di GIADA BERTINI
E’ stretta la correlazione tra i maltrattamenti contro gli animali e la violenza contro donne e bambini.
“Per questo è opportuno che vengano denunciati i casi di maltrattamento su animali e che siano considerati come importanti segnali di disagio di una problematica a più ampio spettro nell’ambito di una famiglia o di una relazione nella quale sono a rischio non solo gli animali, ma tutta la componente più fragile: donne e bambini”. In Italia, la professoressa Pagani, ricercatrice del Cnr, sottolinea che i bimbi vittime di comportamenti violenti tendono poi a riprodurli sugli animali, evidenziando così che all’interno di talune famiglie esiste un sistema di coercizione e di sistematica crudeltà che il bambino a sua volta sfoga con chi è più debole di lui. “Non è difficile immaginare quali siano le conseguenze sullo sviluppo emotivo, psicologico e culturale del bambino. – aggiunge Ilaria Ferri – : La violenza diventa lo strumento con cui, specie da adulto, egli si rapporta al mondo”. La dottoressa Sorcinelli, project leader di Link Italia, ha evidenziato che negli Usa dagli anni ‘70 ad oggi più del 70% delle donne che ha subito abusi ha segnalato che i loro aguzzini avevano minacciato di ferire i loro animali o lo hanno poi fatto, e che più del 30% delle madri maltrattate ha segnalato analoghi comportamenti messi in atto a danno degli animali domestici. Denunciare il maltrattamento contro gli animali è un atto di civiltà che non si limita al diritto e al rispetto di tutti gli animali, ma influisce anche sull’intero ambito familiare nel quale vive l’affermazione della violenza
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