venerdì 13 maggio 2016

AGENZIA SPAZIALE EUROPEA: “SI INDEBOLISCE IL BATTITO MAGNETICO DELLA TERRA”



Come riportato dall’agenzia di stampa Ansa, i satelliti dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea) hanno ascoltato il ‘battito magnetico’ della Terra, indicando che in alcune zone si sta indebolendo mentre in altre aumenta, in una mappa senza precedenti.

I dati della flotta di satelliti Swarm, lanciati nel 2013 dall’Agenzia Spaziale Europea (Esa), mostrano inoltre che il Polo Nord si sta gradualmente spostando verso Est. Lo stato di salute del campo magnetico che protegge il nostro pianeta dagli sciami di particelle provenienti dal Sole è stato presentato nel convegno Living Planet organizzato a Praga dall’Esa. Ovviamente queste sono notizie certe, quindi basate su ricerche scientifiche e non dettate dai complottisti, che spesso vengono accusati di raccontare e pubblicare notizie infondate.



Ovviamente, qui si tratta, come detto sopra, dei dati raccolti dai tre satelliti gemelli della costellazione Swarm, che mostrano come il campo magnetico terrestre si sia indebolito del 3,5% sul Nord America, mentre si è rafforzato di circa il 2% sull’Asia. La zona in cui il campo magnetico è più debole in assoluto si trova nell’Atlantico meridionale e si sta spostando verso Ovest, mentre e si è indebolita ulteriormente di circa il 2%. ”La qualità dei dati è veramente eccellente” ha osservato Rune Floberghagen, responsabile della missione per l’Esa.



“Sono state registrate accelerazioni nel flusso di metallo liquido che scorre all’interno del nucleo”

Obiettivo della missione Swarm ha il compito di realizzare la mappa del campo geomagnetico terrestre e della sua evoluzione nel tempo. Il campo magnetico è una sorta di ‘bolla invisibile’ che protegge il pianeta dalle radiazioni cosmiche ed è prodotto dal nucleo terrestre che funziona come una dinamo. In particolare è generato dall’oceano di ferro liquido che costituisce il nucleo esterno del nostro pianeta, a 3.000 chilometri di profondità e si pensa che i cambiamenti dell’intensità del campo siano legati direttamente ai cambiamenti che avvengono in questa regione. ”Inaspettatamente – ha detto Chris Finlay, dell’università Tecnica della Danimarca, che lavora alla missione – stiamo trovando rapidi cambiamenti del campo magnetico e sembrano essere il risultato di accelerazioni nel flusso di metallo liquido che scorre all’interno del nucleo”.


Redazione Segnidalcielo

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