
di Umberto Di Grazia
Ricercatore Psichico e Presidente dell’Istituto di Ricerca della Coscienza
Da piccolo vidi il film muto di Frankenstein, tratto da libro di Mary Wollstonecraft Shelley, girato nel 1910 e ne rimasi colpito. Così fu per tutte le edizioni cinematografiche successive ed in particolare nelle sequenze dove, tramite la scarica di fulmini, l’essere inanimato e costruito con parti diverse riprendeva vita.
Fui destinato a crescere e presi conoscenza che il mondo primordiale e dall’aria irrespirabile e densa di ammoniaca si trasformò in respirabile dopo migliaia di secoli e secoli di fulmini di vario tipo.
Interessante dissi a me stesso, mentre qualcosa di nuovo, lentamente affiorava.
Andai avanti e studiai molte cose e presi anche un diploma di meteorologo; appresi così che i fulmini producono l’ozono che va verso l’alto e più del 50% dei nitrati per la fertilità della terra e di prodotti nitrici per l’ossidazione dell’azoto.