sabato 21 maggio 2016

IL MONDO ASTRALE O 4ª DIMENSIONE





Esistono diversi livelli di vibrazione energetica, che noi chiamiamo piani di vibrazione, altre dimensioni o aldilà. Ognuno di questi piani presenta diverse manifestazioni e diverse creature. Per fornire un semplicissimo esempio e poter meglio far intendere la distinzione, possiamo annoverare tra queste creature i “defunti” che, a seconda della vibrazione che hanno acquisito in base al loro livello spirituale, si collocano nei piani di loro competenza.
Il termine “astrale” o “relativo alle stelle”, venne usato in origine per descrivere i cieli e gli dèi del mondo pagano. Poi la parola si è estesa nelle sue applicazioni e venne impiegata per indicare quella che potrebbe essere chiamata la “terra dei fantasmi” degli antichi popoli. Questa terra dei fantasmi si credeva abitata da esseri di natura eterea: non solo spiriti disincarnati ma anche esseri angelici di un ordine molto elevato. Il mondo astrale è infatti lo stadio successivo alla vita fisica. Esso è una replica di questo mondo, risultando essere così la dimensione, o il piano, che maggiormente si avvicina al piano della terra. Grazie a questa duplicazione si riduce lo shock dopo la morte fisica; per i molti che non sono istruiti il cambiamento sarebbe altrimenti più di quanto riuscirebbero a sopportare.

Una delle cose più difficili a capirsi è che il mondo astrale è reale, abitato e “solido” come il mondo materiale. Come il vapore è reale al pari dell’acqua o del ghiaccio, così l’astrale è reale al pari del mondo della materia. Si pensi infatti che lo spazio fra gli elettroni degli atomi della materia cosiddetta solida è grande, in proporzione, come lo spazio fra i pianeti del nostro sistema solare. Siccome ogni elettrone, atomo e molecola, sono in costante e intensa vibrazione, in realtà non vi è nulla di solido. La vibrazione delle sostanze del mondo astrale è più alta di quella del mondo materiale, queste risultano così essere più fini.

Il mondo astrale è infatti essenzialmente un mondo di pensiero, dove il pensiero è realtà.L’espressione dei pensieri resta grezza, il pensare continua a riflettere le cose fisiche, tuttavia vi sono vari gradi nella vita astrale e con l’emergere passo per passo del risveglio spirituale, la grettezza lentamente scompare rendendo tale vita maggiormente raffinata. Il mondo stesso viene modellato dai pensieri per cui se interiormente viviamo emozioni contrastanti, paure, rancori o attaccamenti, modelleremo la “sfera” astrale in base a queste emanazioni. Ecco quindi che chi vive un inferno interiore lo esteriorizzerà nella materia astrale, mentre chi è in armonia con le energie mentali ed emozionali vivrà esperienze definibili come paradisiache. Tali esperienze non sono quindi punizioni o premi calati dall’alto, ma sono le conseguenze delle proprie emanazioni interiori, consce ed inconsce. Da qui nasce l’esigenza di rendere limpido il nostro inconscio tramite pratiche meditative che ci insegnano a dominare l’attività mentale.

Gli abitanti del mondo astrale sono formati dai corpi astrali delle persone viventi addormentate e dai defunti. Vi sono poi anche i corpi astrali degli animali addormentati, gli spettri (gusci o fantasmi) e gli esseri di natura (fate, gnomi, ecc.), che verranno descritti dettagliatamente in seguito.

Il corpo astrale, essendo costituito da materia molto più fine, circonda e compenetra il corpo fisico e sopravvive a quest’ultimo per un certo numero di anni. Non è immortale neanche questo poiché alla fine si disintegra e si dissolve nei suoi elementi originari. Morte in realtà significa trasformazione, risurrezione, il sorgere del superiore dall’inferiore.

Data la condizione più eterica del corpo astrale, è possibile per un essere che vive completamente nel mondo astrale, occupare lo stesso spazio di uno che vive nel mondo fisico senza che i due si intralcino nei movimenti; essi sono così inconsapevoli della reciproca presenza. Questo significa che intorno a noi vi sono le entità del mondo astrale e degli altri mondi che vivono la loro vita, senza che vi sia una coscienza reciproca, salvo che in circostanze particolari.

