giovedì 4 luglio 2013

LA GENERAZIONE CHE MUORE A RATE

La generazione che muore a rate

La disoccupazione giovanile rimane il più grande problema dell’Europa. Nei paesi del Sud in crisi il tasso di giovani senza lavoro supera anche il 50%, mentre dal Consiglio Europeo è uscita una risposta ancora da costruire. Oggi a Berlino si svolge un vertice voluto dalla Merkel per mostrare la decisione della Ue nel contrastare questo problema esplosivo, ma è difficile attendersi intese risolutive negli Stati divisi d’Europa.
Arbeitslosigkeit in Griechenland 
CANTIERE APERTO - L’accordo sui 6 miliardi da destinare al contrasto della disoccupazione giovanile raggiunto dal Consiglio Europeo è stato l’ennesimo successo mancato secondo il Wall Street Journal. L’erogazione delle risorse non sarà discussa prima di ottobre, e avverrà nei primi mesi del 2014 se gli stati saranno capaci di trovare una rapida intesa. Alla luce della drammatica situazione della disoccupazione giovanile, un simile lasso temporale appare come eccessivo, rimarca il quotidiano finanziario. Oggi i capi di governo dei paesi europei, insieme ai loro ministri del Lavoro ed ai responsabili delle agenzie nazionali, sono invitati alla cancelleria di Berlino per discutere del contrasto alla disoccupazione giovanile. Si discuteranno quali siano le “best practice” europee, al fine di suggere innovazioni che possano facilitare l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro. Le differenze nazionali tra i vari paesi in difficoltà sono comunque notevoli, e non permettono un’armonizzazione europea così immediata.


 American Apparel Holds Open Call For Jobs In New York City  GERMANY-POLITICS-MERKEL  AUSTRIA-YOUTH-WORK-EDUCATION

Becoming Squatters, How Life Can Suddenly Change    American Apparel Holds Open Call For Jobs In New York City  The Town With Britain's Highest Youth Unemployment Rate.


PROBLEMI DIVERSI - Gli economisti interrogati dal Wall Street Journal esprimono scetticismo in merito all’iniziativa dell’Europa, che pare separare il problema della disoccupazione giovanile dal più generale deficit di competitività delle economie continentali. Un esempio è il caso spagnolo: all’epoca della bolla immobiliare i giovani trovavano facilmente lavoro, anche se erano poco qualificati come lo sono tuttora. Il governo di Madrid ha praticamente cancellato la protezione dal licenziamento, ma al momento questa riforma non ha dato gli esiti auspicati. A livello europeo le strutture che supportano il mercato del lavoro sono assai differenti tra stato e stato. Il Wall Street Journal sottolinea il caso italiano, dove in Sud Tirolo ci si ci affida al sistema tedesco, mentre in Sicilia i disoccupati sono affidati all’amministrazione regionale. “In Italia le agenzie del lavoro sono così divise, che non esiste neppure un’esatta statistica dei disoccupati”, rimarca il quotidiano finanziario.  Lo sguardo verso i diversi sistemi dei paesi in crisi rivela poi come le differenze siano notevoli. La formazione duale che punta molto su collaborazione tra scuola ed aziende è apprezzata in Germania, ma è già stata rifiutata in passato in varie nazioni del Sud. In Francia l’alto salario minimo scoraggia le assunzioni, ma difficilmente i sindacati cederanno sul punto.
GENERAZIONE SCOMPARSA - Su Der Spiegel vengono raccontanti i disagi delle generazioni di Spagna, Grecia e Portogallo, che sono state spazzate dall’esplosione della crisi dei debiti sovrani prima, e poi dai duri programmi di rigore che hanno approfondito la dura recessione. La disoccupazione giovanile è la morte a rate della società, rimarca il rettore dell’università di Lisbona, António Sampaio da Nóvoa. I casi di una ragazza greca che ha studiato da infermiera o di un giovane spagnolo che si è laureato in economia, ed ora al massimo guadagna 500 euro che non gli bastano per vivere a Madrid, evidenziano quanti ostacoli trovino gli under 30 nel costruirsi un futuro. Der Spiegel sottolinea come sempre più giovani tornino a vivere in famiglia, con anziani di 70 anni o più che cercano occupazioni part time visto che le pensioni non bastano più anche per il mantenimento dei nipoti. La famiglia è l’ ammortizzatore sociale che ha mitigato l’impatto drammatico della crisi. Anche l’economia sommersa ha svolto un simile ruolo, offrendo un reddito irregolare a chi non riesce a trovare una collocazione retribuita.

ATTESE E VERI NUMERI - Su Handeslatt invece sono ospitate le lettere appello di sei ragazze europee, di Germania, Spagna, Grecia, Belgio, Finlandia e Slovacchia, che chiedono ai governi europei di agire con determinazione per ridare un futuro alle giovani generazioni del Vecchio Continente. Le sei ragazze fanno parte del Forum FutureLabEurope, ed esprimono un simile disagio, anche se provengono da paesi dove la situazione è molto diversa, se non opposto. In Germania il tasso di disoccupazione giovanile si assesta all’8,5%, in Grecia invece sfiora il 60%. Handelsblatt rimarca però come i numeri degli under 25 senza lavoro siano inflazionati dai metodi di calcolo, che includono tra coloro che sono senza mansione anche gli studenti. Il quotidiano finanziario tedesco rimarca come la situazione sia sicuramente drammatica, anche se la disoccupazione giovanile è inferiore rispetto alle statistiche ufficiali che vengono pubblicate e discusse sui media.

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