Piero Cammerinesi
C'è davvero poca consolazione nel poter affermare: "io l'avevo detto!", in particolare quando le notizie - che ci confermano di aver avuto ragione in tempi non sospetti - sono inquietanti come quelle che oggi ci giungono dai media.
C'è davvero poca consolazione nel poter affermare: "io l'avevo detto!", in particolare quando le notizie - che ci confermano di aver avuto ragione in tempi non sospetti - sono inquietanti come quelle che oggi ci giungono dai media.
Mi
riferisco a quanto scrissi – dopo aver assistito all'incoronazione di
Obama e al suo discorso d'insediamento – in un articolo molto critico
sulle reali 'qualità' di questo presidente che sembrava reincarnare il
fascino di JFK.
Fui ferocemente attaccato da tutti coloro che seguivano trasognati i "Change" e gli "Hope" della sagace campagna presidenziale...
Scrissi allora: "Guarda
guarda, questo sta facendo fessi tutti ... l'inganno più pericoloso è
quello di chi dice 99 verità ed una sola menzogna, che inevitabilmente
viene acriticamente vissuta come verità...sarebbe veramente il colmo
farci 'fregare' da Obama dopo essere sopravvissuti ad un incapace come
Bush che ha rappresentato manifestamente la menzogna per otto lunghi
ann[1]"
E per averci fregato, Obama ci ha fregato eccome!
Dopo
che Bush ha utilizzato l'11 Settembre per invadere Iraq e Afghanistan –
in attesa della partita con l'Iran - ora Obama si serve dell'attentato
di Boston per abolire di fatto ogni privacy all'interno di quella che
era la Land of the Free.
Dieci giorni dopo Boston, infatti, è stata firmata un'ordinanza che obbliga il maggiore operatore telefonico e Internet USA, Verizon, - e ancora non abbiamo conferme degli altri - a fornire alla NSA (Agenzia per la Sicurezza Nazionale) dettagliate informazioni su tutte le telefonate sia nazionali che internazionali.
Qui negli
USA non si erano ancora spenti gli echi degli scandali di agenzie di
stampa e giornalisti intercettati dal Dipartimento di Giustizia[2] e
dell'IRS (Agenzia delle Entrate) che eseguiva accertamenti ad arte su specifici gruppi parlamentari[3], che il Guardian[4] ci regala quest'ultima chicca a stelle e strisce.
Di che si tratta?
La Fisa,
un tribunale segreto che sta per Foreign Intelligence Surveillance
Court, il 25 Aprile scorso ha dato all'FBI – e di fatto al Governo -
potere illimitato di ottenere qualsiasi tipo di dato sulle telefonate
private dei cittadini americani per un periodo iniziale di tre mesi.
Voi
direte: ma qualcuno si ribellerà a un tale scempio, in fondo è noto a
tutto il mondo la passione per la libertà del popolo americano....
Sì, certo, malumori ce ne sono, ma, come la vicenda di Boston insegna[5] i cittadini di questo Paese sono stati 'addestrati' a barattare ogni residuo di libertà con la sicurezza.
Da parte delle autorità, neanche a parlarne, dopo qualche imbarazzo e qualche "no comment" un funzionario vicino a Obama ha definito questa ennesima azione di spionaggio di un intero popolo, nientemeno che "uno strumento fondamentale per proteggere la nazione dalle minacce terroristiche nei confronti degli Stati Uniti".
Anzi, mentre sto ultimando questo articolo un 'lancio' della CNN
riporta la notizia di due importanti senatori - Dianne Feinstein e
Saxby Chambliss - che esprimono consenso ed approvazione per il sistema
di intercettazioni che, a dir loro, "è andato avanti per anni e ha prodotto risultati".
Così la
Costituzione Americana – una delle più avanzate del mondo – continua ad
essere calpestata, indicando anche ad altre nazioni la strada per
espropriare i popoli di tutto senza che questi alzino un solo dito per
impedirlo.
Anzi, essendone anche contenti.
Come scriveva Goethe: "Nessuno è più schiavo di colui che si ritiene libero senza esserlo".
[1] http://www.liberopensare.com/articoli/item/253-obamarea
[2] http://www.nytimes.com/2013/05/14/us/phone-records-of-journalists-of-the-associated-press-seized-by-us.html?pagewanted=all
[3] http://www.nytimes.com/2013/05/16/opinion/the-real-irs-scandal.html?_r=0
[4] http://www.guardian.co.uk/world/2013/jun/06/obama-administration-nsa-verizon-records
[5] http://www.liberopensare.com/articoli/item/461-boston-una-prova-generale
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