Mio malgrado sono stato protagonista la
settimana scorsa di un episodio alquanto frustrante: ho passato alcuni
giorni a combattere contro lo Stato italiano e ho perso ovviamente.
Protagonista di questo episodio -oltre a me, la vittima- è la nuova
norma sul limite di 1000 euro di pagamento e sulle regole
antiriciclaggio italiane.
Questa è la storia: dovevo fare un
pagamento superiore ai 1000 euro ma potevo farlo solo con soldi liquidi
non avendo un conto bancario in euro in Italia (per la cronaca sono
residente in UK). L’unico modo era aprire un conto in euro
momentaneamente, con tutte le spese annesse per aprirlo, mantenerlo e
chiuderlo (cose che in UK per esempio non si pagano). Vado in banca e
quando scoprono che sono residente all’estero – regolarmente e
legalmente iscritto all’AIRE – mi negano l’apertura del conto.
Secondo
la legge italiana solo un residente in Italia può aprire un conto in una
banca italiana. Una norma assurda e credo unica al mondo. Ci sono
addirittura stati che vivono dei conti bancari di non residenti, come
Svizzera, Slovenia, Regno Unito ecc. Ma l’Italia deve sempre fare la
pecora nera, quella speciale, quella anomala.
Vado in altre banche e la storia è
sempre la stessa. In una scopro che si può aprire un conto ma la
burocrazia e le spese sono così tante che il commesso mi ha consigliato
candidamente di dichiarare il falso e dire che ero ancora residente in
Italia (!). Alla fine la soluzione è stata quella di utilizzare una
carta di credito prepagata la quale però una volta caricata non ha
funzionato. Perché il sistema bancario italiano è fondamentalmente un
fottutissimo colabrodo inefficiente, provinciale e che dipende dal
capriccio del governante di turno. Alla fine ho dovuto fare tutto
tramite il conto di un residente italiano.
Rendetevi conto a che livello ci siamo
ridotti. Lo Stato mi obbliga ad iscrivermi all’AIRE, un limbo dove non
si è più residenti in Italia e dove si perdono alcuni diritti da
italiano; poi dopo avermi tolto il diritto a pagare in denaro contante
mi toglie pure quello per aprire un conto bancario. Dal punto di vista
bancario in Italia sono un apolide, dal punto di vista fiscale un
potenziale evasore e riciclatore. E ho fatto tutto legalmente. Ma forse è
proprio questo il punto: come mi suggeriva il commesso sarebbe stato
meglio mentire e mi sarei risparmiato un travaso di bile durato due
giorni.
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