L’esperienza nel mondo astrale è vissuta come un mondo di sogno. Non lo è per coloro che vi vivono, per questi è un mondo reale. Diventa un mondo di sogno quando si risvegliano e richiamano l’esperienza.
La visione astrale e la bilocazione

Il nostro corpo astrale ci mette in relazione col mondo astrale e con tutti gli esseri che vi abitano attraverso la controparte astrale di ognuno dei sensi fisici. Così ogni uomo ha il potere latente di vedere, udire, sentire, odorare e gustare anche sul piano astrale.

Nella maggior parte dei casi la visione astrale viene sviluppata in maniera lenta e graduale. Molte persone la possiedono in debole misura, per mancanza di un’educazione appropriata. Altre ne hanno ogni tanto barlumi, e altre ancora ne sono totalmente sprovviste.

Nei casi di chiaroveggenza, o visione astrale, la persona ha conservato la capacità di attivare i sensi astrali pur rimanendo nel proprio corpo fisico percependo così in maniera naturale i fenomeni del piano astrale. Per essa non è necessario entrare in trance o in qualsiasi altro stato mentale anomalo.

I ricercatori più evoluti possono però lasciare temporaneamente il loro corpo fisico (che rimane in uno stato di sonno o trance), e ritirarsi nel corpo astrale con il quale possono così visitare a piacere il mondo astrale, anche in punti dello spazio molto lontani dal luogo in cui giace il loro corpo fisico. Tale pratica,ovvero l’uscita consapevole dell’anima dal proprio corpo, viene detta bilocazione ed è una delle forme possibili, una delle più dirette e scioccanti, di risveglio interiore.

Al contrario di ciò che molti pensano, la bilocazione astrale non è un fenomeno raro e accessibile solo ad una ristretta élite di persone particolarmente dotate, ma un fenomeno che tutti possono sperimentare. È sufficiente rilassarsi completamente, corpo e mente, in una sorta di training autogeno, con la ferma intenzione di effettuare questo tipo di esperienza. Per riuscire nell’intento di bilocarsi dobbiamo mantenere viva la nostra coscienza nel momento in cui, normalmente, cadremmo nello stato del sonno; di solito bisogna insistere per più giorni prima di riuscire nell’intento di uscire dal proprio corpo. La vera barriera da superare consiste nel muro creato dal nostro io, nella paura di morire e di non poter più tornare nel nostro corpo provata nell’esperienza di bilocazione. Infatti la bilocazione viene anche chiamata “piccola morte”, proprio perché al momento della morte fisica la nostra anima fuoriesce dal corpo così come nell’uscita astrale consapevole. L’unica differenza consiste nel cordone d’argento che, da vivi, ci lega al corpo fisico e ci richiama al nostro involucro nel caso di bilocazione prolungata o se disturbati mentre siamo nell’astrale.

Durante l’esperienza di bilocazione, visto il potere di modellare, anche inconsapevolmente, la materia energetica circostante, si potrebbero attirare entità energetiche sia gradevoli che sgradevoli (è difficile distinguere quelle create dai nostri pensieri da quelle autonome).

Se spinti nella nostra ricerca da motivazioni di conoscenza con cuore puro, avremo la possibilità di incontrare delle entità molto particolari: alcuni li chiamano Maestri, altri Buddha, altri Antenati e altri ancora Angeli. Sono Entità energetiche potentissime, il cui incontro rappresenta una vera Iniziazione, e che a volte si manifestano alla prima esperienza di bilocazione per dare il benvenuto al Nuovo Risvegliato.

Per evitare invece sgradevoli incontri ci si può proteggere nella preparazione all’uscita corporea cercando di risvegliare in sé amore e luce verso tutte le cose.

