente diffuso fra la popolazione a scopo sperimentale e per motivi mai chiariti.
Fonte: Prensa Latina
La Rodriguez aveva segnalato che negli anni ’90, l’IPK, insieme ad istituzioni simili di altri paesi, realizzò studi per caratterizzare il ceppo causante dell’epidemia della dengue emorragica del 1981.
Questi studi risultarono sufficienti per dimostrare che il ceppo causante dell’epidemia del 1981 aveva gran similitudine con quello del laboratorio Nuova Guinea C, isolato nel 1944 (prima volta che si isolò la dengue 2 nel mondo), ha spiegato la dottoressa.
Gli esperti cubani hanno scoperto la sequenza del genoma completo di ceppi virali raccolti in differenti momenti dell’epidemia, per dimostrare che non si trattava di un inquinamento da laboratorio.
Nel 1983, ricorda la rivista Bohemia, lo scientifico Gustavo Kourì denunciò questa aggressione biologica contro Cuba in un congresso di Medicina Tropicale a Calgary, in Canada.
I cubani dimostrarono evidenze nel 1995 sulla similitudine del ceppo circolante nel 1981 a Cuba, con il primo della dengue 2 isolato nel mondo, conosciuto come di riferimento.
I ricercatori cubani riuscirono ad amplificare e riprodurre la sequenza del genoma completo dei ceppi originali ottenuti in differenti momenti dell’epidemia del 1981, per mezzo di strumenti bioinformatici, che permisero definire con elevata certezza la relazione genetica dei ceppi cubani del 1981 con il ceppo Nuova Guinea C.
Dopo aver analizzato le sequenze di ceppi in distinti momenti dell’epidemia notarono che, sebbene tutte erano simili a quelle del Nuova Guinea del 1944, c’erano delle differenze tra i ceppi cubani. Questo si spiegava con il fatto che il virus aveva sofferto dei cambiamenti durante il periodo epidemico.
Gli specialisti arrivarono alla conclusione che il virus era stato volutamente diffuso fra la popolazione a scopo sperimentale e per motivi mai chiariti.
Fonte: Prensa Latina
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