Il mitico Dagospia ci trasmette molto bene L'ESSENZA di
questo Governo-trionfo-dell'Inciucio
nel quale PDL-PDmenoL si scambiano "favori&veti
incrociati"...
Tu non tocchi me su questo ed io non tocco te su questo...Tu
mi fai fare questo ed io ti faccio fare quest'altro...
E dunque anche su Monte dei Pacchi man mano si procede
all'INSABBIAMENTO (come vi avevo preannunciato) che consiste non solo nel non
"sfiorare" Draghi ed i vertici del PD ma addirittura del
"premiare" chi ha male operato e vigilato...piazzandolo nei posti che
contano in modo che sia meglio in grado di "dissimulare ciò che va
dissimulato", per l'interesse nazionale naturalmente...(cit. Napolitano-Casta-Inciuciator)
Dunque la Casta può continuare imperterrita nel suo Dominio
oligarchico&autoreferenziale grazie al sostegno della VERA Casta ovvero la
maggioranza dei cittadini italiani che questo vogliono...e dunque questo si
meritano.
1. PER IL LAVORO EGREGIO SVOLTO SULLA NON-VIGILANZA AL MONTE
DEI PASCHI LETTA E NAPOLITANO HANNO CHIAMATO GLI STESSI PROTAGONISTI A GESTIRE
LE FINANZE PUBBLICHE! - 2. IL DIRETTORE GENERALE DI BANKITALIA, LEGATISSIMO A
MARIO DRAGHI, FABRIZIO SACCOMANNI È STATO PROMOSSO A MINISTRO DELLE FINANZE E
COME RAGIONIERE GENERALE È STATO NOMINATO UN SUO FEDELISSIMO, ANCH’EGLI DI
BANKITALIA DANIELE FRANCO.................
- 3. VISTO CHE SI TROVANO SUL LUOGO DEL DELITTO, POSSONO LOR
SIGNORI CONTROLLARE DELLA VERIDICITÀ DEI CONTI DELLO STATO SE, COME SI MORMORA
NELLE STANZE PIÙ SEGRETE DELLE GRANDI BANCHE D’AFFARI L’ITALIA, DAL 1994 AL
1997 (DIRETTORE GENERALE DEL TESORO DRAGHI) HA SOTTOSCRITTO DERIVATI PER CENTO
MILIARDI DI EURO CHE LE HANNO CONSENTITO DI ENTRARE NEI PARAMETRI PER
L’ADESIONE ALL’EURO? -
Superbonus per Dagospia
Nel 2008 avevo messo al corrente la magistratura milanese di
quello che nelle sale cambi era una voce diffusa e cioè che all'interno del
Monte dei Paschi agiva una combriccola che operava a danno della banca.
L'inchiesta era partita dalla Svizzera dove i magistrati si erano insospettiti
degli enormi flussi di denaro intermediati da società pressoché sconosciute.
Antonio RizzoANTONIO RIZZO
L'inchiesta denominata Lutifin si è conclusa con 18 rinvii a
giudizio, gli inquirenti, come da prassi, hanno avvisato Bankitalia anche
perché non avrebbero potuto svolgere le necessarie verifiche senza la sua
collaborazione. Dal 2008 al 2012 i vertici della Banca Centrale italiana hanno
ignorato ogni segnalazione, hanno ignorato il rapporto ispettivo dei propri
organi di vigilanza ed hanno segretamente prestato 2,7 miliardi di euro ad una
banca sull'orlo del fallimento.
MARIO DRAGHIMARIO DRAGHI
In seguito hanno convinto il Governo Monti ad erogare 4
miliardi di euro di soldi pubblici alla stessa banca e le hanno consentito di
contabilizzare in maniera alquanto bizzarra 1,8 miliardi di derivati.
In base a questo egregio curriculum il Direttore Generale di
Bankitalia, nonché legatissimo a Mario Draghi, è stato promosso a Ministro
delle Finanze ed a controllore dei conti pubblici come Ragioniere Generale è
stato nominato un suo fedelissimo, anch'egli di Bankitalia Daniele Franco.
Entrambi ora hanno i pieni poteri per verificare la
consistenza e la veridicità dei conti dello Stato ed in particolare se, come si
mormora nelle stanze più segrete delle grandi banche d'affari l'Italia, dal
1994 al 1997 (Direttore Generale del Tesoro Draghi) ha sottoscritto derivati
per cento miliardi di euro che le hanno consentito di entrare nei parametri per
l'adesione all'Euro.
(http://www.nytimes.com/2010/02/14/business/global/14debt.html?pagewanted=all&_r=0)
daniele francoDANIELE FRANCO
Si dice anche che l'attuale Direttore Generale del Tesoro
Vincenzo La Via sia stato molto attivo negli ultimi anni a ristrutturare
miliardi di swap ed opzioni su swap nel tentativo di cancellare le tracce dei
derivati contratti dai suoi illustri predecessori. Il problema è che i
contratti si possono modificare ma le perdite restano e sarebbero state
"spalmate" sugli esercizi successivi a partire dal 2014.
Vincenzo La ViaVINCENZO LA VIA
In sostanza il Tesoro italiano dal 1994 e negli anni
successivi si sarebbe comportato ne più ne meno come il Monte dei Paschi sotto
lo sguardo e la benevolenza di Bankitalia.
Ora Letta e Napolitano chiamano gli stessi protagonisti a
gestire le finanze pubbliche, eppure il presidente della Commissione Bilancio
della Camera, e lettiano di ferro, Francesco Boccia aveva promesso fuoco e
fiamme per fare luce sul reale stato del libro di derivati del MEF ma fino ad
ora niente si muove.
SACCOMANNI IN RITIROSACCOMANNI IN RITIRO
Ancora più inquietante è la voce che continua a circolare
nella City di Londra secondo cui il derivato che è costato 2,7 miliardi al
governo italiano nel 2012 (http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/03/20/derivato-bomba-la-vera-storia-del-buco-al-tesoro/198052/)
sia solo uno di tre contratti gemelli chiusi conclusi dallo stesso La Via nel
1994 quando transitava al Tesoro.
LETTA E NAPOLITANO
La tesi ufficiale è che si tratti di "derivati di
copertura" ma chi ha visto i contratti dice che la giustificazione non
regge dal punto di vista matematico perché lo Stato Italiano avrebbe incassato
dei sostanziosi benefici al momento della chiusura dei contratti per poi
doverli pagare, con gli interessi, nel futuro.
Se così fosse i contratti potrebbero essere invalidati visto
che creano un indebitamento non approvato dal Parlamento e quindi chi gli ha
sottoscritti non aveva i poteri per farlo.
Potremmo quindi scoprire di star pagando un conto
salatissimo solo per proteggere la reputazione di chi ha contratto debiti in
nome dello stato senza averne i poteri.
Perché Saccomanni non ci toglie questo dubbio una volta per
tutte e trasmette alla commissioni bilancio tutti i contratti derivati in
essere del Governo Italiano?
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