Chiunque ha avuto delle esperienze di pre-morte o di bilocazione cosciente potrà garantirvi che queste hannocambiato radicalmente la loro vita, ampliando la concezione del creato e dando una nuova consapevolezza verso tutto ciò che ci circonda. Infatti ben diverso è presupporre l’esistenza di universi energetici diversi dalla realtà fisica dall’averne esperienza personale. E con un simile bagaglio di esperienza, come non avere Fede?
Cosa si vede quando si è fuori dal corpo fisico

Quando ci si trova fuori dal corpo fisico si è rivestiti dal corpo astrale che, se viene osservato, non è diverso da quello ordinario.

Ci si rende conto di essere realmente fuori dal corpo fisico quando, voltandoci, lo vediamo immerso in un apparente sonno sulla sedia su cui eravamo seduti solo pochi momenti prima. Guardando un poco più da vicino, vedremo che il nostro corpo astrale è collegato con la sua controparte fisica da un sottile filamento di sostanza eterea, chiamato“cordone d’argento”.Questo filamento può estendersi e contrarsi, permettendo così un movimento in piena libertà.

Ad un certo momento sentiremo la nostra forza vitale vibrare a più alta velocità e ci renderemo conto che un senso di pesantezza ci abbandona. Avremo l’impressione di muoverci senza sforzo. Potremo attraversare le pareti della stanza e uscire in strada, percorrendola tranquillamente come se fossimo nel corpo fisico.
Una passeggiata nel mondo astrale

Mentre passeggiamo nel mondo astrale potremmo vedere un’altra persona che si avvicina e passa attraverso di noi senza notarci. Un cane o un gatto invece avvertiranno la nostra presenza perché gli animali possiedono sensi psichici molto acuti.

Guardiamo da vicino le persone che passano. Ci accorgiamo che ognuna è circondata da un’aura che si estende da ogni lato per circa 60 – 90 centimetri. Osserviamo delle grandi nubi di sostanza semiluminosa, che fluttuano lentamente e i cui colori variano in continuazione. Sono nubi di energia create dal pensiero di molte persone. I pensieri sono attirati da pensieri affini per la nota legge di “sintonia”.

Muovendoci in una città potremo notare come ogni negozio abbia una sua specifica atmosfera astrale, creata dal tipo di energia dei proprietari e dei clienti abituali. Perfino le case e le strade hanno una loro atmosfera, creata dall’insieme dei pensieri di coloro che le abi­tano o le frequentano. Osservando dall’alto potremo vedere una grande mol­titudine di piccole luci; ognuna di esse rappresenta un’anima u­mana. Vi sono alcune luci che si distinguono per la loro brillantezza ed altre che risplendono come lampi elettrici: sono l’aura degli individui più progrediti spiritualmente.
Gli abitanti del mondo astrale
1. Le persone viventi addormentate ed i defunti

Nel mondo astrale esistono temporaneamente tutte le entità del mondo fisico, uomini ed animali, allorché nel sonno, i loro corpi sottili si separano dal corpo fisico. Mentre noi “dormiamo”, viviamo infatti nel nostro corpo astrale, pienamente coscienti ed attivi oppure parzialmente coscienti e semi addormentati, a secon­da del grado della nostra evoluzione. Quando ci “ri­svegliamo” i corpi sottili si uniscono nuovamente a quello fisico e cessiamo di essere abitanti del mondo astrale.

Anche le persone defunte vivono temporaneamente nel mondo astrale indossando il corpo a­strale. Generalmente, dopo un periodo di tempo passano nel mondo celeste; questa permanenza nel mondo astrale può variare da poche ore ad un secolo e più.

Va notato che, generalmente, si pensa che si possano incontrare i defunti non appena entrati nel mondo astrale. Ciò non è vero perché essi abitano solo in certi sottopiani di quel mondo e per poterli incontrare bisogna essere capaci di viaggiare tra i vari sottopiani fermandosi intenzionalmente in ognuno di essi.

Nelle suddivisioni molto basse del mondo astrale si può provare una sensazione molto sgradevole e quasi una repulsione fisica per l’atmosfera che vi si trova. Non è da meravigliarsi se uno degli antichi scrittori egiziani, le cui opere sopravvivono incise nella pietra, dice: “Che tipo di ignobile regione è questa in cui sono ignobilmente venuto? È senza acqua, senza aria, è indicibilmente profonda; è nera come la più buia notte quando il cielo è coperto da dense nubi e nessun raggio di luce attraversa la loro cortina. Qui le anime vagano senza aiuto e senza speranza; non vi è pace, non vi è calma, non vi è riposo per il cuore e la mente. Tutto è abominazione e desolazione. Guai all’anima che abita qui“. Guardandosi quindi attorno nella luce scarsa e spettrale di questa regione, si percepiscono innumerevoli forme umane dall’apparenza repellente. Alcune di esse sono così rozze da sembrare più bestiali che umane.

