Dopo giorni di rivolte di piazza contro il governo del presidente Mohammad
Mursi, dopo l‘ultimatum dell’esercito, dopo notizie drammatiche di scontri con
morti e feriti, e ore convulse in cui giungevano comunicazioni sempre più
inquietanti che parlavano di Mursi e di altri politici bloccati nel palazzo
presidenziale dalle forze militari, è giunta infine la conferma della sua
deposizione e della sospensione della Costituzione.
A due anni e mezzo dalla Rivoluzione del 25 gennaio 2011, a un anno esatto
dall’insediamento di Mursi, democraticamente eletto dalla maggioranza della
popolazione egiziana, lo Scaf – le Forze Armate – hanno di nuovo preso il
potere, e questa volta con il consenso di una parte consistente di cittadini
scesi nelle piazze egiziane per chiedere le dimissioni del presidente.
Lo scenario dell’immediato futuro è incerto. Lo Scaf ha annunciato un
governo ad interim, guidato dal capo della Suprema Corte costituzionale, in
attesa che vengano convocate nuove elezioni.
L’esercito è stato, fino ad ora, il vero padrone del Paese. Ha
semplicemente dovuto aspettare poco più di anno per riprenderne completamente
le redini. Le prospettive sono fosche. Si prefigurano ombre di conflitti e
instabilità.
Aggiornamenti su:
http://www.youtube.com/user/AlJazeeraEnglish
http://english.al-akhbar.com/
http://www.egyptindependent.com/echannel/113
http://english.ahram.org.eg/NewsContent/1/64/75594/Egypt/Politics-/Live-updates-Morsi-ousted;-head-of-constitutional-.aspx
http://www.ikhwanweb.com/index.php
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