Queste creature sono i defunti che vissero in modo molto materiale, soddisfacendo i più infimi desideri ed ora vivono qui nel loro corpo astrale. Attraverso la nebbia presente in questo luogo, possiamo scorgere il mondo materiale. A noi appare staccato e lontano, ma per queste creature i due mondi sembrano fusi insieme ed a loro sembra di essere fra le persone e le scene che sono in accordo con i loro bassi desideri di un tempo. Ma, pur vivendo apparentemente fra queste scene a loro familiari, queste anime soffrono realmente il supplizio di Tantalo perché vedono chiaramente quello che avviene ma non possono partecipare alle baldorie e alle orge che contemplano. La mancanza del corpo fisico è per loro una vera “pena infernale”.

L’atmosfera astrale delle più basse osterie, bische, ippodromi, bordelli, ecc., sono piene di corpi astrali di anime assai basse. Talvolta queste creature riescono ad influenzare qualche “compagno” terreno allo scopo di trascinarlo ancor più nella degradazione e nella dissolutezza.

Nel tempo tali esperienze fanno provare all’anima un profondo disgusto per queste cose ed allora essa dirigerà i suoi desideri verso qualcosa di nobile ed elevato e potrà passare ad un sottopiano superiore del mondo astrale.
2. I gusci astrali o corpi astrali abbandonati

Mentre siamo nel mondo astrale potremmo anche vedere altre cose poco piacevoli, i cosiddetti “gusci astrali”, ovvero i residui del corpo astrale abbandonato dalle anime che sono andate verso i mondi superiori.

Quando l’anima trapassa, lascia dietro di sé il corpo fisico e vive nel mondo astrale per qualche tempo. Dopo qualche tempo abbandona anche il corpo astrale che comincia a disintegrarsi e col tempo scompare totalmente dissolvendosi nei suoi elementi originari. Vi è una grande differenza fra i gusci astrali di differenti individui, come pure fra la durata dei medesimi. Per esempio il guscio astrale di una persona di alta spi­ritualità e alti ideali si disintegrerà molto rapidamente, mentre il guscio astrale di una persona con molte tendenze materiali ci metterà molto tempo.

Questi corpi astrali abbandonati non differiscono nell’aspetto dai nostri corpi fisici abbandonati,trattengono una certa quantità della coscienza dell’anima dipartita e ricordano molte cose. Per qualche tempo conservano anche una curiosa vitalità e sono capaci di ripetere automaticamente certe abitudini e modi di espressione proprie dell’entità dipartita. Possono essere attratti durante sedute spiritiche ove vengono scambiati per le anime vere di cui non sono che semplici contraffazioni.
3. Il potere dei “fantasmi o spettri astrali”

Nel caso di un’anima che nutriva intensi desideri materiali, le sue vibrazioni assai basse possono dare al guscio che ha abbandonato sembianza di vita e attività; così esso può manifestare un certo potere, limitato però nel tempo, e diventare uno “spettro astrale” che invece di fluttuare nello spazio astrale come gli altri gusci, appare nel mondo fisico come un essere evanescente dalle sembianze umane.

Vagano come sonnambuli, senza alcuno scopo, e costituiscono uno strano e sgradevole spettacolo. Il potere contraffatto di queste forme spettrali diminuisce di giorno in giorno, ma in certi casi viene intensificato nelle sedute medianiche per mezzo di uno stimolo psichico da parte di persone viventi sul piano materia­le. Questo potere, unito con le affinità mentali tra le persone presenti e lo spettro astrale,può far sì che questi si manifesti mediante una più o meno completa materializzazione, oppure attraverso l’organismo fisico del medium o dei medium presenti nel circolo (riti negativi). In tal caso lo spettro, rianimato e galvanizzato alla vita per mezzo del potere psichico del medium, o del circolo spiritico, riuscirà a manifestarsi con la parola, la scrittura automatica, i colpi o in vari altri modi. Nel migliore dei casi comunque i suoi sforzi saranno deboli e difettosi, e le persone che assistono al fenomeno lo ricorderanno con la sensazione che “doveva esservi qualche cosa che non andava”. In alcuni casi la vibrazione di vecchi ricordi sopravvive nella forma spettrale e ciò le permette di risponde bene ad eventuali domande. Inoltre queste entità prendono a prestito idee e impressioni dalla mente del medium e delle persone presenti; idee che, aggiunte ai loro evanescenti ricordi, danno loro la possibilità di rispondere alle eventuali domande in modo assai veritiero. Ma anche in questo caso vi sarà un’ombra di irrealtà che lascerà qualche dubbio a chi sa osservare attentamente.

È triste osservare come, a volte, gli spettri astrali vengano accolti come se fossero le ani­me di persone care. Una mancanza di conoscenza del piano astrale spesso permette deplorevoli errori di questo genere.
4. Gli esseri di natura (fate, gnomi, ecc.)

In certe regioni del mondo astrale esistono alcune entità, o esseri viventi, che non sono mai stati uomini e mai lo saranno perché appartengono a un ordine della natura totalmente diverso.

Queste strane entità sono generalmente invisibili agli esseri umani ma, in certe condizioni, possono essere percepite dalla visione astrale. A essere precisi questi esseri non abitano affatto sul piano astrale bensì sulla terra al pari degli esseri umani. Vibrano in modo diverso dal nostro e di solito sono di dimensioni microscopiche. Le chiamiamo entità astrali solo perché divengono visibili all’uomo quando egli è capace di vedere nell’astrale. La visione astrale, infatti, li ingrandisce alquanto e permette sia di vederli che di percepirne le vibrazioni. Alcune di queste entità sono conosciute come spiriti di natura e abitano nei fiumi, nelle rocce, nelle montagne e nelle foreste. Sono stati dati loro vari nomi tra cui citiamo: elfi, ginni, trolli, satiri, fauni, coboldi, goblin, piccolo popolo. Gli antichi occultisti chiamarono le entità della terra di questa classe col nome di gnomi; quelle dell’aria col nome di silfidi; le entità dell’acqua ondine e quelle del fuoco salamandre.

Questa classe di entità astrali di regola evita la presenza dell’uomo e fugge dai luoghi in cui l’uomo abita. Evitano le grandi città perché preferiscono la solitudine della natura. Non sono contrarie alla presenza fisica dell’uomo ma le sue vibra­zioni mentali risultano molto sgradevoli per loro.

Una certa classe può essere chiamata quella dei “bravi ragazzi”, la quale, ogni tanto, sembra provar piacere nell’aiutare gli esseri umani. Un’altra classe, oggi molto rara, si diverte a fare scherzi fanciulleschi soprattutto ai campagnoli.

Gli antichi “maghi” erano spesso assistiti da questi esseri. Oggi in India, in Persia, in Cina e in altre regioni orientali è nota questa assistenza. Molti degli atti meravigliosi di questi “maghi” sono attribuiti a tale aiuto.

Queste creature sembrano particolarmente inclini a far tiri birboni ai neofiti della ricerca psichica, che cercano di penetrare nel mondo astrale senza un’istruzione adeguata. A questi neofiti possono apparire sotto forme paurose o come mostri, allo scopo di allontanarli dalla regione astrale in cui è possibile osservarli.
Attenzione

È assolutamente sconsigliato fare o partecipare a sedute spiritiche, questo perché nel momento in cui viene stabilito un contatto con il piano astrale si crea un portale dimensionale con il mondo parallelo dove esistono i defunti dormienti, i resti dei defunti, le forme di energie negative, i burloni, le sanguisughe o vampiri energetici.

L.O.V.

Fonte: http://www.ascensione.ch/cosa-non-e-lascensione/il-mondo-astrale.html

http://www.educazionementale.it/

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